L’illusione di una vita migliore: esordio di Camilla Monticelli

Pubblicato lo scorso maggio da Edizioni Koi Press, L’illusione di una vita migliore è il primo romanzo scritto dall’italiana Camilla MonticelliÈ un caldo giorno di maggio del 1988 quando Valeria Montefusco, una giovane marsalese di ventiquattro anni vincitrice di un concorso per opere inedite organizzato dalla casa editrice trapanese Edizioni Leonardi, attende con una sola valigia la persona che dovrà accompagnarla durante il tour promozionale del romanzo fino alla tappa conclusiva al Salone del Libro a Torino. La persona che si presenta all’appuntamento, a bordo di un vecchio furgoncino Volkswagen azzurro, è il responsabile della casa editrice ma, con grande sorpresa della ragazza, non sarà lui a farle da guida ma sua nipote Giulia. Le due iniziano il loro viaggio on the road, tuttavia, sin da subito, Valeria capisce di non avere nulla in comune con Giulia sia dal punto di vista caratteriale che da quello di estrazione sociale. Sarà a causa di alcuni imprevisti che capiteranno loro durante il percorso da compiere per giungere e Torino che le due avranno modo di conoscersi meglio confidandosi e confrontandosi l’una con l’altra fino a scoprirsi, alla fine, più simili di quanto avessero potuto immaginare.

L’illusione di una vita migliore: un viaggio interiore lungo centinaia di chilometri

L’autrice, già dalle descrizioni iniziali dei personaggi principali, propone al lettore due giovani donne che sono l’una l’opposto dell’altra. Da un lato c’è Valeria che è insicura, dimessa, segnata da un doppio lutto familiare che l’ha costretta a rinunciare agli studi per prendersi cura della sorella minore e della nonna e che soltanto nella scrittura trova conforto; dall’altro, invece, c’è l’altezzosa, disincantata e noncurante Giulia che ha avuto tutto dalla vita e, soprattutto nelle prime pagine del libro, fa di tutto per rovinare – a parole ma anche con i fatti – quella che per la sua compagna di viaggio è la prima esperienza significativa dopo anni di nulla. Soltanto andando avanti nella lettura la vera natura di Giulia viene rivelata ed è quello a essere il punto più forte dell’intera trama perché i tanti dubbi su di lei vengono sciolti fino a mutare l’antipatia suscitata inizialmente in comprensione e simpatia.

L’illusione di una vita migliore è un coinvolgente romanzo di (ri)scoperta e di (ri)nascita dove un ruolo primario viene attribuito alla dura realtà e, soprattutto, all’importanza del saperla affrontare senza lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà che si incontrano lungo il proprio cammino con la speranza di essere ricompensati un giorno con una vita migliore.

Fonte immagine: ufficio stampa 

A proposito di Francesca Melis

Calabrese di nascita e sarda di origine sono laureata in Lingue e ho molte passioni: i viaggi, la musica, la fotografia, la scrittura e la lettura. In attesa di insegnare, coltivo il mio sogno nel cassetto di diventare una scrittrice.

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