Mercurio è un dio della mitologia romana dalle diverse caratteristiche. Figlio di Giove – il dio supremo – e di Maia – dea della fecondità e del risveglio primaverile – Mercurio è stato identificato con la figura di Hermes, il messaggero degli dei nella mitologia greca.
Nella mitologia romana il dio Mercurio è considerato il protettore del profitto e del commercio. Il suo nome latino Mercurius probabilmente deriva dal termine merx o mercator, che significa mercante.
Dal dio greco Hermes assunse il ruolo di dio messaggero degli dei, grazie alla sua agilità e alla sua velocità. Poiché per le sue missioni era sempre in viaggio, fu considerato anche protettore dei viaggiatori e della sicurezza delle strade. Come Hermes anch’egli era lo psicopompo dei romani, che conduceva le anime dei defunti nell’aldilà.
Nell’arte il dio Mercurio viene rappresentato nudo o semplicemente ricoperto dalla clamide, un tipo di mantello corto e leggero, con un cappello alato – chiamato petaso – e con dei sandali alati – chiamati talari. Nella mano sinistra regge il caduceo alato e nella mano destra la borsa di denari (crumena). Il caduceo è un bastone sormontato da due ali e con due serpenti attorcigliati. Inizialmente simbolo di pace e commercio, oggi il caduceo è considerato l’emblema universale della scienza medica.
Gli animali sacri al dio Mercurio sono: l’ariete, il maiale, il gallo e il vitello. Erano queste le vittime che si sacrificavano in suo onore. Spesso è raffigurato anche con una tartaruga che ricorda l’invenzione della lira, creata, secondo la leggenda, da Hermes bambino.
Anche il pianeta e il metallo omonimi sono legati al dio Mercurio, grazie alla sua caratteristica primaria: la velocità. Come metallo, infatti, il mercurio è anche chiamato argento vivo per la sua mobilità e per il fatto di non poter essere catturato. Come pianeta, Mercurio è tra tutti quello più veloce del Sistema Solare. La pianta sacra legata al dio Mercurio è la lavanda, ritenuta in grado di favorire le trasformazioni e utilizzata in momenti di grandi cambiamenti, come il matrimonio. Altre piante sacre a Mercurio sono la portulaca e il cinquefoglio, per la loro capacità di diffondersi velocemente sul terreno.
Il dio Mercurio è una figura mitologica affascinante, di grande importanza nella cultura romana e ampiamente venerata. I mercanti romani erano, infatti, soliti celebrare in suo onore una festa nel giorno delle idi di Maggio (il giorno 15 del mese). Nel maggio del 495 a. C., gli fu dedicato un tempio presso il Circo Massimo e fu istituito il collegio dei mercanti romani (mercuriales). Anche le prove archeologiche di Pompei testimoniano che Mercurio era tra i più popolari degli dei romani. La sua immagine venne raffigurata anche su due delle prime monete di bronzo della Repubblica Romana, i Sestanti e la Semioncia.
Non solo nella mitologia romana, ma il dio Mercurio è stato ritenuto fondamentale anche tra le nazioni conquistate dall’impero romano. In Gallia era molto popolare. Venne equiparato al dio celtico Lugus e considerato l’inventore di tutte le arti. I romani lo associarono anche al dio germanico Wotan, identificato da Tacito, come il dio principale dei popoli germanici.
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