Serata dei duetti al Festival di Sanremo 2023 | Recensione

serata dei duetti

Con la serata dei duetti, la sessantatreesima edizione del Festival di Sanremo 2023 sta giungendo alle battute finali.

Amadeus e Gianni Morandi, ottimi padroni di casa, intrattenitori divertenti e mai fuori luogo, hanno accolto la madrina della serata, la bellissima e talentuosa Chiara Francini. Attrice, cantante e scrittrice, Chiara Francini ha donato una performance divertente e autoironica e ha commosso tutti con un meraviglioso monologo sull’essere o non essere madre, sui tempi giusti, le opportunità e i casi della vita che ti spingono a scegliere se avere o non avere un bambino, esprimendo le emozioni, le fragilità e i dubbi che si nascondono dietro le donne forti, quelle che scelgono o che sanno accettare le conseguenze delle proprie scelte, ma che devono avere a che fare con il parere degli altri, mai richiesto eppure  inevitabile!

Ospite d’onore, Peppino di Capri, che ha ricevuto il meritatissimo Premio Città di Sanremo alla Carriera direttamente dalle mani del Sindaco, dopo aver interpretato la sua canzone più famosa: Champagne. E per la gioia dei giovanissimi, intervento degli interpreti della serie Mare Fuori, ambientata a Napoli, che hanno cantato la sigla di apertura a suon di selfie! Collegamenti con Tagagi e Ketra dalla nave Costa Smeralda e La Rappresentante di Lista, che si è esibita in Piazza Colombo.

Grandi canzoni e speciali ritorni

La serata dei duetti è ormai una tradizione consolidata e un appuntamento immancabile nella scaletta del Festival di Sanremo. Molte delle interpretazioni  sono state incredibilmente immense ed emozionanti, altre hanno fatto battere il cuore di nostalgia e altre ancora hanno fatto scatenare il pubblico in sala. Vecchie glorie del Festival hanno fatto ritorno sul palco reinterpretando i successi che hanno portato alla loro vittoria, mentre le nuove leve hanno donato una reinterpretazione “interessante” di alcuni successi. Ecco una recensione della serata dedicata alle grandi reinterpretazioni!

Recensione della serata dei duetti 

Ariete – Sangiovanni, Centro di Gravità Permanente di Franco Battiato: la giovane artista, il cui look  ricordava forse più Charlie Chaplin in Charlot che l’indimenticabile Franco Battiato, ha interpretato insieme a Sangiovanni la canzone con l’impegno più da serata karaoke che da palco dell’Ariston. 

Will – Michele Zarrillo, Cinque Giorni, di Michele Zarrillo: grande ritorno sul palco per questa commovente performance del talentuoso giovane artista in gara che ha interpretato insieme a Michele Zarrillo questo dolcissimo pezzo che pur non vincendo l’edizione 1994,  diventò una delle canzoni più famose del panorama musicale italiano. 

Elodie – Big Moma, American Woman di Lenny Kravitz: Elodie si discosta parecchio dalla scena musicale italiana. Con un look aggressivo — forse troppo — duetta con la rapper avellinese BigMama, giovane esordiente che con le sue canzoni, protesta contro il bullismo subìto da piccola. La miglior performance è quella delle quattro coriste! 

Olly – Lorella Cuccarini, La notte Vola di Silvio Testi: il cantante in gara — il giovane Olly — ha reinterpretato la canzone in chiave dance e con campionatura vocale che purtroppo di questi tempi rende le canzoni degli esordienti tutte uguali. Ma Lorella Cuccarini è un esempio di energia e vitalità, bellezza e passione per il suo lavoro! 57 anni e non sentirli! 

Ultimo – Eros Ramazzotti, Medley Eros Ramazzotti: Ultimo si distingue sempre di più per la sua bravura e in questo medley dei più grandi successi del cantautore, arrangiamenti fedeli e coro intenso, accompagnato dal pubblico. Che dire? Grazie di esistere!

Lazza – Emma Marrone, La Fine di Nesli: un brano intenso in cui hanno duettato il giovane artista in gara e una Emma Marrone in gran forma, regalando una dolce emozione, soprattutto nel finale. Davvero inaspettato in questa serata dei duetti!

Tananai – Don Joe – Biagio Antonacci di Simone Cristicchi e Sognami di Biagio Antonacci: il divertente brano scritto dal genio poetico di Simone Cristicchi inizia con il duetto del cantante e del DJ allegro e divertente che diventa emozionante con l’ingresso su palco di Biagio Antonacci “in persona” ad interpretare la sua Sognami

Shari – Salmo – Hai scelto me e Accendi un diavolo in me, di Zucchero: due pezzi di Zucchero Sugar Fornaciari per la giovane cantante in gara e l’artista affermato Salmo, in una coinvolgente performance ben reinterpretata!

Gianluca Grignani – Arisa, Destinazione Paradiso, di Gianluca Grignani: che dire? Purtroppo il disordine regna sovrano nella performance imbarazzante di questi due artisti che certo si sono distinti nel panorama musicale italiano ma che in questa fiera dell’esagerazione hanno quasi rovinato un momento storico: il ritorno del maestro Beppe Vessicchio che, da gran signore qual è, ha co-diretto l’orchestra e sorriso per tutto il tempo! Per lui, pollice alto; per i cantanti, che sembravano due ubriachi ad una festa di Capodanno, pollice decisamente verso! 

Leo Gassmann – Edoardo Bennato, Medley Edoardo Bennato: la genetica non mente mai! Come direbbero in Star Wars, il talento scorre potente nella famiglia Gassmann! Accompagnati dal talentuoso Quartetto Flegreo, un ensemble d’archi di bianco vestito, Leo Gassmann e Bennato hanno donato una bellissima performance per questa serata dei duetti!

Articolo31 – Fedez, Medley Articolo31: J-Ax e DJ Jad offrono uno spettacolo a tutto tondo, ricantando i loro pezzi più famosi, quelli che abbiamo cantato nelle estati della nostra giovinezza, il secondo addirittura arrisicandosi nella break-dance. Piano piano, ragazzi! Ma bene, il pubblico ha gradito e in ogni casa tutti festeggiavano i tempi d’oro, cantando Ohi Maria! Fedez? Una presenza abbastanza inutile. Non ha suonato, non ha cantato, ma da bravo influencer è andato a coccolare la mamma (perché la mamma è sempre la mamma, si sa) raccogliendo la solita millionata di like, degno marito di sua moglie! 

Giorgia – Elisa, Luce di Elisa Toffoli, Di Sole e d’Azzurro di Fornaciari, Saggese e Vergnaghi: sono molte le voci che danno una Giorgia un po’ sotto tono, in questa edizione. In parte è vero, è come se la voce nera d’Italia, stesse conservando le forze, ma vogliamo pensare che sia in vista del gran finale di stasera! Elisa sempre spettacolare, un pochino meno il suo look, ma al di là di questo, due mostri sacri che hanno regalato una grande interpretazione, per cui Chapeau!

Colapesce e Di Martino – Carla Bruni, Azzurro di Paolo Conte: il brano che rese celebre Adriano Celentano in tutto il mondo è stato reinterpretato da Colapesce e Di Martino che si sono letteralmente infilati tra le poltrone — e su alcune di esse — per invitare il pubblico a cantare questo pezzo intramontabile. Carla Bruni bella presenza ma, col dovuto rispetto, poca sostanza… Ma questo lo sapevamo dai tempi di Quel che tu m’a dit. 

I cugini di Campagna – Paolo Vallesi, La Forza della Vita, di Paolo Vallesi: i variopinti cantautori, tenacemente aggrappati al look e ai loro strumenti che ormai fanno da oggetti di scena, hanno circondato a destra e sinistra il cantautore Paolo Vallesi, duettando nella sua canzone più famosa, offrendo le loro famosissime armonizzazioni che però non distolgono dalle folte chiome che iniziano a diradare!

Marco Mengoni – The Kingdom Choir, Let it Be, The Beatles: meritatissima vittoria serale per questa memorabile e intensissima interpretazione di un successo senza tempo dei quattro ragazzacci di Liverpool! Marco Mengoni può cambiare look a seconda del momento, ma non la sua essenza per questo grido: AMEN! Come nella miglior tradizione Gospel! Grande performance dell’artista e meravigliosamente intensi i componenti del The Kingdom Choir, venuti apposta dall’Inghilterra. Per chi non ricordasse, loro era la splendida Stand by me al matrimonio di Harry e Megan!

gIANMARIA – Manuel Agnelli, Quello che non c’è di Manuel Agnelli: dopo aver ballato in collegamento dalla nave e aver battuto le mani al tempo del Gospel e riso genuinamente con Morandi e la Francini, questa performance è arrivata come quando arriva quella canzone che abbassa il livello di adrenalina alle feste. Sorvolando sull’uso alla Timoteé Chalamet di indossare una giacca elegante senza niente sotto, il giovane gIANMARIA offre una performance ansiosa, accompagnato da un Manuel Agnelli ancora più teso… Ansia!

Mr. Rain – Fazma, Qualcosa di Grande di Cesare Cremonini: reinterpretare, rappare e stravolgere, il senso della canzone di Cremonini — a cui Fazma rende omaggio con la chioma chiazzata di rosso come Cesare nel video — si riconosce soltanto nel finale parecchio esaltato. Alzi la mano chi sperava che Cremonini facesse la sua entrata come Antonacci!

Madame – Izy, Via del Campo di Fabrizio De André: a metà tra una cantata serale in un centro sociale e una strimpellata in parrocchia, questa esibizione è calma e pulita e senza troppi lazzi, forse proprio come avrebbe voluto Fabrizio De André. 

Coma_Cose – Baustelle, Sarà perché ti amo di Pupo e Ricchi e Poveri: esibizione senza infamia e senza lode che purtroppo non rende il giusto omaggio ai Ricchi e Poveri che sul palco “scassavano tutto” (non come Blanco!) con la loro presenza. Una performance timida e un po’ fuori tono, per citare Meryl Streep: niente male, ma niente di che!

Rosa Chemical – Rose Villain, America di Gianna Nannini: il primo grande successo di Gianna Nannini, incredibilmente audace e colmo di allusioni, all’epoca, è stato reinterpretato dal cantante in gara e dalla sua amica e collega dai capelli blu in chiave fortemente rock, con un look emo che ha reso l’atmosfera parecchio dark, ma siamo in pieno filone Mercoledì Addams e quindi ci sta per questa serata di duetti! 

Modà – Le Vibrazioni, Vieni da Me di Francesco Sarcina: due band eccezionali e Francesco e Checco cantautori, poeti, grandi voci e interpreti. Rivali storici sul palco e in radio ma affiatatissimi ieri sera all’Ariston, hanno regalato una intensissima performance del brano di Francesco Sarcina Vieni da Me

Levante – Renzo Rubino, Vivere di Vasco Rossi: in verità lui ha soltanto accompagnato lei al pianoforte ma se è contento lui, va bene così. Levante, nel suo look cosplay a metà tra Lady Gaga e Gwen Stefan, offre una performance emozionata e forse per questo un po’ insicura. 

Anna Oxa – Iljard Shaba, Un’emozione da poco, di Ivano Fossati: Anna Oxa arriva sul palco come se fosse appena uscita di casa, non ha avuto il tempo di togliersi cappotto e cappello, facendo pensare che probabilmente si è presentata appena in tempo. Arriva, canta, urla (i vocalizzi violenti sembrano esser diventati il suo nuovo pezzo forte!) e solo nell’ultimissima parte della canzone, fa il suo ingresso l’altra metà del duetto, il talentuoso violoncellista albanese che fa la sua brevissima ma perfetta performance col violoncello elettrico e… niente, Anna Oxa è egocentrismo puro… nella serata dei duetti! 

Sethu – Bnkr44, Charlie fa Surf di Baustelle: interpretazione da Boyband per questa canzone che dice più di quanto il ritmo scanzonato faccia intuire. La voglia giovanile di emergere e la ricerca di sé stessi e del proprio equilibrio, il desiderio di distinguersi, come Charlie, facendo surf in un mondo di calciatori! Mica male!

LDA – Alex Britti, Oggi sono io, di Alex Britti: il brano che ha dato la vittoria al Festival nella sezione Giovani e la fama ad Alex Britti, riportato sul palco nella maniera più semplice dallo stesso cantautore e dal cantante in gara, il giovane LDA, un po’ acerbo nella voce e nelle intenzioni ma promettente. N.B. Britti, educato e signore, ha dimostrato che se il microfono o gli auricolari non funzionano, si può fare un cenno al Maestro e ricominciare, senza spaccare tutto! 

Mara Sattei – Noemi, L’amour tojour di Gigi D’Agostino: una melodia inconfondibile, le mani che battono e il pubblico si alza per ballare sulle note di questo pezzo indimenticabile che non passa mai di moda, interpretata dall’artista in gara Mara Sattei e da una Noemi in gran forma, entrambe in nero come dive, belle e brave!

Paola e Chiara – Merk e Kremont, Medley Paola e Chiara: Madonna Louise Ciccone nei suoi quarant’anni di carriera, ha insegnato a tutti gli aspiranti cantanti e performer una grande lezione: coprire le imprecisioni vocali con uno show che distrae. E così vai in scena con un medley di addirittura 8 canzoni, due deejay giovani e famosi e un corpo di ballo pieno di bei giovanotti ad arricchire questa esibizione nostalgica in cui nessuna delle due ha più fiato e forza per cantare e ballare insieme: purtroppo le stonature si sentono lo stesso!

Collazio – Ditonellapiaga, Salirò di Daniele Silvestri: questi giovani interpreti offrono una bella performance, tecnicamente buona e festosa della canzone di Daniele Silvestri, portata a Sanremo nel 2002 e diventata un vero e proprio tormentone con tanto di coreografia: bravi!

A seguire, l’ultima puntata dello show di Fiorello che, durante il programma ha divertito con una simpatica gag con Amadeus, mostrandosi in stile clochard ma definendosi pieno di energia, nonostante il gelo, grande intrattenitore come sempre! Marco Mengoni ha vinto la serata duetti ed è primo in classifica. Questa sera, al gran finale, assisteremo ancora una volta alle esibizioni di tutti i cantanti in gara e finalmente sapremo chi sarà il vincitore del Festiva di Sanremo 2023. Nell’attesa, ci intratteniamo col numero impressionante di meme nati dalle esibizioni, dai look e dagli imprevisti più o meno divertenti di questa edizione. 

Immagine: Rai

 

 

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