Ezio Bosso ha diretto l’OFB nella serata conclusiva del BCT

Ezio Bosso ha direttp l'OFB nella serata conclusiva del BCT

Ezio Bosso chiude Il BCT | Opinioni

Che cos’è l’arte? Cos’è la musica? Cosa il talento?

Nella cornice straordinaria del Teatro romano di Benevento, laddove anche le pietre parlano, respirano, vibrano e la suggestione del tempo antico si sposa con la peculiarità del presente, lo scorso 19 luglio il Maestro Ezio Bosso, con un’energia esplosiva, ha diretto l’Orchestra Filarmonica di Benevento (OFB) in uno spettacolo in cui musica, arte, poetica, cuore si sono mescolati dando vita ad un’estasi emotiva, che non ha potuto fare a meno di coinvolgere anche il nutrito pubblico presente e partecipe in maniera fedele, affezionata.

BCT: concerto conclusivo con Ezio Bosso e l’OFB

Il concerto è stato scelto come evento che suggella la fine del BCT, Festival nazionale di Cinema e Televisione di Benevento, svoltosi nella città campana dal 9 al 14 luglio e che, anche quest’anno, ha ottenuto consensi favorevoli e riscontri sia nazionali che internazionali.

Antonio Frascadore, ideatore nonché coordinatore del BCT, orgoglioso “di ospitare nella città di Benevento uno dei musicisti più importanti al mondo”, dopo aver ringraziato gli enti, le partnership e tutti coloro che hanno concorso a rendere possibile il Festival, ha ribadito con fermezza che il “BCT è un evento nato a Benevento, pensato per la città campana, fatto per essa e che, quindi, rimarrà a Benevento anche nelle prossime edizioni”.

Parlando del connubio esistente tra il Festival del Cinema e della Televisione e l’Orchestra Filarmonica di Benevento, Frascadore ha aggiunto che il BCT cerca e celebra in qualche modo le eccellenze e l’OFB è certamente un’eccellenza, che concorre in quello che anche il Festival persegue: fare qualcosa di bello per la propria città, regalarle qualcosa con impegno e passione.

La meraviglia dell’insieme

Melania Petriello, presentatrice della serata, ha ammesso di sentirsi “una privilegiata, perché appartenente ad un progetto ben definito, forte, che sta crescendo, con radici vere, autentiche, quale l’OFB di Benevento” ed ha definito l’orchestra “una comunità perfetta, come un archetipo, con propri linguaggi, sinergie, gerarchie, una liturgia che si ripete, quasi un memoriale, un luogo dove è molto importante l’identità dei singoli ma vince, più forte e più significativa, la polifonia, la meraviglia dell’insieme. Tutto nasce dal fiato, dalle corde, dalla forza, dal battito e viene orchestrato dallo strumentista senza strumento, il direttore d’orchestra, colui che sposta l’aria e dà origine al prodigio”. La Petriello ha ricordato l’invito che il Maestro ha più volte dato ai ragazzi dell’orchestra nei giorni precedenti allo spettacolo: “Date! Date di più! Non abbiate paura di regalarvi”.

Questo invito è un suggerimento a non essere mai timidi, “mai retrovie quando si fa musica”, atteggiamento che permette di creare emozioni sostanziate dal talento, dal sacrificio e dal lavoro quotidiano.

La serata ha previsto l’esecuzione di una sinfonia ispirata alla vita degli alberi, che si innesca nella vita degli uomini, attraverso il linguaggio della musica, composta dal Maestro Ezio Bosso che, oltre ad essere direttore d’orchestra di fama nazionale ed internazionale, Direttore stabile e Artistico della Europa Filarmonica, Steinway Artist nel 2018, Testimone ed Ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart14, è anche un magnifico musicista.

Questa Sinfonia n.2 “Sotto gli alberi, del 2010, è un omaggio alla natura ed ha previsto il coinvolgimento del quartetto solista composto da Giusy Adiletta, Lorenza Maio, Costanza Negroni e Emilio Mottola in perfetto dialogo armonico con il resto dell’orchestra. È poi stata riproposta la meravigliosa Quinta Sinfonia in do minore op.67 di Ludwig Van Beethoven, basata sull’ossessione, che Giovanni Bietti chiama “il gesto” del grande musicista, ed universamente conosciuta per la famosissima “bussata” del destino che, per quante strade possa intraprendere, torna sempre, e che poi si apre ad un futuro radioso per l’uomo, alla speranza.

Lo spettacolo si è chiuso col Boléro di Ravel, balletto di ambientazione spagnola che Maurice Ravel eseguì su richiesta della ballerina russa Ida Rubinstein, con un tema unico, ripetuto 18 volte in crescendo.

Fa sì che la spina del tuo cuore non sia legata alla scheda madre di un telefono cellulare”.

Queste le parole che il Maestro Ezio Bosso ha regalato alla platea che ha scelto di prestare cuore ed orecchie all’ascolto dello spettacolo da lui diretto. Come racconta, la sinfonia da lui composta segue in un certo senso le vicende dell’albero, che cresce, nella chioma a raggiungere il cielo come nelle radici in profondità, per diventare, un giorno, uno strumento musicale.

Così facendo resta vivo in eterno, perché il legno è l’unico materiale che una volta tagliato continua a vivere. Del legno occorre avere rispetto: fa parte della nostra vita di tutti i giorni ma dimentichiamo con facilità quanto esso sia prezioso e rende possibile quella che è la magia della musica.

L’augurio affinché la città di Benevento possa mettere radici ugualmente forti a quelle di un albero ha inaugurato l’inizio del concerto.

Ezio Bosso ed il suo dono a Benevento

Ezio Bosso regala la sua presenza, il suo talento a Benevento e noi non possiamo che inchinarci alla sua generosità”. Le parole di Melania Petriello ben definiscono la ricchezza della direzione dell’OFB fatta da Ezio Bosso.

Cuore

La cosa che, per prima, colpisce chi assiste ad uno spettacolo diretto da Ezio Bosso è la straordinaria carica emotiva che lui riesce a tramettere con la sua bacchetta, che sembra diventare un prolungamento del suo braccio, i suoi gesti, dirompenti, esplosivi, la sua sensibilità artistica, quasi poetica nella sua essenza, la passione che trasmette ai talentuosissimi ragazzi dell’Orchestra, attualmente alla sua quinta stagione concertistica che, sotto la sua direzione, assumono ancor più consapevolezza, raffinatezza, cuore.

Energia

Un ineguagliabile e potente catalizzatore di energia. Magnetico. Vibrante. Così è stato Ezio Bosso al Teatro romano di Benevento, quasi preda di quella frenesia trascinante che cattura gli artisti allo stato puro, visionari, creativi, sensibili, puri. La sua direzione incontenibile ha condotto l’Orchestra Filarmonica oltre le aspettative. Straripante.

Allegria

Un sorriso bellissimo disegnato sul volto ha accompagnato la direzione del Maestro per tutto lo spettacolo. Ha giocato con il pubblico, ha giocato con la musica, ha giocato con i ragazzi, ha giocato con la bacchetta, facendola volare freneticamente tra le sue mani o dando comandi pacati, più sinuosi. L’allegria e la spontaneità, quella gioia di vivere che emerge quando vivi la tua passione, sono state percepibili in lui in ogni momento del concerto.

L’umiltà di Ezio Bosso

Disarmante. Ezio Bosso conquista Benevento ed il cuore dei beneventani con semplicità, con un talento assurdo ed una sensibilità che spiazzano. Lo spettacolo, un grandioso successo, conquista tutto il pubblico ed il teatro si accende di emozione, di musica, di luci, di gioia, di commozione, di applausi fragorosi.

Una serata fenomenale, oltre le aspettative, oltre i pronostici, oltre lo spettacolo.

Eccezionale. Come Ezio Bosso.

 

 

 

 

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