Andrea Purgatori: quando l’informazione si batte per la verità

Andrea Purgatori: quando l'informazione si batte per la verità

Andrea Purgatori è stato un giornalista, sceneggiatore, autore (ma anche attore) italiano che ha dedicato la maggior parte della sua carriera giornalistica al terrorismo e alla criminalità ma che si è soprattutto battuto per la ricerca della verità di casi tutt’oggi ancora irrisolti.

Andrea Purgatori: il giornalismo di inchiesta

Andrea Purgatori nasce a Roma e inizia la sua brillante carriera come giornalista di inchiesta al Corriere della Sera, dove si distingue soprattutto per i suoi reportage in merito al mistero della strage di Ustica. A 40 anni di distanza dalla tragedia, Andrea Purgatori ha continuato a portare avanti l’inchiesta sulla tragedia che, nel 1980, vide un missile colpire un DC- Itavia causando la morte di tutti gli 81 passeggeri.
Andrea Purgatori, oltre ad essere stato autore delle più importanti inchieste giudiziarie italiane, come le tante stragi di mafia, tra cui la strage di Capaci, si è occupato di terrorismo nazionale: restano infatti celebri le inchieste riguardanti gli anni di piombo e il rapimento e la morte dell’allora Presidente della DC Aldo Moro, ma anche di terrorismo internazionale, firmando grandi reportage sulla guerra in Libano, la guerra tra Iran e Iraq, l’intifada palestinese e le rivolte in Tunisia e Algeria.

Andrea Purgatori: oltre il giornalismo

Oltre alla brillante carriera giornalistica, è stato autore e sceneggiatore di tanti film e fiction televisive. Ricordiamo soprattutto Il Muro di Gomma sul caso Ustica, Fortapasc, film sulla figura del giornalista napoletano Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra nel 1985, e Il Giudice Ragazzino, basato sulla storia vera del giovane Sostituto Procuratore della Repubblica Rosario Livatino che, nella Sicilia degli anni ’80, comincia la sua personale battaglia contro la mafia, opponendosi al clima di omertà.

Andrea Purgatori: Atlantide

Andrea Purgatori è ricordato soprattutto per aver condotto con successo su La7 Atlantide, dove è approdato nel 2017, programma nel quale si è distinto per la sua ricerca approfondita, per la narrazione avvincente e per la presentazione di materiale d’archivio esclusivo, offrendo un’analisi puntuale delle dinamiche politiche e sociali dell’epoca relativa ai casi trattati, e dando voce a coloro che hanno vissuto di persona quei momenti drammatici.
Oltre ad essere apprezzato per la professionalità, Andrea Purgatori era anche famoso per la sua ironia. Resta memorabile l’annuncio di uno scoop giornalistico in esclusiva mondiale che secondo il celebre giornalista avrebbe scosso l’opinione pubblica mettendo a segno un vero e proprio colpo giornalistico: nel Carbonara day, il 6 aprile scorso, il conduttore di Atlantide si prestò ad un siparietto comico invitando in studio il Killer della Carbonara, reo di aver usato la panna per cucinare la famosa ricetta. L’intervista si concluse con un attacco del conduttore nei confronti di coloro che commettevano “sacrilegio” manomettendo la ricetta della carbonara.

Andrea Purgatori: gli ultimi lavori

Tra gli ultimi lavori di Andrea Purgatori c’è la partecipazione al documentario Vatican Girl sul caso della scomparsa, avvenuta nel 1983, di Emanuela Orlandi. Il giornalista e il fratello della ragazza, Pietro Orlandi, hanno attraversato con la loro voce le quattro puntate della docu-serie sul caso irrisolto di Emanuela Orlandi, un caso divenuto internazionale, tra centinaia di piste irrisolte, depistaggi e colpi di scena.

Andrea Purgatori, uno degli ultimi grandi giornalisti italiani, ci ha lasciati poco prima di compiere 70 anni.
Del giornalista, definito un uomo “brillante” da coloro che l’hanno amato e da chi ha avuto il piacere di collaborare con lui, mancherà la sua professionalità e il suo modo di scandagliare i casi più oscuri alla ricerca della verità. Ma mancherà soprattutto il suo equilibrio e il suo affrontare temi scomodi e complessi senza alcun tipo di sensazionalismo.

 

Fonte immagine: pagina ufficiale facebook di Andrea Purgatori

A proposito di Costantino Gisella

Sono nata a Napoli nel 1977 e sono cresciuta con la musica di Pino Daniele, i film di Massimo Troisi e il Napoli di Maradona. Ma non sono mai stata ferma e infatti metà del mio cuore e’ nel Regno Unito dove ho vissuto per svariati anni. Dopo l’esperienza all’estero, ho deciso di iscrivermi all’ Università di Napoli “L’Orientale” (sono laureanda in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe) per specializzarmi in quella che è la mia passione più grande: la letteratura anglo-americana. Colleziono dischi in vinile, amo viaggiare e non rientro mai da un posto senza aver assaggiato la cucina locale perché credo che sia il modo migliore per entrare realmente in contatto con culture diverse dalla mia.

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