Niebla, di Miguel de Unamuno | Recensione

Niebla, di Miguel de Unamuno | Recensione

Miguel de Unamuno nel 1914 pubblica il suo romanzo più importante: Niebla, opera appartenente ad un nuovo genere letterario chiamato Nivola. Vediamo di cosa si tratta.

Biografia di Miguel de Unamuno 

Miguel de Unamuno nasce a Bilbao nel 1864 ed è stato uno dei più importanti poeti e drammaturghi della letteratura spagnola appartenente alla Generazione del ’98 ossia il modernismo letterario. Miguel de Unamuno frequenta l‘Universidad Central de Madrid per studiare filosofia e letteratura che conclude brillantemente nel 1883 per poi successivamente conseguire una tesi per il suo dottorato intitolata: “Critica del problema sobre el origen y prehistoria de la raza vasca” in cui propone argomentazioni contrarie al tema del nazionalismo basco il quale proponeva un’idea diversa rispetto alla razza basca. Come poeta e drammaturgo scrive opere basandosi sull’eroe Don Chisciotte che, per lui incarna alla perfezione l’idealismo umano e per questo gli dedica anche un’opera intitolata: “Vita di Don Chisciotte e Sancho“; scrive anche opere dal tema religioso come ad esempio: “La mia religione” e in ultimo il suo romanzo più importante intitolato “Niebla/Nebbia” in cui tratta il mistero della fede attraverso un parallelismo tra Dio e l’uomo.  Dopo una brillante carriera da poeta, drammaturgo, rettore all’università e professore, muore a Salamanca nel 1936.

“Niebla” il romanzo più importante di Miguel De Unamuno

Niebla è un romanzo del 1914 che appartiene ad un nuovo genere letterario, la “Nivola“. Il titolo ha un significato particolare legato alla visione che Augusto Pérez ha della sua vita ed è per questo che uno dei temi principali del romanzo Niebla è proprio quello degli eventi positivi e negativi che offuscano la visione che anche l’autore ha nei confronti della vita.

La “Nivola”, nuovo genere letterario coniato dal poeta

Per Miguel de Unamuno l’opera Niebla, non poteva appartenere al genere del romanzo “Novela” e allora decide di coniare un nuovo termine “Nivola”, il quale rappresenta una fusione tra il termine novela e il titolo dell’opera “Niebla”. La Nivola è un genere a sé ed appartiene al romanzo esistenziale drammatico e nella sua struttura prevede diverse combinazioni tra stili e generi che differiscono tra loro. La Nivola, inoltre, contiene  una forma mista volta a rappresentare la confusione presente nella vita reale, è spontanea e non contiene gli elementi tradizionali presenti nel romanzo classico per far sì che ad emergere sia il dialogo tra i personaggi e non il realismo dei fatti. In Niebla, infatti, il narratore non è onnisciente ma identifica il proprio punto di vista con quello dei personaggi facendo così emergere la narrazione soggettiva. Il tema principale è quello della fede attraverso un parallelismo tra Dio e l’uomo, quindi in quest’opera, Miguel de Unamuno riesce a far dialogare il protagonista che rappresenta l’uomo con la persona che lo ha creato, Dio. 

Trama dell’opera “Niebla”

La trama è incentrata sul protagonista principale dell’opera, Augusto Pèrez, il quale è un giovane intellettuale che si innamora di una ragazza di nome Eugenia. Un giorno la vede passare per strada e decide di corteggiarla con l’aiuto dei familiari della ragazza che volevano a tutti i costi che i due si fidanzassero vista la ricchezza di Augusto e i problemi finanziari della giovane. Il corteggiamento non va a buon fine dato che Eugenia è già fidanzata con un altro ragazzo, Mauricio ed è per questo che Augusto prende una folle decisione: paga all’insaputa della ragazza la sua ipoteca ma ciò non fa altro che offendere Eugenia e allontanarla. Successivamente Augusto rassegnato, incontra Rosaria e si innamora anche di quest’ultima, l’interrogativo sul suo innamoramento verso Eugenia sorge spontaneo ma, nonostante ciò decide di fare ad Eugenia la proposta di matrimonio che con gran sorpresa viene accettata. Pochi giorni prima del matrimonio Eugenia manda una lettera ad Augusto sottoscrivendo la sua convivenza precoce con Mauricio, questo gesto provoca in Augusto sofferenza e lo spinge al suicidio ma, riflettendo decide di contattare de Unamuno, autore di Niebla ma anche di un altro romanzo sul suicidio che Augusto lesse. Arriva il momento del confronto e Augusto scopre di essere in realtà un personaggio inventato da de Unamuno in quanto non può uccidersi perché non reale; Augusto, però, non crede alle parole dell’autore e gli dice che non neppure lui é l’autore supremo dell’opera ma che in realtà potrebbe essere uno dei sogni di Dio.  Augusto rincasa e viene ucciso dall’autore ma, questa non è la fine perché la fine è rappresentata da un monologo del cane di Augusto che si commuove di fronte al padrone morto e pensando a ciò che gli esseri umani debbano subire. 

Scopo dell’opera “Niebla” 

Miguel de Unamuno decide di scrivere quest’opera per suscitare stupore e far riflettere chiunque la legga. Chiunque legga quest’opera si affeziona al personaggio di Augusto e alle sue vicende ed è per questo che l’autore decide alla fine di far prevalere il parallelismo tra l’uomo e Dio, rappresentato dal personaggio Augusto che in realtà non è altro che un’invenzione dello scrittore e che non può decidere quando uccidersi, può farlo solo chi l’ha creato e quindi de Unamuno che ricopre in questo caso le vesti di Dio. Con questo parallelismo quindi, l’autore vuole far emergere la potenza di Dio rispetto a quella dell’uomo. 

Fonte immagine: Wikipedia.

 

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