Natural branding: il laser che sostituisce gli imballaggi

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Un innovativo sistema di etichettatura laser: ecco il natural branding.

Il settore alimentare è purtroppo notoriamente caratterizzato da un largo ricorso al packing, cioè alla necessità di incartare e confezionare i prodotti destinati alla vendita. Le procedure di confezionamento sono svariate, ma tutte hanno in comune l’utilizzo di materiali spesso inquinanti, primo tra tutti la plastica.

L’utilizzo di confezioni per la vendita di prodotti alimentari è reso indispensabile dalla necessità di tutelare l’integrità dei prodotti, ed in secondo luogo, dalla necessità di apporre sugli stessi tutte le informazioni espressamente previste dalla legge, ed in particolare quelle relative alla loro provenienza e qualità.

Le confezioni spesso appaiono indispensabili e di conseguenza i produttori si vedono costretti a ricorrere a contenitori ed imballaggi di vario genere, rendendo così il settore alimentare veicolo per l’utilizzo di materiali pericolosi per l’ambiente. Tale circostanza, alla luce della sempre più impellente necessità di ridurre l’inquinamento da plastica che attanaglia il nostro ambiente, ha portato alla nascita del natural branding, una particolare procedura mediante la quale alcuni prodotti vengono marchiati con tatuaggi indelebili apposti direttamente sulla buccia con l’ausilio di un laser.

Tale innovativa tecnica permette alle aziende di apporre sui propri prodotti, i marchi e le informazioni richieste, senza dover necessariamente ricorrere all’utilizzo della plastica o di altri materiali potenzialmente inquinanti.

Natural branding: tecnologia a servizio dell’ambiente

L’innovativo sistema di etichettatura laser denominato natural branding è stato introdotto in Europa dall’azienda Olandese EOSTA, specializzata nella grande distribuzione di frutta e verdura biologica. Tale azienda, nel tentativo di sviluppare un sistema di confezionamento il più ecologico possibile, ha deciso di abbandonare gli imballaggi adottando un sistema decisamente a favore dell’ambiente.

Il natural branding può essere sostanzialmente definito come un tatuaggio impresso con l’ausilio di un laser che rimuove i pigmenti presenti sullo strato esterno della buccia del prodotto. Ovviamente tale procedimento non prevede l’utilizzo di sostanze aggiuntive ed è quindi capace di marchiare il prodotto senza alterarne la qualità o il gusto.

L’utilizzo della tecnica dell’etichettatura laser ha portato EOSTA a vincere il Packaging Awards 2018, un prestigioso premio, assegnato in Olanda, alle aziende che adottano le soluzioni di imballaggio più innovative e sostenibili.

Se sai che ogni giorno 3000 camion carichi di rifiuti plastici vanno nell’oceano, e se sai che su una piccola isola nel mezzo del Pacifico il 40% degli albatros muore mangiando plastica, ti rendi conto che abbiamo un grosso problema” afferma Michael Wilde, responsabile della sostenibilità e delle comunicazioni di EOSTA. “Ecco perché sono orgoglioso del nostro Natural Branding, che ci consente di contrassegnare avocado, patate dolci, zenzero e altri prodotti come biologici, senza doverli imballare“.

Anche se non tutti i prodotti alimentari sono idonei ad essere sottoposti alla etichettatura laser, tale innovazione tecnologica riveste comunque una grandissima importanza in quanto essa si inserisce meritatamente nell’ampio panorama degli interventi volti alla riduzione dell’utilizzo, e quindi dello spreco, di sostanze potenzialmente inquinanti.

Fonte immagine e citazione:
https://www.eosta.com/en/news/eosta-nominated-for-innovation-award-thanks-to-plastic-saving-technology

A proposito di Francesco La Barbera

Nato e cresciuto in provincia di Napoli, sono il classico studente con la valigia sempre pronta e la testa tra la nuvole. Un ragazzo che ama viaggiare, scoprire e raccontare!

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