Novel of manners: che cos’è e gli autori che lo hanno consolidato

Che cos'è il novel of manners?

Il novel of manners, anche detto, in italiano, romanzo di costume, è una tendenza letteraria che va affermandosi nel corso del Settecento in Inghilterra. Le peculiarità primaria che caratterizza il novel of manners riguarda il ruolo dell’individuo all’interno del contesto sociale di cui fa parte. Le manners, di fatto, sono il mezzo attraverso il quale questa nuova tendenza letteraria rappresenta il rapporto tra l’uomo e la società.

Un novel of manners, dunque, è impostato in modo tale da ricreare il mondo di cui intende parlare, annettendo alla descrizione e alla caratterizzazione di quest’ultimo tutti i valori, i costumi, le credenze e le ideologie del contesto sociale di riferimento.
A questi elementi si giustappongono – talvolta anche entrandovi in un rapporto conflittuale – le manners individuali, ovverosia le credenze e le ideologie del singolo, le quali, seppur sovversive, non possono trasgredire del tutto i costumi dell’epoca in cui vengono analizzate.

È in questa commistione ben bilanciata tra i costumi sociali e quelli individuali che collochiamo il novel of manners del Settecento. Le narrazioni proposte da questo tipo di romanzi risultano, ad una lettura superficiale, lineari e unidimensionali, proprio per il distacco e lo sforzo di oggettività, con apparente assenza totale di giudizio, nei riguardi degli avvenimenti della storia.
Ma questa forma di narrazione è solo apparentemente impersonale: il vero intento del novel of manners è quello di criticare velatamente la realtà sociale che rappresenta, invitandoci così a una doppia lettura insitamente satirica.
Il Settecento è costellato di romanzi annoverati sotto questa etichetta, sebbene non tutte questo opere rispondo ai criteri di questa definizione. L’intento satirico è una componente imprescindibile del genere.

Il novel of manners di Jane Austen 

Nondimeno, troviamo comunque una vasta serie di autori che hanno gettato le basi per la nascita di questo tipo di narrazione, che verrà poi consolidata da Jane Austen, una delle principali scrittrici della letteratura inglese.
Tra i primi scrittori di novel of manners, che saranno tra l’altro di grande influenza al lavoro di Austen, troviamo sicuramente il romanzo Evelina: Or the History of a Young Lady’s Entrance into the World, della scrittrice Frances Burney – che racconta dell’ingresso di una giovane in società -, i romanzi Cecilia e Camilla della medesima autrice, e Belinda di Maria Edgeworth. Queste opere furono di grande ispirazione per Austen, i cui romanzi, ad oggi, sono annoverabili tra i più importanti, nonché i più riusciti, del genere.
L’estremo realismo di Austen, nonché la satira e l’ironia velate che il suo stile di scrittura propone, restituiscono una critica feroce nei riguardi del sistema sociale in cui le sue eroine operano, le quali sono spesso considerate anticonformiste e ribelli, ma che finiscono in ogni caso per soccombere alle regole della società che costringe le donne ad una sfera infinitamente limitata di possibilità. 

Il matrimonio, il metter su famiglia, l’innamoramento sembrano le uniche cose concesse alle protagoniste dei romanzi di Austen, l’inevitabile epilogo per una donna a cui non è concesso di fare nient’altro. 


Come in molti novel of manners, raramente le protagoniste dei romanzi di Austen finiscono accasate e infelici; sono sicuramente molti i casi in cui trovano il loro lieto fine.

Tuttavia, rileggendo Jane Austen con lo spirito critico che la sua ironia occulta ci suggerisce e alla luce della moderna sensibilità sulla questione femminile, non possiamo esimerci dal domandarci se quello delle sue protagoniste possiamo, effettivamente, definirlo un lieto fine.

Fonte immagine: Wikipedia 

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