La pizza Bulgogi di Grumè: la tradizione dai sapori orientali

Pizza Bulgogi Grumè

La pizza Bulgogi di ispirazione coreana è la protagonista del menu di Grumè, in via San Domenico, 65, a Grumo Nevano, che esalta i sapori tradizionali con carne pregiata.

A Napoli, come in tutto il resto della Campania, la pizza è sacra. È fatta di sapori, regole e immagini ben precise. Decidere di svincolarla dalla sua fissità, dal suo concetto ben preciso è lavoro arduo e, a tratti pericoloso. Ma il segreto è trasformare una novità in una proposta vincente attraverso la creazione di un’identità precisa, la stessa che ha ricercato Giuseppe Gargiulo, consulente marketing, quando ha dato inizio alla sua collaborazione con Grumè.
Si tratta della prima bracepizzeria in Italia che propone una vasta scelta di carne di alta qualità, proveniente da allevamenti di fiducia e, addirittura, scelta grazie alla consulenza di esperti veterinari, in abbinamento alla pizza tradizionale. Quest’ultima non passa certamente in secondo piano e ci tiene a precisarlo Ernesto Cibelli: l’utilizzo di un pre-fermento, oltre a diminuire il picco glicemico, permette all’impasto di restare soffice anche quando la pizza si è ormai raffreddata, senza assumere quella sgradevole consistenza gommosa.

Nasce la pizza Bulgogi Grumè

Nasce, così, la pizza Bulgogi che prende nome e profumi dalla cucina coreana (bul indica “la carne” e gogi “il fuoco”): dopo essere stata cotta nel forno a legna con latticini e olio extravergine di oliva, è servita al tavolo accanto ad una pietra ollare, a disposizione dei clienti per preparare la carne, da soli o con l’aiuto dei camerieri, secondo il proprio gusto personale. Raggiunta la cottura gradita, si aggiungono gli straccetti sulla pizza e si procede all’assaggio.
La carne subisce un precedente processo di marinatura: il manzo è insaporito da una salsa a base di olio di semi di sesamo, salsa di soia, pepe, cipollotto, aglio, miele sale e pepe, mentre al maiale si aggiunge aglio, rosmarino, timo, cipolla e, addirittura, caffè.
Ma anche i fritti esaltano la qualità della carne: il crocchè alla brace accosta alla patata la pasta di salame, mentre timballo di tagliolini alla bolognese accentua il gusto del macinato.
Non si rinuncia mai ai sapori della nonna, non solo perché ogni pizza passa dalla cucina prima di giungere in sala, per diventare una vera pietanza, ma anche per la proposta irrinunciabile della pizza con il classico ragù partenopeo, accostato alla mozzarella di bufala DOP, esaltato proprio dalla leggerezza dell’impasto. Non mancano ulteriori esempi dell’incontro carne-pizza nel resto del menù.
E, così, si giunge al dessert: la tortina magra al cioccolato, un’antica ricetta siciliana, presenta accanto al cioccolato fondente, ai pinoli e all’uva sultanina un trito di filetto rosolato al burro.
La proposta del locale, comunque, prevede anche fritti classici e pizze della tradizione, oltre che quelle con baccalà e tonno.
I fratelli Angelo e  Crescenzo Rennella e il loro cugino Sandro Giglio, i tre titolari del locale, dimostrano, così, di aver creato un brand differente da ogni altra braceria e pizzeria, che non rinuncia alla qualità di nessun prodotto e di nessun gusto.

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A proposito di Carolina Cappelli

Mi chiamo Carolina Cappelli, ho ventun anni e sono nata e cresciuta a Napoli. Dopo il diploma conseguito al Liceo Scientifico Vincenzo Cuoco, ho deciso di iscrivermi al cdl in Lingue, culture e letterature moderne europee, per ampliare le mie conoscenze di lingua straniera, ma dopo il primo anno mi sono convinta ad optare per il cdl in Lettere moderne, più in linea con gli studi propriamente linguistico-letterari. I miei interessi spaziano da sempre nell’ambito artistico culturale: ho frequentato per qualche anno un corso di teatro fino a dedicarmi completamente, all’età di undici anni, alla danza, scoperta per caso dopo il continuo rifiuto di mia madre di iscrivermi a scuola calcio, dimostrazione della mia grande curiosità verso le cose più varie. Il percorso di studi a danza è stato formativo e ricco di belle esperienze, di vario genere, da spettacoli per strada a collaborazioni con il teatro Bellini di Napoli. La prima parte della mia formazione si è conclusa nel giugno del 2019 quando, dopo lo spettacolo di fine anno e gli esami accademici, ho conseguito il diploma in danza classica, moderna e contemporanea. Scrivere, invece, è sempre stato parte della mia vita. Il mio carattere irruente e testardo è sempre stato equilibrato dalla capacità di dar ordine all’espressione proprio mediante la scrittura. Inoltre, è sempre stato uno dei modi migliori per dar spazio alla mia forte sensibilità. Proprio questa mi porta ad essere una persona fortemente emotiva, sempre coinvolta a pieno in quello che fa, e molto attenta ai bisogni degli altri. L’aspetto sociologico dei fatti è da sempre, per me, fonte di particolare curiosità. Ciò mi ha spinto ad elaborare, negli anni del liceo, alcuni piccoli articoli pensati come un’analisi sociale di un fatto di cronaca popolare, essendo molto legata alla mia città d’origine. Queste prime prove sono sfociate in pubblicazioni su Il Mattino e Il Roma. La comunicazione, lo scambio di idee ed opinioni, le discussioni creative e la libertà di pensiero sono tra le cose che più ricerco perché determinanti per la crescita e la buona salute “spirituale”. Il mio sogno è quello di rendere la scrittura il mio pane quotidiano e questa collaborazione è la mia prima vera esperienza, per la quale sono molto entusiasta e fiduciosa. Spero di esserne all’altezza e, contemporaneamente, di poter crescere insieme. Grazie mille per la possibilità.

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