L’arabo standard, la lingua della comunicazione formale

L'arabo standard, la lingua della comunicazione formale

L’arabo standard o al ‘arabiyya al fuṣḥā ( العربية الفصحى) rappresenta lo standard della lingua araba moderna; viene utilizzato per la comunicazione scritta e ufficiale e in situazioni formali, ed è la lingua che imparano gli apprendenti di L2 o lingua seconda. 

L’arabo standard: al ‘arabiyya al fuṣḥā

Il termine al fuṣḥā viene utilizzato dai linguisti per indicare la varietà di parlanti della lingua araba standard nel mondo arabo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. L’arabo standard è utilizzato principalmente in contesti formali, come i contesti di apprendimento universitario, della stampa, dei mass media, della legge. Nonostante ciò, esso non è molto parlato dagli arabofoni come madrelingua, poiché vengono utilizzati dialetti locali che differiscono dallo standard. In realtà il termine dialetto non è propriamente corretto, in quanto parliamo di un vero e proprio fenomeno di pluriglossia date le molteplici varietà di parlato utilizzate dai diversi paesi che compongono il mondo arabo. 

L’arabo classico

L’arabo classico è quello utilizzato nel Corano, ed è la forma che viene utilizzata nei testi letterari omayyadi e abbasidi del periodo che intercorre tra il VII e il IX secolo. Vediamo meglio quali sono le differenze tra le due varietà di arabo:

  • Il lessico dello standard possiede termini necessari al mondo moderno assenti, invece, nell’arabo classico, come ad esempio aereo, televisione, cellulare, etc;
  • La grammatica dell’arabo standard possiede solo 9 forme derivate, mentre nell’arabo classico sono 14;
  • Nello standard mancano i modi verbali energico I ed energico II.

In realtà gli arabofoni non prestano molta attenzione alla dicotomia tra standard e classico: essi, infatti, definiscono indistintamente le due varietà al fuṣḥā, e ritengono che questa fosse utilizzata dai Quraysh per la scrittura dei testi religiosi, come le ḥadīth, e di testi di ordine giuridico – religioso

L’arabo standard: i “dialetti” arabi o varietà pluriglosse

Come abbiamo precedentemente spiegato, per la comunicazione orale non solo ci sono differenze nel parlato a causa dell’arabo standard e dell’arabo classico, ma vengono parlate, dagli arabofoni, delle varietà, comunemente ed erroneamente definite dialetti. Alcune di queste varietà sono abbastanza comprensibili alla maggior parte dei parlanti arabi, nonostante la differente provenienza; è importante precisare, inoltre, che le varietà non sono solo differenti da paese a paese, ma anche da regione a regione:

  • Dialetti egiziano-levantino, sono quelli maggiormente compresi nel mondo arabo. Rispetto ad altre varietà, vengono utilizzati anche nella produzione scritta, come in riviste, ma anche in radio e in televisione;
  • Dialetti del Maghreb, sono diversi rispetto all’arabo standard. In particolare, sia le varietà maghrebine che quelle del Golfo Persico presentano maggiori differenze (e anche difficoltà di comprensione), perché sono influenzate dalla lingua berbera e dalla lingua francese. 

La lingua berbera è una delle lingue maggiormente diffuse, insieme all’arabo, nei paesi dell’area mediterranea. 
Oltre il fenomeno di pluriglossia possiamo parlare anche di un fenomeno di diglossia, che interessa molti paesi del mondo arabo. In particolare, la diglossia riguarda la lingua francese in Algeria o in Marocco, in seguito alle colonizzazioni avvenute durante i secoli. 

Fonte immagine: Wikipedia

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