18 dicembre 1946, nasceva Steven Spielberg

18 dicembre 1946, nasceva Steven Spielberg

Lo Squalo, E. T. l’extraterrestre, Indiana Jones, Salvate il soldato Ryan, Jurassic Park, The Post… Questi titoli sono solo una piccola parte della lunghissima sfilza di 36 capolavori firmati dal regista (ma anche sceneggiatore e produttore) Steven Spielberg, nato il 18 dicembre 1946, oggi settantasettenne. Grazie alla sua ultima pellicola del 2021, The Fabelmans, basata sulle proprie vicissitudini, possiamo facilmente intendere quali siano stati i percorsi da lui intrapresi per diventare uno dei personaggi più famosi del panorama Hollywoodiano. 

Egli nacque il 18 dicembre 1946 a Cincinnati, nell’Ohio, ma durante la sua infanzia ed adolescenza era consueto che lui e la sua famiglia (composta dai genitori e tre sorelle minori) si trasferissero: prima nel New Jersey, poi a Saratoga in California, dove frequentò la High School e visse purtroppo uno dei periodi più tristi e difficili della sua vita. In quel contesto, era vittima di bullismo da parte di alcuni suoi coetanei antisemiti, che lo vessavano a causa delle sue origini ebraiche. 

Oltre questo particolare, nel suo film autobiografico viene esplicato anche che Spielberg fu conquistato e rapito dall’arte di fare cinema all’età di sei anni, mentre era in sala a guardare “Il più grande spettacolo del mondo” del 1952 diretto da Cecil B. DeMille. Dopo quell’esperienza, che lo ispirò profondamente, iniziò a registrare piccoli cortometraggi con una 8 millimetri. Qualche anno più tardi, provò ad entrare alla University of Southern California, una prestigiosa scuola di media digitali (oltre che disegno, fotografia, performance) ma fu respinto due volte all’esame di ammissione per voti troppo bassi.

La prima vera svolta all’interno della vita da cineasta di Spielberg, nato il 18 dicembre 1946, arriva quando decide di scrivere e dirigere un corto chiamato “Amblin” nel 1968. Esso si proponeva di essere un esercizio di stile da sottoporre a produttori o chi di dovere per dimostrare le proprie capacità registiche. Lo scopo venne raggiunto dopo che il direttore della Universal Studios di allora, Sid Sheinberg, lo nota e decide di assumerlo con un contratto di sette anni. Nel 1971 gira quindi il suo primo vero lungometraggio: Duel, che racconta di un automobilista ferocemente inseguito da un misterioso camion. La pellicola riscuote un discreto successo e si rifà a un racconto di uno dei più importanti scrittori di genere horror-fantascientifico dello scorso secolo: Richard Matheson (autore di “Io sono leggenda“). 

È però nel 1975 che avviene la vera e propria consacrazione come regista di Spielberg, con il film “Lo squalo“, vincitore di tre premi Oscar (per miglior montaggio, miglior sonoro e miglior colonna sonora). Egli, nato il 18 dicembre 1946, ha solo ventotto anni quando diventa l’autore del primo blockbuster, apprezzatissimo sia dalla critica che dal pubblico e considerato un punto di svolta per l’avvento della Nuova Holywood. Tra i protagonisti di questo periodo di rinnovamento del cinema statunitense ci sono anche Scorsese, De Palma, Coppola, Lucas… i cosiddetti The Movie Brats. Tra di loro regnava un clima di fratellanza tanto che spesso si scambiavano la macchina da presa come per l’ultima scena di Scarface di De Palma che fu diretta proprio da Spielberg. Inoltre, è impossibile non citare la presenza del regista francese Truffaut in “Incontri ravvicinati di terzo tipo“.

Infine, Spielberg, nato il 18 dicembre 1946, ha anche dato un apporto notevole al mondo dell’animazione fondando la Dreamworks Pictures nel 1994. Facendo riferimento al nome della casa di produzione, è bene concludere con «I dream for a living», le parole usate dal regista per descriversi al TIME, ovvero la rappresentazione dello spirito con il quale ha portato al successo ognuno dei suoi prodotti: facendo del suo grande sogno il proprio mestiere

Fonte immagine (Consegna del Leone d’oro alla carriera durante la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 1993 ): it.wikipedia.org

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