James Senese e mezzo secolo di carriera, presto a Napoli

Il sassofonista mianese dalla pelle scura James Senese, con i suoi Napoli Centrale, chiude il tour che festeggia i cinquant’anni di una carriera leggendaria il 25 ottobre a Napoli, presso il Teatro Acacia (in via Raffaele Tarantino, 10), nell’ambito della rassegna “SYNTH – Jazzin’ Zone”.

Dopo aver scritto un nuovo capitolo per la musica delle proprie radici, portandola a un livello di riconosciuta internazionalità, James Senese punta a farci inondare Partenope di lacrime coni suoi cinquant’anni di canzoni, portando sul palco il meglio del suo enorme mondo musicale, armato di sax e sentimento. Memo: ancor prima del biglietto, armarsi di fazzoletti! Sì, perchè ad attenderci è una serata ricca di emozioni, in cui l’arte si farà rivoluzione.

In apertura della serata ci sarà il set live di KHALAB, artista in bilico fra elettronica e ancestralità, in continua ricerca di un personalissimo stile che unisca elementi musicali tradizionali africani alle nuove frontiere sonore.

James Senese, “Aspettanno ’O Tiempo”

Il nostro perfetto “nero a metà”, figlio di un soldato afroamericano e di una napoletana doc, con la sua massa di capelli neri e la possenza del suo timbro vocale, sarà prestissimo a Napoli con i Napoli Centrale, per promuovere il suo ultimo doppio cd live “Aspettanno ’O Tiempo”, uscito a maggio 2018, a due anni dal mirabile “O Sanghe” (vincitore della Targa Tenco nel 2016, nella sezione album in dialetto).
Questo doppio album contiene la sua musica, una dirompente miscela di “negritudine“, che unisce stilemi jazz, funk e Africa con la radice musicale partenopea, e due inediti, lo strumentale “Route 66” e “LL’America”, scritto da Edoardo Bennato. Si tratta di un disco che, in un certo senso, prova a rallentare e a fissare il tempo di chi ha condensato ogni sua emozione nella musica.

Gaetano Senese, in arte James Senese, uno dei più grandi musicisti italiani dell’ultimo mezzo secolo, è un condensato di energia inesauribile, lo dimostrano la sua musica e i sold-out che continua a registrare, a settantaquattro anni suonati.

Noi tutti siamo debitori a quest’uomo votato completamente alla sua arte e a quella che è la dimensione artistica che meglio lo rappresenta, i Napoli Centrale, nome che allude alla stazione ferroviaria come crocevia di culture e, dunque, alla nuova identità musicale napoletana di cui sono i fautori. Estremi, coraggiosi e sempre alla ricerca del “nuovo”, hanno scritto un pezzo di storia della musica italiana ed è assolutamente vietato mancare!

In questa speciale occasione verranno anche realizzate delle riprese che faranno parte di un film biografico che uscirà nella primavera del 2020.

 

Avevo bisogno di tornare alla fonte del sound e del feeling dei Napoli Centrale degli esordi, quando decidemmo di creare una band che in Italia non esisteva e che proponesse tutta la musica che amavamo, molta della quale proveniente dagli Stati Uniti, e che si ispirava alle rivoluzioni stilistiche e culturali di Miles Davis e John Coltrane. In questo tour do veramente tutto me stesso, la mia musica, la mia anima, a chi mi segue dall’inizio o mi ha scoperto da poco. La musica è il mezzo più efficace per compiere incredibili rivoluzioni”.

James Senese

Foto di Riccardo Piccirillo

A proposito di Chiara D'Auria

Nata e cresciuta in Basilicata, si laurea in Filologia Moderna presso l’Università Federico II di Napoli. Scrive per abbattere barriere e scoperchiare un universo sottopelle abitato da anime e microcosmi contrastanti: dal borgo lucano scavato nella roccia di una montagna avvolta nel silenzio alle viuzze partenopee strette e caotiche, dove s'intravede il mare. Scrive per respirare a pieni polmoni.

Vedi tutti gli articoli di Chiara D'Auria

Commenta