Raccolte di poesie: 5 da leggere

Raccolte di poesie: 5 da leggere

Le poesie sono definite come una forma d’arte che, tramite l’accostamento di parole con determinate forme metriche, producono delle composizioni verbali in versi (generalmente vengono contrapposte alla prosa). Le poesie – così come le raccolte poetiche – fanno parte della nostra cultura da tempi antichissimi: la primissima poetessa della quale abbiamo notizie storiche fu la sacerdotessa sumera Enheduanna, vissuta nel quattordicesimo secolo a.C. Possiamo però ascrivere l’avvenire della poesia ad un tempo precedente rispetto alla nascita della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come i racconti dei cantastorie.
Da allora la poesia si è evoluta sempre di più, attraversando diverse trasformazioni e periodi storici fino ad arrivare ai giorni nostri. Ecco, dunque, le 5 raccolte di poesie (occidentali e orientali) da leggere assolutamente.

Man’yōshū (raccolta delle diecimila foglie)
È una delle prime raccolte di poesie giapponese e fu completata durante il periodo Nara (759). Al suo interno troviamo oltre cinquecento poeti appartenenti a diversi ceti, di conseguenza abbiamo una rappresentazione di tutte le classi sociali. Di queste diverse centinaia di compilatori, settanta sono donne come la principessa Nukata.
Per comprendere quest’antologia è importante sapere che le composizioni sono scritte in giapponese, utilizzando gli ideogrammi cinesi per il loro valore fonetico: questo sistema di scrittura tipico del Man’yōshū viene chiamato man’yōgana.
La miscellanea in questione contiene 4496 componimenti di cui: 4172 sono tanka (una singola poesia di cinque versi), 262 chōka (componimenti di lunghezza variabile ma che si chiudono sempre nello stesso modo) e 62 sono sedōka (poesie che vanno a capo).
Gli studiosi hanno suddiviso questa raccolta di poesie in quattro grandi periodi.
Le poesie affrontano tre diverse categorie di argomenti: miscellanei, amore ed elegie. Inoltre, ritroviamo il concetto di kotodama (spirito delle parole): termine usato per indicare quelle parole che portano con loro un valore magico che può intervenire nella realtà degli uomini. Possiamo ritrovare questo concetto fondamentale nella poesia di apertura (primo periodo) associata all’imperatore Ryuraku, il quale mentre passeggia chiede ad una giovane il suo nome, gesto che a noi lettori moderni potrebbe sembrare innocuo ma che in realtà proprio per il concetto del kotodama risulta in una proposta di matrimonio.

Centoundici Haiku
Tra le raccolte di poesie, troviamo i componimenti di Matsuo Bashō, poeta giapponese vissuto durante il periodo Edo (XVII secolo). L’autore viene considerato come il massimo maestro della poesia degli haiku: componimento di tre versi caratterizzato da diciassette more, secondo lo schema 5-7-5. È infatti l’autore che riesce a risollevare il concetto di haiku; la rende più seria e carica di spirito buddhista rispetto alla sua precedente versione – poesia umoristica – in contrapposizione con la poesia renga. Le poesie di Bashō sono in totale armonia con la natura, in tutte ritroviamo una stagione in particolare che diviene la caratteristica principale del componimento. La sua teoria poetica si basa sulla caratteristica del fueki ryuko, ovvero utilizzare una mescolanza di elementi antichi ed elementi moderni. Un’altra delle caratteristiche principali della sua poetica è quella della leggerezza (karumi): la poesia deve essere priva di doppi sensi e di giochi linguistici.

L’antologia di Spoon River
Raccolta poetica del poeta americano Edgar Lee Masters, pubblicata nel 1915. Le poesie sono scritte in versi liberi e raccontano la vita dei residenti del paese immaginario di Spoon River: la raccolta comprende diciannove storie e narra le vite di 212 personaggi. Edgar Lee Masters si rifà alle storie di persone realmente esistite nel paese (Lewistown) in cui lui era cresciuto.
Dal grande successo che l’antologia ebbe in Italia; il cantautore Fabrizio de André estrapolò alcuni testi e, adattandovi delle basi musicali, rilasciò l’album in cui queste sono contenute: Non al denaro, non all’amore né al cielo.

Satura
È una delle raccolte di poesie di Eugenio Montale, uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Satura è stata scritta durante gli ultimi anni di vita dell’autore, verrà infatti pubblicata nel 1971, dieci anni prima della sua morte. Il titolo allude all’omonimo genere letterario latino caratterizzato dall’impegno morale applicato alle occasioni comuni del vivere e da una molteplicità di interessi intellettuali e culturali. Le poesie sono legate agli aspetti della vita quotidiana che viene indagata con ironia. Satura è diviso in quattro sezioni: Xenia I e Xenia II in cui l’autore ricorda la moglie defunta, Drusilla Tanzi (detta ‘mosca’ a causa dei suoi spessi occhiali) e alla quale è dedicata una delle poesie più conosciute di Montale: Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale, in cui la donna assume il ruolo di guida interiore del poeta, in contrapposizione con il ruolo di guida dell’uomo che – in vita – l’accompagnava scendendo le scale, a causa della forte miopia della donna.
Le ultime due sezioni sono intitolate Satura I e Satura II, in cui i temi poetici che prevalgono sono quelli satirici e giocosi; infatti il poeta, ormai disilluso, smuove una critica satirica agli aspetti del consumismo.

Milk and Honey
Milk and Honey (pubblicato nel 2014) fa parte delle raccolte di poesie dell’autrice indo-canadese Rupi Kaur. Il libro è diviso in quattro parti: il ferire; l’amare; lo spezzare; il guarire, che affrontano diversi momenti della vita dell’autrice. Le poesie sono accompagnate da illustrazioni della stessa, rendendo la lettura ancora più gratificante dal punto di vista grafico. La sua scrittura è rapida e scorrevole, caratterizzata dall’assenza di punteggiatura che dà al lettore l’impressione di star leggendo la poesia tutta d’un fiato. Le tematiche principali sono le stesse che danno il titolo ad ognuna delle sezioni: la voce delle fragilità interiori; delle insicurezze; del dolore; dell’abuso e della perdita ma anche dell’amor proprio; della forza; del coraggio; del rialzarsi ogni volta che ‘le nostre ginocchia vengono inchiodate a terra.’ Ogni parola è impregnata di uno stampo fortemente femminista, un libro per le donne di ogni età.

fonte dell’immagine per l’articolo “Raccolte di poesie: 5 da leggere”: Freepik

A proposito di Marta Consiglia

Vedi tutti gli articoli di Marta Consiglia

One Comment on “Raccolte di poesie: 5 da leggere”

Commenta