In una dieta sana ed equilibrata è bene inserire alimenti ricchi di proprietà e principi nutritivi di alta qualità. Il pesce azzurro è particolarmente importante, dati i suoi numerosi benefici per la salute. Questo tipo di pesce è un alimento tra i più validi perché ricco di acidi grassi polinsaturi omega 3, molecole essenziali per il corretto funzionamento del sistema cardiovascolare. Il nostro corpo non è in grado di produrre autonomamente questi “grassi buoni”, perciò devono essere integrati attraverso l’alimentazione.
L’appellativo “azzurro” deriva dalla colorazione tipica di questi pesci: le squame sul dorso tendono all’azzurro-blu, mentre il ventre si presenta argenteo. Si tratta di specie a vita pelagica, che vivono cioè in mare aperto, lontano dai fondali. A differenza dei pesci bianchi come merluzzo o sogliola, i pesci azzurri hanno un sapore più intenso e caratteristico.
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Quali sono i pesci azzurri?
La categoria del pesce azzurro non ha una classificazione scientifica precisa, ma raggruppa commercialmente diverse specie ittiche che condividono caratteristiche nutrizionali e morfologiche simili. Generalmente, si tratta di pesci di piccola e media taglia, economici e molto diffusi nel Mar Mediterraneo.
| Tipo di pesce azzurro | Caratteristiche e contenuto di omega 3 |
|---|---|
| Sardina | Piccola taglia, molto saporita. È uno dei pesci più ricchi di omega 3, calcio e vitamina D. |
| Sgombro | Carne scura e gusto deciso. Contiene un’elevatissima quantità di omega 3 e vitamina B12. |
| Alice (o acciuga) | Simile alla sardina ma più affusolata. Ottima fonte di omega 3, proteine e calcio (se consumata con la lisca). |
| Alaccia | Spesso confusa con la sardina, ha un corpo più alto e compresso. Ricca di grassi buoni e sali minerali. |
| Tonno e pesce spada | Pesci di grande taglia. Sono ricchi di omega 3 ma, essendo predatori, possono accumulare più mercurio. Si consiglia un consumo moderato. |
Le proprietà e i benefici del pesce azzurro
Il pesce azzurro è un alimento prezioso per le sue molteplici proprietà nutrizionali, come sottolineato dalle linee guida per una sana alimentazione del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria).
Il ruolo fondamentale degli omega 3
Il pesce azzurro è una delle fonti principali di acidi grassi omega 3 (in particolare EPA e DHA), che sono potentissimi antiossidanti. Questi “grassi buoni” svolgono diverse funzioni vitali:
- Salute cardiovascolare: aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi nel sangue, a regolare la pressione sanguigna e a prevenire la formazione di placche aterosclerotiche.
- Controllo del colesterolo: contribuiscono a ridurre il colesterolo “cattivo” (LDL) e ad aumentare quello “buono” (HDL).
- Azione anti-infiammatoria: sono utili per ridurre gli stati infiammatori cronici nel corpo.
- Salute del cervello: migliorano la plasticità delle sinapsi e sono importanti per prevenire il declino cognitivo e disturbi come la depressione.
- Regolazione ormonale: sono essenziali per la corretta produzione di ormoni, specialmente quelli che regolano il ciclo mestruale femminile.
Non solo omega 3: iodio, fosforo e proteine nobili
Il pesce azzurro è anche un’ottima fonte di iodio, un sale minerale fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide. È ricco di altri micronutrienti essenziali, come il fosforo, un alleato della memoria e della concentrazione, e il potassio, che regola la trasmissione degli impulsi nervosi. Inoltre, il calcio, presente soprattutto nei pesci consumati con la lisca come le alici, è importante per la salute delle ossa e per la prevenzione di patologie come l’osteoporosi. Infine, il pesce azzurro è fortemente consigliato nelle diete degli sportivi grazie all’elevato contenuto di proteine nobili (ad alto valore biologico), che favoriscono il mantenimento della massa muscolare.
Quante volte a settimana mangiare il pesce azzurro?
Le linee guida nutrizionali raccomandano di consumare pesce almeno due o tre volte a settimana, privilegiando proprio le varietà di pesce azzurro di piccola taglia, come sardine, sgombri e alici. Questi pesci, essendo più in basso nella catena alimentare, tendono ad accumulare minori quantità di contaminanti come il mercurio rispetto ai predatori di grandi dimensioni come tonno e pesce spada. Tra sgombro, sardine, alici, lampuga e tanti altri, la scelta è vastissima e si possono impiegare in tante ricette gustose tutte da provare!
Fonte immagine: Pixabay
Articolo aggiornato il: 19/09/2025

