Chi sono e quante sono le Nereidi?

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Se almeno una volta nella vita vi siete imbattuti in un testo di Omero – come, ad esempio, l’Iliade – o se, parlando di mitologia greca, avete pronunciato o sentito la parola “ninfa”, molto probabilmente avete anche sentito parlare delle “Nereidi”. Ma chi sono queste creature mitologiche?

Le Nereidi sono innanzitutto delle “ninfe”, ossia delle “giovani fanciulle” che rappresentavano una classe numerosa di divinità della natura. Le ninfe assumono particolari nomi in base ai luoghi in cui abitavano ed esercitavano i loro poteri: distinguiamo ad esempio le Oceanine, Meliadi, Potameidi, Naiadi, Napee, Oreadi, Driadi, Amadriadi, Nereidi. Queste ultime in particolare sono le divinità del mare tranquillo, considerate immortali e benigne agli uomini, figlie del dio del mare tranquillo Nereo e della ninfa Oceanina Doride.

Le Nereidi facevano parte della corte del dio del mare Poseidone insieme ai Tritoni e, secondo Esiodo, le Nereidi erano circa cinquanta, avevano capelli ornati di perle e si muovevano su delfini o su carri trainati dai Tritoni. Abitavano con i genitori le profondità del mare, in una grotta che splendeva d’argento e si spingevano sulla superficie solo per aiutare i marinai che avevano perso la rotta.

Ma tra queste circa 50 nereidi, le più note nella mitologia greca sono 3: Anfitrite, Galatea e Teti.

Anfitrite nella mitologia greca è la sposa di Poseidone e madre di Tritone. Poseidone notò la grazia delle sue movenze mentre danzava con le sorelle e se ne innamorò tanto da chiederle di diventare sua sposa. La giovane, però, spaventata dalla domanda, si buttò in mare e nuotò fino ai confini occidentali dove risiedeva Atlante per cercare protezione. Poseidone allora la fece rintracciare da un delfino che la consegnò a Poseidone, ed Anfitrite diventò la regina del mare. A differenza del marito che spesso si incapricciava per qualche ninfa, Anfitrite fu una sposa paziente e fedele. Ha i capelli neri e veste un’armatura di colore verde. In arte veniva rappresentata come giovane e bella, o seduta in trono o vicino a Poseidone, o ancora su un carro con lui, circondata da un seguito di Tritoni e Nereidi in groppa a cavalli, tori ed altri animali marini; in generale, porta i capelli sciolti sulle spalle ed ha i regali attributi del diadema e dello scettro.

Galatea (colei che ha la pelle bianca) è raffigurata nel mare su un carro trainato dai delfini. Era una divinità marina la cui abituale residenza era il fondo dell’Oceano dove, insieme al padre, aveva il compito di proteggere i marinai. Galatea, innamorata di un bellissimo pastore di nome Aci, aveva sempre respinto il Ciclope Polifemo. Un giorno Polifemo, mentre suonava il flauto seduto sulla cima di un colle, vide Aci e Galatea abbracciati sulla riva del mare. Allora accecato dalla gelosia afferrò un masso e lo scagliò violentemente sul pastore, uccidendolo. Galatea pianse tutte le sue lacrime sopra il corpo, ormai inerme, del suo amato; Zeus e gli dèi ebbero pietà e trasformarono il sangue del pastorello in un piccolo fiume, Ákis, che nasce dall’Etna e sfocia in una piccola spiaggia vicino a Capo Molini (a Santa Caterina), dove i due amanti erano soliti incontrarsi.

Teti è sicuramente la più bella delle Nereidi. All’inizio respinse la corte di Peleo e lo sfuggì, cambiando continuamente aspetto. Peleo però riuscì a catturarla mentre dormiva con l’aiuto di Chirone. A questo punto Teti accettò di sposare Peleo. Le nozze furono sfarzose e vennero celebrate sul monte Pelio. Dalla loro unione nacque uno dei più grandi eroi dell’antichità: Achille. Il piccolo, appena nato, venne immerso nelle acque del fiume Stige. In questo modo venne reso invulnerabile il corpo di Achille, ad eccezione del tallone. Teti viene rappresentata come una madre amorevole.

Fonte immagine: Di Gaston Bussière – See, for example, http://www.artsheaven.com/nereides.html, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1738506

A proposito di Anna De Simone

Sono una studentessa di lingua e letteratura inglese presso l'Università "L'Orientale" di Napoli. Scrivo poesie per passione, copywriter freelance nel tempo libero e credo nella potenza delle parole come strumento in grado di sovvertire le leggi del mondo. Il mio mantra: "find your happiness in little things".

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