Canzoni degli Slipknot: quali sono le più ascoltate

Canzoni degli Slipknot: quali sono le più ascoltate

Gli Slipknot sono un gruppo Heavy Metal formatosi negli Stati Uniti, più precisamente nell’Iowa, nel 1995. Il gruppo, formatosi per iniziativa di Shawn Crahan, Joey Jordison e Paul Gray è particolarmente famoso per la sua immagine: i membri infatti, si presentano con maschere ispirate ai classici dell’horror e con tute numerate da 0 ad 8. La band è formata dal DJ Sid Wilson, il bassista Paul Grey, il batterista Joey Jordison, il percussionista Chris Fehn, il chitarrista James Root, il programmatore Craig Jones, il percussionista Shawn Crahan, il chitarrista Mic Thompson ed il vocalist Corey Taylor. Nella loro musica, gli Slipknot incorporano vari sottogeneri del Metal estremo come il Death, il Trash o il Groove Metal, ma le sonorità del gruppo risiedono principalmente nel genere del Nu-Metal ed i loro testi trattano temi come la psicosi, la misantropia, l’ira, l’odio ma anche l’amore. Produttori di una vasta discografia, la band può vantare 7 album e più di 20 singoli, ma quali sono le canzoni più ascoltate degli Slipknot?

Nella seguente lista vi proponiamo le 5 canzoni degli Slipknot più ascoltate

1. Duality

Tra le canzoni degli Slipknot, il brano simbolo della band è Duality. Questo è stato pubblicato come prima traccia del terzo album della band Vol. 3: The Subliminal Verses. È la canzone più conosciuta della band, nonché la più ascoltata con 671 milioni e mezzo di ascolti. Duality divenne il più grande successo discografico del gruppo, salvo poi, essere superata da Dead Memories e Snuff nel 2008 nelle varie classifiche di dischi. La canzone è un discorso di un uomo a sé stesso, in cui, parla dell’angosciante lotta contro il dolore causato da altri, nella sua vita. Canta di essersi spinto le dita negli occhi per fermare il dolore come quando si ha il mal di testa e di aver fatto del suo meglio per andare avanti nonostante l’intensità dello stesso. Rendendosi conto di non poter uccidere ciò che non ha creato, nel ritornello della canzone esprime la sua paura e la sua resa al fatto che il dolore non finirà mai. Alla fine, conclude che tutto ciò che gli rimane è la sua sanità mentale, per quanto folle possa essere.

2. Psychosocial

Al secondo posto, tra le canzoni degli Slipknot più amate, troviamo Psychosocial, canzone facente parte dell’album All Hope is Gone, del 2008, con circa 548 milioni di ascolti sulla nota piattaforma di streaming musicale. Psychosocial comincia con un riff di chitarra, subito seguito da una rullata di batteria e da un growl di Taylor. La tematica di questo brano, difficile da capire, racchiude in sé l’odio per un certo tipo di persone, o comunque verso la società in generale. Il video, nel quale la band suona in un prato circondata da varie pire di fuoco, è stato registrato presso i Sound Farm Studios, negli USA. Le riprese sono state effettuate il 30 giugno 2008

3. Custer

Alla posizione numero tre, tra le canzoni più ascoltate degli Slipknot, con 203 milioni di ascolti, troviamo Custer. Conosciuta ad oggi anche grazie all’aiuto di social come Instagram e Tik Tok, Custer è forse la canzone più iconica degli Slipknot, in quanto rappresenta il sound aggressivo della band, che in quest’occasione, anche più che in altre, si avvale della forza sonora delle percussioni e della batteria, innalzando quel muro sonoro per cui gli Slipknot sono famosi. Custer è l’undicesima traccia dell’album .5: The Grey Chapter. La canzone si apre con Corey Taylor nei panni di un annunciatore radiofonico, accompagnato dalle percussioni di Shawn Crahan, che, guidano il tempo del brano in maniera ritmica, per poi diventare sempre più intense e veloci.

Tra le canzoni degli Slipknot, Custer riflette sul fatto che tutto ciò che è fuori dall’ordinario verrà schiacciato dalle persone comuni, consumate dalla gelosia. Il brano può essere inteso come una richiesta di rispetto da parte del cantante che chiede di essere rispettato per ciò che è, piuttosto, che essere tagliato e maltrattato dalla società. In ultima istanza, la canzone può essere interpretata come un inno alla difesa dei propri valori personali, rifiutando di conformarsi ad una società sempre più uniforme. Altra chiave d’interpretazione può essere quella legata alla figura del generale Custer, in cui, lo stesso viene comparato alla band, in quel momento reduce dalla scomparsa di uno dei suoi membri. Nel paragone, Taylor accosta il ritorno degli Slipknot alla leggendaria ultima carica del generale americano.

Del brano non sono stati pubblicati video ufficiali.

4. Before I forget

Al quarto posto tra le canzoni più riprodotte degli Slipknot, per numero di ascolti, troviamo Before I Forget con circa 475 milioni di riproduzioni. Pubblicata nel 2005, la canzone fa parte del sopracitato Vol. 3: The Subliminal Verses. Il brano ha vinto un Grammy Awards per la miglior interpretazione Metal, quello stesso anno. Il video ufficiale mostra la band mentre performa la canzone in un anonimo corridoio bianco, senza maschere ma con i volti mai inquadrati per intero.

5. Wait and Bleed

Al quinto posto tra le canzoni più ascoltate degli Slipknot troviamo Wait and Bleed con circa 393 milioni di ascolti. Il brano inizialmente fu pubblicato come singolo in anteprima del primo album della band Slipknot nel 2000. Oltre che per il numero di ascolti, la canzone è significativa anche per un altro aspetto: è stata la prima canzone della band nominata per un Grammy Award. Il testo parla di un uomo che giace dopo essersi tagliato le vene e che pensa di vivere un incubo. Ma l’uomo si accorge di essere sveglio, così aspetta e sanguina. Esistono due varianti del video musicale: in una di esse è mostrata un’esibizione della band mentre una sovra incisa versione audio funge da colonna sonora. L’altra versione raffigura tutti i nove componenti del gruppo come piccole bambole animate che vivono all’interno di un laboratorio di un uomo che cerca di catturarli. Durante le scene finali, il gruppo fa cadere a terra l’uomo, il quale viene ricoperto di benzina e successivamente dato alle fiamme.

Fonte Immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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