15 febbraio 1564: nasce Galileo Galilei

15 febbraio 1564

Il 15 febbraio 1564 nasceva a Pisa Galileo Galilei, considerato il padre della scienza moderna. 

Galileo fu il primo dei sette figli di Vincenzo Galilei e Giulia Ammannati, entrambi di origini nobili. Iscritto originariamente alla facoltà di medicina, Galileo Galilei vi rinunciò dopo qualche anno concentrando la sua attenzione sugli studi matematici. Nel 1585 arrivò la prima, personale, scoperta: l’isocronismo – proprietà di un fenomeno che si manifesta in intervalli di tempo uguali – delle oscillazioni del pendolo. 

Nel corso dei suoi studi Galileo Galilei mise a punto il metodo scientifico, cambiando per sempre il mondo della scienza. In questo nuovo approccio, ancora oggi applicato, lo studio dei fenomeni si articola in due fasi, una induttiva e l’altra deduttiva. La prima riguarda l’osservazione del fenomeno, l’utilizzo della strumentazione opportuna e la raccolta di dati che confluiscono nella formulazione di un’ipotesi. Questa viene verificata nella fase deduttiva mediante esperimenti e controprove, arrivando all’esposizione di una teoria

Il nome di Galileo è poi legato alle persecuzioni della Chiesa Cattolica, polarizzatesi tra il 1632 e il 1633 intorno alla critica al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, un trattato scientifico in forma di dialogo scritto dal fisico pisano. Quest’ultimo, attraverso un’opera a prima lettura neutrale, sostenne la teoria eliocentrica copernicana, dunque della rotazione della Terra intorno al Sole e non viceversa, come affermato dal modello tolemaico-aristotelico allora vigente e sostenuto dalla Chiesa Cattolica. Nel 1633 quest’ultima bollò Galilei come veementemente sospetto d’eresia”, condannandolo al carcere, tramutato in seguito negli arresti domiciliari. Su tale scelta incise l’abiura da parte di Galileo Galilei, che a margine del processo maledisse «li suddetti errori e eresie» 

Lo scienziato nato il 15 febbraio 1564 – 460 anni fa – perfezionò il cannocchiale (nato in Olanda) con cui a partire dal 1610 scrutò l’universo. In quell’anno scoprì i primi quattro satelliti di Giove: Io, Europa, Ganimede e Callisto. Successivamente osservò il Sole e le sue macchie e individuò le irregolarità della superficie lunare. 

A distanza di quasi cinque secoli l’immagine di Galileo Galilei resta nitida, così come il suo pensiero citato e tenuto in vita attraverso mostre, libri e spettacoli in tutto il mondo. Una delle ultime opere si intitola Processo Galileo, andato in scena a Napoli al Teatro Mercadante. Lo spettacolo ha sollevato gli interrogativi di un futuro all’insegna della tecnica e dell’intelligenza artificiale a fronte dei quali gli autori hanno voluto lanciare, immaginando la risposta di Galilei, una manciata di semi di speranza, auspicando un mondo in cui – grazie alla scienza – si vivrà in armonia, parlando non più “la lingua degli alfabeti” ma quella dell’universo. 

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A proposito di Salvatore Toscano

Salvatore Toscano nasce ad Aversa nel 2001. Diplomatosi al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “S. Cantone” intraprende gli studi presso la facoltà di scienze politiche, coltivando sempre la sua passione per la scrittura. All’amore per quest’ultima affianca quello per l’arte e la storia.

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