“Rugiada, la voce di Roma”: il nuovo romanzo di Mara Bruno | Recensione
Pubblicato da AG Book Publishing lo scorso dicembre, Rugiada, la voce di Roma è un romanzo dell’autrice romana Mara Bruno.
La storia è ambientata a Roma ed ha inizio il 20 settembre del 1870 quando, dopo l’ingresso dei bersaglieri attraverso la Breccia di Porta Pia, la città viene annessa al Regno d’Italia. Il 20 settembre è, dunque, una data importante per i romani a causa di questo avvenimento storico ma lo è, in particolare, anche per una giovane trasteverina che, nel giorno del suo diciannovesimo compleanno, viene a conoscenza di una verità taciutale da tempo. Rugiada – questo è il nome della protagonista – ascolta una conversazione dei genitori Ersilia e Fernando, proprietari di un’osteria, e scopre di essere stata adottata dalla coppia che l’aveva trovata ancora in fasce con soltanto un fazzoletto di ottima fattura con delle iniziali ricamate sopra. Nell’animo della ragazza inizia a farsi largo una profonda tristezza, aumentata dal desiderio di scoprire l’identità della madre naturale e delle motivazioni che, anni addietro, l’avevano spinta ad abbandonarla. A questo si aggiunge un crescente bisogno di indipendenza che la spinge ad andare a cantare per le strade insieme al piccolo Marietto, figlio della cenciaiola Costanza, accompagnato dal nonno Aldo, pur di guadagnare qualche soldo. È così che Rugiada diventa “la voce di Roma”, apprezzata per la sua voce melodiosa dal popolo romano. Tuttavia, un incontro inaspettato con l’affascinante e misterioso conte Adriano Alteri e, in seguito, con la moglie Clelia, il figlioletto Antonio e l’algida e altera suocera di lui Madame Legrand, cambierà la vita della protagonista e delle persone a lei care e che le vogliono – e le vorranno – bene.
Rugiada, la voce di Roma, un’opera sul cambiamento e la maturità
Mara Bruno, scegliendo di ambientare il suo romanzo nel preciso momento storico dell’annessione della città di Roma al Regno d’Italia, non si limita a mostrare i cambiamenti avvenuti nella vita della protagonista dell’opera poiché li estende anche al resto della popolazione. Come quest’ultima, infatti, anche Rugiada sarà costretta a crescere, a fare i conti non soltanto con il suo passato e l’eredità da esso trasmessale ma anche con i recenti avvenimenti che la renderanno una giovane donna matura e ormai in grado di affrontare ciò che il mondo esterno ha in serbo per lei.
L’autrice mostra questo avvenuto mutamento già dai più piccoli particolari come, ad esempio, un uso meno frequente da parte della ragazza del romanesco in favore di un impeccabile italiano o, ancora, del freno posto all’impulsività che lascia il posto alla riflessione prima dell’azione senza, tuttavia, limitarne la spontaneità delle espressioni e dei gesti.
Rugiada, la voce di Roma è un delizioso affresco su carta della città eterna durante gli ultimi anni dell’Ottocento e il personaggio di Rugiada, con la sua storia, lo impreziosisce, conferendogli quel tocco di particolarità in più che non guasta ma, al contrario, risulta essere azzeccato per il taglio narrativo presentato dal romanzo.
Immagine tratta da: Amazon.it
“Rugiada, la voce di Roma” di Mara Bruno’:
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