L’epidemia da cimici dei letti: un flagello silenzioso

Epidemia da cimici dei letti

L’epidemia da cimici dei letti, in molte parti del mondo, sta causando non poco disagio e preoccupazione tra la popolazione: questi piccoli parassiti, noti per nutrirsi del sangue umano durante il sonno notturno, sono come rinati dopo un periodo di totale silenzio. Andiamo ad osservare cosa sta realmente succedendo.

Cosa sono?

Le cimici dei letti, definite cimex lectularius ed appartenenti alla classe delle Cimicidae, sono una specie di insetto ectoparassita ematofago di sangue umano e di animali a sangue caldo. Si parla di epidemia proprio perché, difficili da debellare in quanto sensibili alla luce del sole, sono solite nascondersi di giorno nelle più piccole fessure dei mobili e dei nostri materassi; di notte, invece, escono dai suddetti nascondigli per succhiare il sangue della propria preda mentre quest’ultima dorme, tracciando un vero e proprio sentiero di morsi sulla superficie scelta per nutrirsi. A differenza delle zanzare, gli studiosi sostengono che la puntura da parte delle cimici dei letti non sia infettiva o possa trasmettere malattie; essa può dare avvio a reazioni cutanee in alcuni soggetti allergici.

Com’è fatto un esemplare di cimex lectularius?

Un esemplare maschio adulto assume una colorazione rossiccia, è lungo circa sei millimetri ed ha il dorso schiacciato. Sia per la sua forma affusolata, sia per la piccolezza del corpo, le misure garantiscono all’esemplare grande facilità nel nascondersi in qualsiasi anfratto; che si tratti di un materasso, un cuscino o un mobile, l’esemplare sarà capace di sparire abilmente. La cimice si attiva di notte proprio grazie alle antenne dotate di recettori sensibili al calore e all’anidride carbonica che, durante il sonno, viene prodotta in quantità ed intensità diversa da parte dell’animale o uomo preso in considerazione. La cimice ha, dunque, un corpo piccolo e schiacciato privo di ali, una testa dotata di occhi ed antenne recettive ed un apparato boccale di tipo pungente-succhiante, con il quale attinge il sangue con cui si nutre. Le forme giovanili dell’esemplare sono definite neanidi, distinguibili dalle forme adulte per l’assenza di organi riproduttivi.

Epidemia da cimici dei letti: com’è avvenuto il parassitismo dell’uomo?

Ampiamente conosciute in passato, si pensa che il parassitismo dell’uomo da parte di questo artropode risalga agli albori della specie umana. La cimice dei letti era uno dei più diffusi parassiti dell’uomo fino agli anni ’40 del XX secolo. A partire dagli anni ’50 del XX secolo, le cimici dei letti sono inesorabilmente scomparse, quasi del tutto, senza un apparente motivo. Secondo gli studiosi, la causa principale di questa perizia di esemplari è dovuta alla messa in commercio del DDT, un composto chimico commercializzato durante questo periodo.

Nonostante ciò, gli esemplari si sono evoluti a tal punto da vincere i pesticidi commercializzati all’epoca ed a partire degli anni ’90 del XX secolo la cimice dei letti è ricomparsa colpendo città e zone rurali in modo indiscriminato. Intorno agli anni 2000 si è nuovamente diffusa in America, Europa, Australia, Africa e Asia.  

Ma com’è nata l’epidemia da cimici dei letti?

L’epidemia da cimici dei letti è nata, secondo gli esperti, a causa del processo di internazionalizzazione del globo; l’aumento di viaggi internazionali da parte nostra ha permesso alle cimici dei letti di viaggiare assieme a noi, infiltrandosi nei nostri bagagli e vestiti; senz’altro ha però giocato un ruolo importante la resistenza ai pesticidi che questi esemplari hanno guadagnato nel tempo. Gli studiosi raccomandano dunque di non sistemare i propri bagagli sul letto, anche se questi ultimi ci sembrano puliti: è proprio in questo modo che le cimici proliferano e si nascondono nei nostri materassi.

Come si riproducono?

Ingerendo una quantità ingente di sangue umano o animale, l’esemplare femmina guadagna una massa corporea fino a dieci volte superiore al suo peso basale riuscendo a riprodursi generando circa 400 uova. L’epidemia da cimici dei letti è divenuta un grave problema sanitario sia a causa del fastidio fisico causato dalle punture, ma soprattutto a causa del carico emotivo significativo che questi esseri portano con sé. Le vittime umane di questa epidemia spesso subiscono danni psicologici a causa dell’insicurezza legata al proprio ambiente domestico. La paura di essere morsi durante la notte può portare a problemi di sonno e ansia, compromettendo la qualità della vita.

Qual è il ciclo vitale delle cimici dei letti?

Il ciclo vitale delle cimici dei letti è suddiviso in più fasi, osserviamole nello specifico:

  • Gli esemplari adulti escono dai loro nidi in primavera, ad inizio maggio. Dopo essersi nutriti per circa due settimane, l’esemplare maschio va alla ricerca dell’esemplare femmina per riprodursi;
  • Le uova deposte da parte dell’esemplare femmina nella fase successiva all’accoppiamento sono di un colore verde chiaro e dalla forma ellittica;
  • Le 400 uova ellittiche iniziano a schiudersi dopo 5-7 giorni dalla deposizione;
  • Gli esemplari appena nati hanno gli occhi di colore rosso scuro, l’addome segmentato di colore giallo-rosso nella prima fase di vita, di colore bianco con macchie rosse nelle ultime fasi. Il corpo può essere interamente rosso;
  • Gli adulti iniziano a migrare nelle fasi estive dell’anno, verso luglio ed agosto.

In conclusione: come combattere l’epidemia?

Le autorità sanitarie stanno rispondendo all’epidemia con campagne informative consapevoli sulla prevenzione e il controllo delle cimici dei letti. Raccomandazioni su come riconoscere e trattare le infestazioni sono diffuse attraverso i social, in maniera chiara ed esaustiva. Tuttavia, è fondamentale un approccio coordinato a livello nazionale e internazionale per affrontare questa emergenza in modo efficace. La ricerca per sviluppare nuovi insetticidi e metodi di controllo delle cimici dei letti è in corso, ma la collaborazione tra governi, istituzioni scientifiche e industrie è essenziale per accelerare questo processo. In conclusione, l’epidemia delle cimici dei letti non è solo un problema fisico, ma ha anche un impatto significativo sulla salute mentale delle persone colpite. È necessario un impegno collettivo per affrontare questa emergenza e trovare soluzioni innovative che proteggano la salute pubblica e il benessere delle comunità.

Fonte immagine: Freepik 

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