Caserta Music Festival, il live di Madame

caserta music festival

Caserta Music Festival ha ospitato Madame e il suo “Madame – Outdoor in tour” mercoledì 20 luglio presso la Villa Maria Carolina.

Mercoledì 20 luglio il Caserta Music Festival ha ospitato la musica di Madame e il suo Outdoor in tour nella splendida cornice della Villa Maria Carolina di Caserta, a pochi passi dalla Reggia. 

Quello di Francesca Calearo, in arte Madame, è ormai un nome tutt’altro che nuovo nel panorama rap e della musica urban: ha partecipato al Festival di Sanremo, ha ottenuto l’endorsement digitale di Cristiano Ronaldo, è stata premiata con due targhe Tenco per la Migliore opera prima (l’album Madame, pubblicato nel marzo 2021) e la Migliore canzone (il singolo Voce) e può già vantare importanti collaborazioni con Fabri Fibra, Rkomi, Carl Brave, Pinguini Tattici Nucleari, Gaia, Blanco e Gue Pequeno. Nonostante ciò, Madame è alle prese con il suo primo tour in assoluto, iniziato il 3 maggio all’Alcatraz di Milano e continuato con date indoor in giro per l’Italia: Torino, Firenze, Roma, Napoli. A queste, la cantante ha affiancato anche alcuni concerti outdoor nei principali festival estivi italiani – tra cui proprio il Caserta Music Festival. 

Perciò, dopo i milioni di streaming, le collaborazioni e il successo, l’attesa di vederla live e di capire come si sarebbe comportata sul palco, davanti a un pubblico, era tanta. Ebbene, possiamo dire che – sull’Alcatraz come sul palco del Caserta Music Festival – Madame ha dimostrato di avere grande personalità, la giusta sicurezza e sfrontatezza giovanile e una voce potente, intensa e profonda (al netto di qualche inflessione da AutoTune).

In un’ora e mezza, l’artista vicentina si è mossa sul palco di Villa Maria Carolina passando da pezzi più famosi come Voce, Marea, Clito o Baby ad altri intimi e strazianti come Mami Papi e L’eccezione con la semplicità e la naturalezza di chi ha almeno dieci anni di carriera e concerti alle spalle. Ma soprattutto, ha smontato pezzo per pezzo stereotipi e cliché sul “rap femminile” e l’idea che fare rap voglia dire per forza parlare di soldi, lusso e droga (basti pensare a come ironizza sull’uso delle droghe in Sciccherie, quando canta: «Io non mi drogo, sciolgo le pastiglie digestive»). Al contrario, quello di Madame è un rap riflessivo e maturo, tutt’altro che banale e spaccone, attraverso cui l’artista racconta bene se stessa e la sua generazione. In tal senso, è una degli artisti che meglio riescono a farsi portavoce dei drammi, delle paure, dei dubbi esistenziali, dell’inadeguatezza della generazione Z, raccontandoli e normalizzandoli attraverso la musica.

L’altra grande sorpresa del concerto è stata proprio questa: il rapporto empatico, paritario e maturo che Madame è riuscita a instaurare con il proprio pubblico. Il momento più alto, e divertente al tempo stesso, della serata è stato infatti quello successivo al brano Vergogna, in cui la giovane cantante ha lanciato uno spazio di riflessione e di confessione – il Confessionale, appunto – chiedendo ai propri fans di rivelare qualcosa della loro vita di cui si sono sempre vergognati di parlare. E così, fra chi racconta di aver fatto coming-out, di aver fatto sesso con uno sconosciuto, di aver o essere stato tradito, di aver intrapreso un percorso di transizione, la sensazione è che il live di Madame sia una piccola isola felice, incontaminata, un posto libero da pregiudizi, in cui ognuno è davvero libero di essere se stesso, di fare “come gli pare” – parafrasando proprio uno degli ultimi pezzi della stessa Madame e Ghali.

Anche nella dimensione live Madame si conferma come un’artista intelligente e matura, che non solo sa scrivere bene, ma che è capace anche di tenere molto bene il palco, di fare riflessioni tutt’altro che scontate – a dispetto dell’età (è del 2002) – e di comunicare con il pubblico giovane che in lei si identifica. Tutto ciò non è poco e fa di lei non solo il presente, ma soprattutto il futuro della musica italiana.

Immagine: Madame

Altri articoli da non perdere
Fortune, il nuovo album di Aua | Intervista
Fortune di Aua

Il 17 gennaio esce “Fortune”, il nuovo album dell’enigmatica Aua, cantautrice gardesana che debuttò all’età di soli 20 anni a Sanremo nel Scopri di più

Canzoni dei The Darkness: 3 da ascoltare
Canzoni dei The Darkness

Le canzoni dei The Darkness sono uno sfarzoso omaggio al Glam Rock, un genere che la band britannica ha saputo risollevare Scopri di più

Canzoni di 1989 (Taylor’s Version), le 7 da non perdere
Canzoni di 1989 (Taylor’s Version), le 7 da non perdere

Le canzoni di 1989 (Taylor’s Version), l’ultimo progetto riregistrato di Taylor Swift, sono considerate dal 2014, anno in cui è Scopri di più

Sossio Banda: Ceppeccàt (Italysona, 2019) | Recensione
Sossio Banda

Recensione di Ceppeccàt, nuovo album pop della Sossio Banda, formazione giunta ai dieci anni di carriera. Un ascolto divertente e Scopri di più

Canzoni di Rauw Alejandro: le 5 da ascoltare
Canzoni di Rauw Alejandro: le 5 da ascoltare

Le canzoni di Rauw Alejandro vengono ascoltate da tutto il mondo, nonostante il cantante faccia parte della scena urban latina. Scopri di più

La musica di Basinski: un artista sperimentale
Basinski e la musica sperimentale

Basinski è un compositore americano originario di Houston, Texas. La musica di Basinski è spesso associata al suo tile particolare, Scopri di più

A proposito di Davide Traglia

Davide Traglia. Nato a Formia il 18 maggio 1998, laureato in Lettere Moderne, studente di Filologia Moderna presso l'Università 'Federico II' di Napoli. Scrivo per Eroica Fenice dal 2018. Collaboro/Ho collaborato con testate come Tpi, The Vision, Linkiesta, Youmanist, La Stampa Tuttogreen. TPI, Eroica Fenice e The Vision.

Vedi tutti gli articoli di Davide Traglia

Commenta