Androginia nella letteratura inglese, esempi

Androginia nella letteratura inglese

Androginia nella letteratura inglese, scopriamola

La figura dell’androgino consiste nell’unione dei tratti maschili e femminili. Esso è detto anche ermafrodito ed è una figura che troviamo più volte nella letteratura inglese.

Inizialmente, soprattutto durante il periodo elisabettiano, le donne non avevano la possibilità di recitare, anzi i ruoli femminili erano interpretati dagli uomini. Con il modernismo, vediamo per la prima volta la presentazione della figura dell’androgino, grazie a Virginia Woolf.

Androginia nella letteratura inglese: Una dualità essenziale

Attraverso le sue due opere “Orlando” e “A room of one’s own”, Virginia Woolf attualizza la figura dell’androgino: fu lei stessa una personalità androgina, rivendicando per sè sia una voce maschile sia femminile ed era caratterizzata da una fluidità nel desiderare sia un genere maschile sia femminile. L’androginia viene ripresa dalla mitologia greca, quindi è un tema di antica tradizione. Nell’opera “Orlando”, il personaggio su cui si incentra la storia vive 3 secoli della storia inglese, dal XVII al XIX, cambiando sesso dopo aver dormito. Attraverso questa tecnica Virginia Woolf analizza i rapporti di genere all’interno della società inglese, sia dal punto di vista maschile sia femminile. In realtà la vicenda narrata riprende alcuni dettagli della vita sentimentale dell’autrice stessa: Virginia Woolf faceva parte del Bloomsbury Group, che andava contro le regole dettate dall’età vittoriana (alcune condannavano proprio l’androginia), e proprio qui iniziò una relazione sentimentale con Sackville-West.

Un anno dopo la pubblicazione di “Orlando”, Virginia Woolf pubblicherà uno dei suoi saggi più famosi, ossia “A room of one’s own”. All’interno del saggio viene ripresa ancora una volta la figura dell’androgino; questa volta, però, non analizzata attraverso il filtro del romanzo, bensì a livello intellettuale. Woolf, infatti, nel saggio afferma che in ogni essere umano è presente sia una parte maschile sia una parte femminile: chiaramente, nell’uomo è predominante la parte maschile mentre nella donna quella femminile. Nella figura dell’androgino, invece, nessuna delle due parti prevale sull’altra, c’è un equilibrio che permette all’individuo di vedere il mondo in tutti i suoi aspetti.

Il tema dell’androginia viene ripreso in un altro romanzo, postmodernista, ossia “The accidental”, scritto dall’autrice scozzese Ali Smith. Questo tema viene introdotto attraverso la figura di Michael Smart, professore di letteratura inglese che di tanto in tanto consumava rapporti sessuali con le proprie studentesse. In una delle pagine del romanzo, Michael descrive una delle sue solite attività sessuali con le sue alunne, ponendo l’accento su una ragazza che lui definisce “that sweet page-boyed“, volendo mettere in risalto alcune caratteristiche della sua alunna che comunemente vengono attribuite agli uomini. Essendo Michael un professore di letteratura inglese, questa citazione non è altro che un riferimento ai personaggi androgini che troviamo all’interno dei drammi di Shakespeare. La figura dell’androgino per eccellenza nelle opere shakespeariane è quella di Porzia ne “Il mercante di Venezia”, la quale si traveste da uomo, in particolare da avvocato, per salvare Antonio nel processo con Shylock.

Immagine in evidenza sull’articolo “Androginia nella letteratura inglese, esempi”: Wikipedia

A proposito di Sofia Bianco

Vedi tutti gli articoli di Sofia Bianco

Commenta