Nara: la prima capitale fissa del Giappone

Nara: la prima capitale fissa del Giappone

Il periodo Nara (奈良時代 , 710-794 d.C.) corrisponde all’epoca della storia giapponese contraddistinta dall’istituzione della prima capitale permanente, situata proprio nella città corrispondente, al tempo chiamata “Heijō-kyō” (平城京, “Capitale della Pace“) e tuttora tappa obbligatoria per chiunque si approcci al mondo nipponico. Tra il 784 e il 794, dopo una breve parentesi di un decennio, in cui la capitale fu Nagaoka, il definitivo passaggio avverrà nella città di Heian (attuale Kyōto), che rimarrà tale fino alla Restaurazione Meiji del 1868.

Perché parliamo di Nara come prima capitale fissa?

Prima dell’VIII secolo, alla morte dell’Imperatore giapponese seguiva lo spostamento necessario del palazzo imperiale e della relativa capitale, in ossequio ad un’antica credenza shintoista per cui tale evento costituiva una forma di contaminazione del luogo in cui era avvenuto. Tuttavia, a seguito di forti esigenze centralizzanti, si manifestò l’interesse a costruire un nucleo stabile, più ampio,  che non si limitasse ad ospitare la residenza imperiale, ma che divenisse anche la sede degli uffici amministrativi, così come già avveniva in Cina. Si optò per Nara, una pianura particolarmente ospitante e dalla posizione favorevole. 
Nel contesto dell’Estremo Oriente, assistiamo allo stabilizzarsi di tre imperi: da una parte abbiamo la Cina, unificata sotto la dinastia Tang, dall’altra la Corea, sotto il regno di Silla, e infine Giappone, con il clan Yamato e l’istituzione del Buddhismo quale religione “di stato“, vista la sua diffusione nelle più vaste aree del territorio. È importante porre un primo accento sul quadro internazionale, in quanto il contatto tra Giappone e il continente (principalmente con la Cina) costituisce un elemento saliente per l’evoluzione dei rapporti diplomatici che proseguiranno almeno fino al IX secolo, con la fine dei Tang. Un interesse, questo, che si estende soprattutto al campo commerciale, ma che non trascura quello della ricerca, con l’importazione di testi (principalmente buddhisti, ma non solo) e liturgie ad essi afferenti, oggetti e manufatti.

Differenze e somiglianze con Chang’an

La struttura urbanistica di Nara, inoltre, fu ispirata a quella della capitale cinese Chang’an (odierna Xi’an). Progettata in maniera simmetrica, il luogo fu scelto seguendo i principi geomantici cinesi, in modo che risultasse protetto da eventuali forze infauste. A differenza di Nara, era cinta da potenti mura difensive e presentava un parco da caccia, a Nord della residenza imperiale. La capitale giapponese, dal canto suo, nella pianta contemplava in più la cosiddetta “Gekyō” in italiano “capitale esterna”, una propaggine orientale costruita con l’intento di accogliere fondazioni di stampo buddhista. Immaginiamo una via principale che da Sud portava direttamente al Palazzo e che divideva la città in due parti. Le strade, per la loro conformazione ortogonale, andranno poi a creare i quartieri caratteristici della città di Nara ancora oggi: i “chō” (町). I fiumi scorrevano direttamente nel tessuto urbano e gli edifici erano alti al massimo due piani, così che le pagode dei grandi templi buddhisti risaltassero maggiormente. 
A completare tale progetto fu l’Imperatore Shōmu che, da devoto buddhista, accolse l’idea di matrice indiana di “sovrano universale”. La conseguenza di questo progetto fu l’istituzione di monasteri di stato, con il più alto disegno che vi fosse un centro religioso principale a sovrintendere sugli altri. A ciò si aggiunse il “trasloco” a Nara dei templi fondati nei precedenti centri di potere. Uno dei massimi esempi è lo Yakushi-ji, dedicato al Buddha Yakushi, Buddha della guarigione. Esso, infatti, inizialmente fu commissionato da un altro importante Imperatore giapponese, Tenmu, a Fujiwara e che finì per essere spostato, ma non è un caso isolato. Si pensa che i complessi architettonici fossero ricostruiti e le icone principali fossero trasportate, con molta fatica, nei nuovi centri di potere. Altri templi importanti a Nara sono il Kofuku-ji, il Todai-ji e lo Horyu-ji.

Fonte foto: Freepik

A proposito di Diana Natalie Nicole

Studentessa di Letterature Comparate, sostengo la continuità tra filosofia e letteratura, con qualche benigna interferenza di linguistica, arte e cultura.

Vedi tutti gli articoli di Diana Natalie Nicole

Commenta