Canzoni di Yungblud, le 4 da ricordare

Canzoni di Yungblud, le 4 da ricordare

Originario del nord dell’Inghilterra, Yungblud trasmette con le sue canzoni un’esplosione di energia pura fondata su testi stimolanti. La sua musica è una personale miscela di rock alternativo: poesia, hook di chitarra e breakbeat, volte ad intaccare la cultura pop.
È un giovane artista che scrive testi di forte impatto sia politico che sociale senza alcun timore.
Il nome di battesimo è Dominic Richard Harrison, classe ‘97 e approda sulla scena mondiale a vent’anni mescolando vari generi musicali, dall’indie rock al pop punk. È un artista completo, cantautore e musicista (nel suo repertorio chitarra, batteria e pianoforte). Il suo passato è stato, però, nel mondo della recitazione, avendo studiato teatro alla Arts Educational School di Londra.
Finora ha pubblicato tre album, pieni di grandi successi a livello internazionale. Annovera tra le sue collaborazioni artisti del calibro di Avril Lavigne, Halsey, Machine Gun Kelly e Travis Barker dei Blink-182. Ma quali sono le quattro canzoni da ricordare del cantante britannico?

Ecco una lista delle 5 migliori canzoni di Yungblud

1. Tissues

Il singolo è tratto dall’album omonimo dell’artista, il terzo per la precisione, ed è uscito il 30 agosto 2022; per questo pezzo, Yungblud ha collaborato con la cantante francese Louane.
A proposito di Tissues, Harrison ha dichiarato: «Questa è una nuova Era per me. Volevo ballare, muovermi e volevo impersonare nel video il vero significato della canzone. È felicità, euforia e lasciar andare».
Si inserisce tra le canzoni da ascoltare assolutamente di Yungblud soprattutto per quanto riguarda la scena italiana, dal momento che è il brano che lo ha lanciato nelle radio del nostro paese.
Il significato è ampio, tratta tematiche come la paura di essere lasciati indietro, di non riuscire ad avvicinarsi ad un’altra persona e di innamorarsi a tal punto da diventare vulnerabili. Ma affronta anche il desiderio di essere amati e la paura di perdere la persona amata. Il focus del brano è incoraggiare le persone ad abbracciare l’amore, concedersi ad esso, anche se si corre il rischio di incappare in dolori e sofferenze.

2. Lowlife

Agli albori dell’estate 2023, Harrison pubblica questo nuovo singolo dal carattere autobiografico. Lowlife è una delle canzoni da ricordare di Yungblud in quanto racconta un periodo buio della sua vita, ma apre anche una nuova fase della sua carriera. Per comporre questo pezzo la chitarra viene messa da parte e il britannico si lascia trasportare da ritmi hip-hop, a dimostrazione della sua grande capacità di svariare tra i generi.
Di cosa parla Lowlife? Risponde lo stesso Yungblud, affermando: «Ho scritto Lowlife perché semplicemente non volevo lasciare casa. Ero stufo delle persone, dei giochi, di me stesso, dei miei amici e ogni volta che facevo qualcosa, qualche idiota aveva un’opinione a riguardo. Su cosa dovessi o non dovessi essere», e aggiunge ancora «La verità è che, a volte, non volevo essere niente. Non mi alzavo dal letto, ero insoddisfatto e ricercavo una sorta di noia. Quel tipo di noia in cui resti a casa, senza cambiare le lenzuola e guardando programmi televisivi in grado di non farti pensare. Quindi ci ho scritto una canzone».

3. The Funeral

Appartiene anch’essa all’album YUNGBLUD, essendone il singolo principale, ed è stata rilasciata l’11 marzo 2022.
Le tematiche di questo brano si riconducono al dolore, alla tristezza e alla solitudine. Con sonorità intense e un ritmo pop punk riesce ad installarsi nelle menti di chi l’ascolta. Questo è il motivo per cui va annoverata tra le migliori canzoni di Yungblud.
The Funeral è una canzone sulla solitudine, sul disprezzo di sé stessi e sulla paura di essere dimenticati. Il protagonista sta vivendo uno stato di forte disperazione e non ha nessuno a cui rivolgersi, per cui è condotto a contemplare il proprio essere mortale. Molto significativo il ritornello che rappresenta una vera metafora dei timori del protagonista: essere dimenticato, non essere amato. Egli balla al proprio funerale nell’attesa dell’arrivo di qualcuno, ma nessuno si presenta.

4. Acting Like That

Sesto singolo estratto dal secondo album in studio, Weird!, pubblicato il 3 dicembre 2020 e realizzata col cantante e rapper statunitense Machine Gun Kelly. Un featuring di spessore che la trasporta tra le canzoni di Yungblud da ricordare.
Il pezzo racconta di una relazione disfunzionale, tossica ed eccitante allo stesso tempo. È la storia di una coppia, ormai separata, in cui entrambi continuano a giocare con i sentimenti dell’altro nonostante la consapevolezza che questa relazione non sia sana. Acting Like That è una sorta di commento appassionante e coinvolgente su un rapporto tossico che non ha futuro ed è destinato a finire, infatti il consiglio della canzone è che i protagonisti devono andare avanti.

Fonte immagine: Wikipedia

A proposito di Mariagrazia Marino

Vedi tutti gli articoli di Mariagrazia Marino

Commenta