Una stanza per Ada, il multiforme romanzo di Sharon Dodua Otoo

Sharon Dodua Ooto

Sharon Dodua Otoo è una scrittrice e attivista politica inglese di origine ghanese, vive a Berlino e scrive in tedesco. Adas Raum, il suo romanzo d’esordio, viene pubblicato in Italia da NN Editore col titolo di Una stanza per Ada, titolo che rimanda al noto saggio di Virginia Woolf e che ha già nel titolo scelto per la versione italiana un richiamo alla tematica cardine del romanzo: il diritto delle donne all’autodeterminazione.

Sharon Dodua Otoo ci racconta Ada in un romanzo multiforme e polifonico

Ada è una donna cresciuta nel Ghana nel XV secolo, prima dell’avvento dei portoghesi, che perde il suo amatissimo bambino e non ha il coraggio di seppellirlo. Ada è la prima programmatrice della storia, una donna che, a dispetto del suo genio, è messa a tacere dall’arroganza e dalla pochezza maschile e soccombe alla violenza del marito, che ne scopre la relazione clandestina con il romanziere Charles Dickens. Ada è detenuta nel campo di concentramento di Mittelbau-Dora, dov’è suo malgrado impiegata nel bordello. Ada è una giovane donna nera emigrata in Germania e alla ricerca della propria strada, di una “stanza tutta per sé”, come tutte le altre Ada del racconto: quattro Ada che si fondono in un unico spirito che oltrepassa le ere e le contingenze della storia per ritrovarsi, ad ogni ciclo, in un corpo diverso, in un tempo diverso. Leitmotiv del racconto, il percorso compiuto da un antichissimo braccialetto, un oggetto prezioso e misterioso in grado di vincere il tempo e dal quale ogni Ada si separa con violenza e che riesce, a seguito di mille e diverse peripezie, a tornare a lei. 

Sharon Dodua Otoo costruisce un romanzo dall’intreccio ardito e complesso, denso di realismo magico, surreale ed incantevole, dove a prendere la parola è una scopa, un battiporta di ferro a forma di testa di leone, una stanza, un passaporto: oggetti di poco conto, apparentemente, ma dotati di un coscienza umana e, per volere di Dio, testimoni muti ma nient’affatto inconsapevoli della storia di Ada e del braccialetto. Un romanzo polifonico e multiforme, che lascia spazio a voci e sensibilità differenti, nelle quali non è tuttavia difficile rintracciare un’unica voce, quella di Ada che attraversa il tempo: la stessa donna, eppure ogni volta diversa. Un romanzo introspettivo, che si gioca sulla voluta ambiguità della voce narrante e del soggetto narrato, che è sempre una donna di nome Ada, la cui storia di dipana in luoghi ed epoche lontane.

Sharon Dodua Otoo si mette alla prova con un esperimento letterario interessante dai risultati sorprendenti: un romanzo impegnativo che, se non è di semplicissima lettura, intrecciando voci diverse a diversi piani temporali, regala tuttavia pagine di straordinario lirismo e notevole espressività, le cui pagine scivoleranno agevolmente tra le mani del lettore non appena questi avrà riallacciato le fila del racconto, intrecciando gli indizi sapientemente disseminati dall’autrice.

A proposito di Giorgia D'Alessandro

Laureata in Filologia Moderna alla Federico II, docente di Lettere e vera e propria lettrice compulsiva, coltivo da sempre una passione smodata per la parola scritta.

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