Chi è Dino Campana: il poeta maledetto

Chi è Dino Campana

In quest’articolo scopriremo chi è Dino Campana, il poeta italiano nato a Marradi nel 1885 e considerato il nostro esponente più significativo della poesia maledetta. Dalle sue opere emerge un senso di distanza rispetto alla realtà, carattere probabilmente dovuto ai suoi disturbi psichici.

La vita di Dino Campana

Chi è Dino Campana possiamo definirlo innanzitutto delineando le fasi più significative della sua vita. L’autore nacque a Marradi, un comune italiano in provincia di Firenze, e sin dal suo periodo adolescenziale manifestò alcuni disturbi psichici, probabilmente anche a causa del suo rapporto con la madre. Dopo aver interrotto gli studi di Chimica a Bologna ed essere stato per un primo periodo nel manicomio di Imola, l’autore diede inizio a una serie di viaggi in Italia e in Europa girovagando da paese a paese e svolgendo diversi lavori. Un momento importante della sua vita fu la pubblicazione dell’opera Canti orfici, le cui copie furono vendute da lui personalmente nelle strade. Dopo essere stato escluso dalla leva obbligatoria, molto probabilmente a causa dei suoi problemi psichici, Dino Campana riprese i suoi viaggi, durante i quali conobbe Sibilla Aleramo, con la quale iniziò una relazione amorosa molto difficile, prima di essere definitivamente rinchiuso in un manicomio a Firenze, dove restò fino alla morte.

Le opere

Chi è Dino Campana possiamo definirlo anche attraverso le sue opere. La poesia di Dino Campana si ispira a quella di D’Annunzio, per poi superarla e avvicinarsi alla poesia ottocentesca di Baudelaire e Rimbaud. La sua poesia è inoltre caratterizzata dall’ideologia di vitalismo e di esaltazione della vita tipica della filosofia di Nietzsche. Proprio per questo Dino Campana viene considerato l’esponente più importante della poesia maledetta, cioè l’insieme di quei poeti e artisti che conducono uno stile di vita provocatorio e di autodistruzione, i cui testi solitamente non ottengono il successo meritato proprio per questo stile di vita considerato sbagliato. La poesia di Dino Campana è caratterizzata da allucinazioni e fantasie improvvise che destabilizzano l’equilibrio delle sue opere. Pensiamo, ad esempio, alla sua opera principale Canti orfici, cioè un insieme di versi e poemetti in prosa che si rifanno ai misteri orfici, riti di iniziazione tipici dell’antichità greca basati sulla concezione secondo cui il corpo è una prigione e proprio per questo l’anima deve essere liberata attraverso dei riti. In quest’opera emerge la personalità del poeta e i suoi problemi a rapportarsi con la realtà: il tema che emerge è, infatti, la deformazione della realtà stessa. Inoltre, quest’opera presenta la poesia come un’arte magica in grado di cogliere la natura vera e profonda della realtà. Chi è Dino Campana emerge anche dai lavori che sono stati pubblicati solo dopo la sua morte, tra cui ricordiamo Inediti che mette ancora in risalto la sua poetica attraverso temi come la vita quotidiana, la natura e i suoi colori, l’amore, l’arte, il viaggio e la follia, tutti temi da cui traspare la sua personalità ambigua e la sua vita trascorsa come un vagabondo in vari paesi d’Europa.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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