Il termine j-pop definisce l’intera produzione musicale popolare giapponese, un universo che si ramifica in innumerevoli generi. A differenza del cugino k-pop, la cui popolarità globale è esplosa, il j-pop mantiene una forte focalizzazione sul mercato interno, una caratteristica che lo rende un mondo ricco e artisticamente integro, tutto da scoprire. Il panorama musicale del Giappone è tutt’altro che in crisi, con una scena non mainstream colma di artisti validi. Presentiamo tre band che meritano un ascolto per la loro originalità e qualità.
Indice dei contenuti
Guida all’alternative j-pop: 3 band da scoprire
| Band e genere principale | Perché ascoltarli: il sound in breve |
|---|---|
| yonige (indie rock / emo) | Testi maturi e diretti, con un sound che unisce energia rock e una profonda malinconia. |
| Uchū nekoko (dream pop / shoegaze) | Melodie oniriche e atmosfere sognanti, perfette per chi cerca una musica eterea e nostalgica. |
| Sōtaisei riron (art pop / rock sperimentale) | Sonorità imprevedibili e testi basati su giochi di parole, per un’esperienza d’ascolto unica. |
yonige: dall’indie rock all’introspezione
Le yonige (letteralmente “fuga notturna”) sono un duo formatosi nel 2013 e composto da Ushimaru Arisa (voce e chitarra, nipote di Larry Van Kriedt, primo bassista degli AC/DC) e Gokkin (basso). Dopo un esordio energico di stampo indie rock, la band ha intrapreso un percorso più maturo con l’album del 2020 Kanzen na Shakai. Le canzoni prodotte da quel momento in poi sono caratterizzate da testi studiati e melodie d’impatto, che trasmettono stati d’animo in modo diretto e non banale. La voce di Ushimaru Arisa, a tratti graffiante e a tratti malinconica, si sposa perfettamente con le linee di basso di Gokkin, creando un sound unico.
Canzoni consigliate delle yonige
- Akarui Mirai: un brano energico che infonde speranza.
- November 24th: una ballad intima e riflessiva.
- deus ex machina: un pezzo più sperimentale che mescola rock ed elementi elettronici.
Uchū nekoko: dream pop e atmosfere oniriche
Gli Uchū Nekoko (letteralmente “gatto spaziale”) sono una band avvolta nel mistero, formata nel 2012. Il loro sound è ascrivibile al dream pop con forti influenze shoegaze. I brani proiettano l’ascoltatore in una dimensione quasi serafica, impregnata di un’atmosfera nostalgica e rappacificante. La morbida voce della vocalist Kano si fonde con le composizioni eteree di Nemuko Yamanaka. L’immaginario visivo è curato dall’illustratrice Tomoko Ōshima. Il loro sound è perfetto per chi cerca una musica rilassante e suggestiva.
Canzoni consigliate degli Uchū Nekoko
- Heya: un brano delicato che evoca paesaggi onirici.
- Timeless: caratterizzata da un ritmo incalzante e una melodia ipnotica.
- Skirt: un pezzo più energico che mantiene le tipiche sonorità sognanti.
Sōtaisei riron: la sperimentazione incontra il pop
L’espressione “fuori dagli schemi” descrive perfettamente la produzione dei Sōtaisei Riron (letteralmente “teoria della relatività”). Formatasi nel 2006, la band è guidata dalla carismatica Etsuko Yakushimaru. Le loro canzoni, pur rientrando nel genere j-pop, sono uniche: i testi spesso privilegiano la musicalità della lingua giapponese e i giochi di parole rispetto a una logica narrativa precisa. La band sperimenta con disinvoltura tra pop, rock ed elettronica, creando un sound inconfondibile e dimostrando un amore per la musica intesa come piena libertà e divertimento, come evidenziato da autorevoli fonti sulla cultura nipponica come la The Japan Times.
Canzoni consigliate dei Sōtaisei Riron
- Vermont Kiss: un brano pop orecchiabile e ricco di giochi di parole.
- Miss Parallel World: un pezzo che mescola sonorità pop, rock ed elettroniche.
- Sawayaka Kaishain: una canzone ironica sulla vita del “salaryman” giapponese.
Oltre la superficie: come approfondire la scena j-pop
Queste sono solo tre delle innumerevoli band che animano la scena musicale giapponese. Per chi volesse continuare la scoperta, consigliamo di ascoltare anche artisti come Lamp (maestri di un pop sofisticato), Kinoko Teikoku (alternative rock con influenze shoegaze) e tricot (math rock energico). La maggior parte di questi artisti può essere trovata su piattaforme come Spotify e YouTube, che offrono un ottimo punto di partenza per immergersi in un universo musicale ricco di sorprese.
Fonte immagine in evidenza: sito ufficiale yonige
Articolo aggiornato il: 28/09/2025

