Mark Knopfler: i 5 assoli più belli con i Dire Straits

Mark Knopfler

La tecnica chitarristica di Mark Knopfler si distingue per il suo inconfondibile stile senza plettro, una variante personale del fingerpicking che combina elementi della tecnica clawhammer. Questa scelta gli permette di ottenere un suono pulito, dinamico e ricco di sfumature, quasi come se le corde venissero pizzicate con la delicatezza e la precisione delle dita umane. Con sette Grammy, tre Brit Awards e un posto nella Rock and Roll Hall of Fame, Mark Knopfler, noto come il frontman dei Dire Straits, si è affermato come uno dei più capaci chitarristi, compositori e interpreti della musica moderna. La sua abilità nella scrittura ha dato vita a un rock sentimentale e a tratti blues, ma è la sua impeccabile e personale tecnica alla chitarra a renderlo una vera icona. Qui ricordiamo gli assoli più belli che ha regalato alla storia della musica.

Sultans of swing: l’assolo che ha definito un’era

L’assolo di Sultans of swing è forse l’esempio più celebre della maestria tecnica di Knopfler con la sua Fender Stratocaster. Questa è una delle hit più famose dei Dire Straits, il loro singolo di debutto. Il brano è ispirato a un episodio vissuto a Londra, dove una band chiamata Sultans of Swing suonava in un piccolo locale per pura passione. La canzone deve il suo enorme successo all’abilità di Mark Knopfler nel fingerpicking, che proprio qui ci regala due assoli memorabili. Lo storico secondo assolo, che incomincia al minuto 5:45 nella versione album, è stato suonato su una Fender Stratocaster del ’61, con il selettore dei pickup in posizione intermedia per ottenere quel suono vetroso e incisivo diventato un suo marchio di fabbrica.

Telegraph road: l’epica narrazione in musica

In questo brano di 14 minuti si intrecciano due viaggi: da un lato, quello di Mark Knopfler sulla Telegraph road, la U.S. Route 24; dall’altro, quello simbolico dello stanziamento dell’umanità e dello sviluppo della civiltà. La seconda parte della canzone contiene una critica alla disoccupazione e alla società moderna capitalistica. Musicalmente, l’uso della chitarra è sempre molto equilibrato e raggiunge momenti di una bellezza toccante. L’assolo finale è una costruzione progressiva di tensione e rilascio, un capolavoro di dinamica e fraseggio. Sebbene Knopfler abbia utilizzato numerose chitarre, in brani come Romeo and Juliet è iconico il suo utilizzo della chitarra resofonica, e Telegraph road è una delle perle che dimostra la sua versatilità compositiva.

Canzone (assolo) La chitarra e i dettagli tecnici chiave
Sultans of swing Fender Stratocaster (’61). Suono ottenuto con il selettore dei pickup in posizione 2 (ponte+centro).
Brothers in arms Gibson Les Paul Standard (’84). Uso magistrale del potenziometro del volume per creare l’effetto “violino”.
Money for nothing Gibson Les Paul. Il suono iconico è prodotto da un pedale wah-wah lasciato fisso in una posizione specifica.
Romeo and juliet National Style “O” Resonator. La chitarra resofonica dona al brano un’atmosfera unica, tra blues e folk.

Tunnel of love: il romanticismo secondo Knopfler

Anche questa canzone di 8 minuti è una specie di romanzo in musica, un racconto sonoro di straordinaria intensità. L’ispirazione arriva dalla visita di Mark Knopfler al luna park The Spanish City di Whitley Bay, che aveva un’attrazione chiamata Tunnel of love. Due persone si conoscono e si innamorano tra le giostre, ma il loro incontro rimarrà un ricordo per paura di soffrire. Il risultato è una delle più belle canzoni romantiche del genere rock. L’assolo che chiude il brano, introdotto da un arpeggio di pianoforte, è un crescendo emotivo che parte dal minuto 6:00, uno dei più sentimentali mai scritti da Knopfler e un esempio perfetto della sua capacità di “cantare” con la chitarra.

Brothers in arms: l’assolo che piange contro la guerra

Registrata con una Gibson Les Paul Standard del 1984, questa canzone è una toccante riflessione contro la guerra. Fu scritta durante il conflitto delle Isole Falkland tra Argentina e Regno Unito, come evidenziato anche da fonti ufficiali come la Rock & Roll Hall of Fame. Il testo racconta la malinconia di un soldato in battaglia, la cui unica consolazione è la solidarietà con i propri compagni, i suoi “Brothers in arms”. Qui la chitarra di Mark Knopfler tocca le corde giuste, utilizzando il potenziometro del volume per creare swell e dinamiche che rendono perfettamente la commozione e la sofferenza delle parole. L’assolo, che parte dal minuto 5:00, è un lamento struggente e magnifico.

We’re fools to make war on our brothers in arms

Money for nothing: il riff iconico e il suono rivoluzionario

Il riff di chitarra di Money for nothing è uno dei più riconoscibili nella storia del rock, un suono che ha definito gli anni ’80. Creato quasi per caso durante un soundcheck, il suo timbro unico e “filtrato” deriva da un setup particolare: una Gibson Les Paul collegata a un pedale wah-wah lasciato in una posizione fissa, che agisce come un equalizzatore. Questa intuizione, come spiegato da Knopfler in diverse interviste, ha generato un suono che all’epoca era completamente nuovo. Sebbene l’assolo vero e proprio sia più breve rispetto ad altri brani, la sua potenza e il suo carattere innovativo lo rendono un pezzo fondamentale del suo repertorio, confermando la sua genialità non solo come esecutore ma anche come ricercatore sonoro. La canzone, inoltre, vanta la partecipazione di Sting ai cori, con l’iconica linea “I want my MTV”.

Down to the waterline: energia rock e nostalgia

Un ritmo rock vivace e trascinante accompagna una ballad in realtà malinconica. Il brano, che apre l’album di debutto dei Dire Straits, narra della bellezza e della passione di un amore giovanile. Scritto nel 1978, fu una delle registrazioni determinanti per la firma del primo contratto della band. Il risultato non sorprende: la tecnica di fingerpicking del chitarrista rende la canzone unica fin dalle prime note, con un fraseggio veloce e preciso che si sviluppa in un assolo energico e pieno di sentimento. È la dimostrazione che Knopfler, fin dagli esordi, possedeva un linguaggio chitarristico maturo e del tutto personale, come confermato da testate specializzate quali Guitar World.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia


Articolo aggiornato il: 03/10/2025

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