Sveva oltre l’oltre: quando la paura ci saluta

Sveva oltre l'oltre

Sveva oltre l’oltre è un libro che nasce da un progetto molto vasto che ha richiesto un lavoro emotivo intenso.  L’intento è quello di celebrare il ricordo di Sveva affinché chiunque legga possa cogliere i semi del suo amore sconfinato. Il progetto nasce per un nobile motivo: l’intero ricavato della vendita del libro viene donato all’Associazione Insieme Per Fily Onlus, al fine di supportare la ricerca oncologica pediatrica.  

Chi è Sveva? 

Sveva è una ragazza napoletana, fiera della propria terra, ancorata alle proprie passioni e agli affetti sinceri. All’età di 18 anni, nell’Ottobre del 2020, ha lasciato questa Terra dopo anni di lotta contro un tumore che non le ha dato tregua. È stata in cura presso il Santobono di Napoli, l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e, durante il periodo della pandemia, viaggiava a Colonia per sostenere le radioterapie. Provare a  raccontare di lei in poche righe è un’impresa ardua, chiunque ha incrociato i suoi passi ne parla con emozione. La sua presenza va «oltre l’oltre», nella stessa misura dei suoi sentimenti privi di limiti. 

Sveva viene delineata da tutti come “anima bella”. La sua autenticità emergeva immediatamente attraverso i suoi occhi, il suo modo di fare e la sua risata contagiosa.  Nelle pagine di Sveva oltre l’oltre vengono descritte la sua personalità, i suoi desideri, le sue emozioni. Sveva entrava nelle vite degli altri come un “fiore delicato”, emanando profumo e bellezza.  Chi ha vissuto gli ultimi anni insieme a lei, la ricorda come una vera e propria guerriera che, nonostante le sofferenze laceranti, continuava a sorridere alla vita e ad essere “appassionata di tutto”.  Sveva amava l’arte in ogni sua forma: musica, cinema, danza, fotografia, poesia. Sin da piccolissima ha studiato danza classica e moderna, seguendo le orme della sua amata zia. La sua delicatezza e la sua dolcezza la rendevano una danzatrice singolare. Negli anni non ha soltanto letto e riletto innumerevoli libri, ma si è anche cimentata nella scrittura: ha lasciato noi versi caratterizzati da una sensibilità disarmante, carichi di parole profonde. Inoltre, ascoltava differenti generi musicali, le piaceva guardare film e scriverne recensioni che, soprattutto durante gli anni della malattia, pubblicava sul suo profilo Instagram, divenuto nel tempo un vero trampolino per immergersi nel suo mondo.  

Sveva oltre l’oltre è il miglior titolo in grado di rappresentarla e non solo perché è ripresa un’espressione che utilizzava, ma anche perchè riesce ad esprimere in pieno la sua essenza: al di là del comprensibile, del tangibile, del limitato, del visibile. 

Com’è strutturato Sveva oltre l’oltre?

Sveva oltre l’oltre è una vera e propria esperienza emotiva, ogni pagina straborda d’amore. Il libro ha come incipit una prefazione e un’introduzione su Sveva, sulla sua vita e sulla nascita del volume, seguite poi dalla riflessione sui versi, dalle dediche da parte della mamma e della zia.  Successivamente le pagine sono divise in differenti sezioni:  le pagine di giardino in fiore comprendono una serie di scritti di Sveva, estremamente significativi e composti in momenti diversi. Nel libro sono presenti anche numerose pagine dedicate alle sue opere: fotografie, collages, disegni ed autoritratti. Nella sezione semi che germogliano vi sono testimonianze e pensieri di svariata misura ed intensità di coloro che l’hanno conosciuta, vissuta ed amata. Un vero e proprio testamento d’amore che trova il suo apice nella pagine che ricordano gli eventi a lei dedicati nell’arco di questi anni a cui, senza dubbio, seguiranno altri.

Bisognerebbe leggere Sveva oltre l’oltre non solo per toccare con mano l’anima nobile di questa giovane ragazza ma per comprendere il suo messaggio: il medesimo di tutti coloro che (come, per esempio, Filippo per cui è nata la Onlus citata all’inizio) hanno estratto, dalle ingiuste sofferenze, il nettare più prezioso: il privilegio della vita.  A tal proposito viene riportato un pensiero di Sveva:

Fateci caso

Fateci caso quando siete felici.
Quando il cuore in gola è più forte 
dei pensieri assordanti in testa.
Quando la paura ci abbandona.
Quando la serenità ci invade.
Quando siamo sicuri di star bene.
Quando siamo circondati d’amore.
Quando, proprio come adesso,
alle 03:14 di notte scrivo queste
parole, più sentite che mai.
Quando la paura ci saluta,
incidiamolo nei nostri pensieri.

Nonostante la difficoltà nel placare il mare di emozioni, si potrebbe argomentare a lungo ma pare che  dopo le sue parole, tutte le altre s’arrestino. Sarebbe necessario conoscere storie come quella di Sveva per accorgersi di quanto spesso ci si “perde” per il superfluo e ci si fa prendere dalla frenesia del quotidiano. Fuori dagli interessi del singolo c’è un mondo che ha bisogno d’essere ascoltato. Supportare la ricerca il più possibile è un passo peculiare perché è grazie ad essa che alcuni mali possono oggi essere curati più di ieri; è urgente abituarsi all’attenzione verso l’altro, alla cultura solidale, alla cura e alla beneficenza. A piccoli passi. Ognuno con la propria mano, col proprio cuore.  Attraverso il bene si genera bene. 

Fateci caso! 

Fonte immagine: copertina di Sveva oltre l’oltre

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