Chi è il Dio Horus: poteri e caratteristiche

Chi è il Dio Horus: poteri e caratteristiche

La mitologia egizia, così come quella greca, è ricca di miti, leggende e divinità da venerare. Tra le tante che compongono il panorama della mitologia egizia, ce n’è una che assume una posizione particolarmente rilevante: parliamo del Dio Horus, una delle più antiche e complesse divinità egizie. Andiamo a scoprire nel dettaglio quelle che sono le sue principali caratteristiche.

Le origini del Dio Horus

La traslitterazione dai geroglifici del nome del Dio Horus è ḥr.w che vuol dire falco. Così come per le altre divinità egizie, anche qui le prime rappresentazioni iconografiche risalgono al IV millennio a.C. Veniva rappresentato, nella maggior parte dei casi, come un Dio dalla testa di falco o, in taluni casi, come un bambino nudo e senza capelli. L’animale del falco aveva un ruolo importante nell’antico Egitto, poiché era considerato un animale superiore e sul piano iconografico più facile da rappresentare rispetto agli esseri umani. Secondo la mitologia egizia la nascita di del Dio Horus è legata al mito di Osiride ed Iside: dopo la morte di Osiride, per mano del fratello Seth, Iside con l’inganno lo riporta in vita per concepire il figlio Horus. Da qui Osiride divenne poi il Re del regno dei morti. Horus decise poi di vendicarsi della morte del padre ingaggiando uno scontro con Seth, durante il quale perse un occhio. Secondo una, tra le tante versioni della leggenda, al termine dello scontro Seth, sconfitto, divenne il Dio del Caos.

Le rappresentazioni di Horus e i suoi poteri

Come detto in precedenza, Horus era tra le più importanti divinità egizie e veniva spesso rappresentato come un falco o come un umano con la testa di falco. Secondo gli studi, infatti, la specie di rapace più diffusa all’epoca nell’area del Nilo era il Falco Rapace. Quello che accomuna il Dio Horus a questo rapace è il contorno sotto gli occhi: le piume del falco rapace sono di colore più scuro e formano una sorta di mezza luna. Da qui nasce la vicenda legata all’Occhio di Horus. Quest’ultimo è, ad oggi, un simbolo importante per la cultura egizia. Ancora oggi gli egiziani lo portano con sé, lo donano ai malati come simbolo di buon augurio o lo appendono nelle case poiché si crede che abbia poteri curativi e speciali. L’importanza e la centralità di Horus nella cultura egizia è testimoniata anche dal suo profondo legame con i faraoni. Il Dio Horus divenne un vero e proprio simbolo del potere dei faraoni. Infatti, se ci rechiamo nei musei ed osserviamo le statue dei faraoni possiamo notare come tutte abbiano un elemento in comune che le collega ai poteri del Dio Horus: tutte le statue presentano un serpente al centro della corona. Questo perché, secondo un’altra leggenda, dopo che il Dio Horus ottenne nuovamente il suo occhio da Seth decise di restituirlo al padre, Osiride, e di utilizzare un serpente di nome Ureo, per coprire la cavità oculare. Data la sua importanza diverse sono le forme e, di conseguenza i poteri, che il Dio Horus assume nella cultura egizia. Era considerato il Dio del sole poiché poteva volare in alto nel cielo grazie alla sua somiglianza con l’animale del falco; era anche il Dio del cielo e questo perché nella cultura egizia il cielo rappresentava la principale fonte di energia e di pioggia. Il falco volava per cacciare e questo lo rendeva un animale dalle speciali caratteristiche. Infine, Horus era anche il Dio della guerra e della caccia: infatti, a volte, veniva rappresentato come un coccodrillo con un volto di falco, oppure, come già detto, come un essere umano con il volto di falco, per simboleggiare la forza e il dominio dell’Egitto.

Essendo una figura onnipresente nella cultura e nella mitologia egizia, il Dio Horus fu investito anche di poteri secondari: ad esempio, fu considerato capace di guarire gli essere umani dalle malattie. Durante la mummificazione, infatti, i sacerdoti invocavano il Dio Horus affinché quest’ultimo potesse garantire l’incorruttibilità della carne: era proprio Horus, secondo la mitologia egizia, che forniva ai defunti stoffe e panni affinché potessero fungere da corazze e proteggerli dagli attacchi di Seth (il Dio del Caos). 

Fonte immagine: Pixabay

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