Nereidi nella mitologia: chi sono, quante sono e le loro storie

nereidi

Le Nereidi sono figure affascinanti della mitologia greca, ninfe marine figlie di Nereo e Doride. Queste creature mitologiche, note per la loro bellezza, la loro benevolenza verso i marinai e il loro legame con il dio del mare Poseidone, popolano le leggende e le opere d’arte dell’antica Grecia. In questo articolo, scopriremo chi sono le Nereidi, quante sono e quali sono le loro storie più famose.

Chi sono le Nereidi: ninfe del mare nella mitologia greca

Le figlie di Nereo e Doride: divinità marine benevole

Le Nereidi sono ninfe, figure femminili associate alla natura, in particolare al mare. Sono le figlie di Nereo, un antico dio del mare, personificazione del mare calmo e pescoso, e di Doride, una ninfa Oceanina (figlia di Oceano e Teti, da non confondere con la Nereide Teti, madre di Achille). Le Nereidi sono considerate divinità benevole, protettrici dei marinai e dei naviganti, e spesso vengono rappresentate come giovani donne bellissime, con i capelli adorni di perle e coralli.

Il numero delle Nereidi: cinquanta o più?

Secondo la tradizione più diffusa, tramandata da Esiodo nella sua Teogonia, le Nereidi sono cinquanta. Tuttavia, altre fonti, come Omero nell’Iliade, suggeriscono che il loro numero possa essere maggiore.

Il ruolo delle Nereidi: protettrici dei marinai e compagne di Poseidone

Le Nereidi abitano nelle profondità del mare, in una grotta d’argento, ma spesso emergono in superficie per aiutare i marinai in difficoltà o per danzare e giocare con i delfini e altri animali marini. Fanno parte del corteo di Poseidone, il dio del mare, insieme ai Tritoni (creature marine metà uomini e metà pesci).

Le Nereidi più famose: Anfitrite, Galatea e Teti

Anfitrite: la regina del mare, sposa di Poseidone

Anfitrite è una delle Nereidi più importanti, in quanto divenne la sposa di Poseidone e la regina del mare. Inizialmente, Anfitrite si nascose da Poseidone, rifugiandosi presso Atlante, ma il dio del mare inviò un delfino a cercarla e a convincerla a sposarlo. Anfitrite è spesso rappresentata accanto a Poseidone, su un carro trainato da creature marine, o seduta su un trono, con uno scettro e un diadema. A differenza del marito, noto per le sue numerose avventure amorose, Anfitrite è considerata una sposa fedele e paziente.

Galatea: l’amore contrastato tra una ninfa e un ciclope

Galatea (il cui nome significa “colei che ha la pelle bianca come il latte”) è un’altra Nereide molto nota, protagonista di una tragica storia d’amore. Galatea era innamorata di un giovane pastore di nome Aci, ma era anche corteggiata dal ciclope Polifemo. Un giorno, Polifemo, accecato dalla gelosia, scagliò un masso contro Aci, uccidendolo. Galatea, disperata, ottenne dagli dei la trasformazione del sangue di Aci in un fiume, l’Ákis, che nasce dall’Etna e sfocia in una piccola spiaggia vicino a Capo Molini (a Santa Caterina), dove i due amanti erano soliti incontrarsi.

Teti: la madre di Achille, eroe dell’Iliade

Teti è forse la Nereide più famosa, in quanto madre di Achille, il più grande eroe greco della guerra di Troia. Teti era stata corteggiata sia da Zeus che da Poseidone, ma una profezia aveva predetto che il figlio di Teti sarebbe diventato più potente del padre, quindi gli dei decisero di farla sposare con un mortale, Peleo. Teti cercò di sfuggire a Peleo trasformandosi in vari animali, ma Peleo, consigliato dal centauro Chirone, riuscì a tenerla stretta finché non riprese la sua forma originale. Dall’unione tra Teti e Peleo nacque Achille. Per renderlo invulnerabile, Teti immerse il figlio nelle acque del fiume Stige, tenendolo per il tallone, che rimase l’unico punto debole dell’eroe. Teti è rappresentata come una madre amorevole e protettiva, che cerca in tutti i modi di proteggere il figlio dal suo destino di morte.

Le Nereidi nell’arte e nella letteratura

Le Nereidi, con la loro bellezza e il loro legame con il mare, sono state spesso rappresentate nell’arte e nella letteratura, fin dall’antichità. Sono raffigurate in vasi greci, affreschi, mosaici, sculture e dipinti, spesso in compagnia di Poseidone, Tritoni e altre creature marine. La loro immagine continua a ispirare artisti e scrittori, testimoniando il fascino intramontabile di queste figure mitologiche.

Nereidi di Gaston Bussière (Fonte: Wikimedia Commons, Pubblico Dominio)

Altri articoli da non perdere
L’effetto Pigmalione: cos’è e quando nasce
l'effetto pigmalione

L'effetto Pigmalione o Rosenthal, chiamato anche "la profezia che si autoavvera" si riferisce a quelle aspettative che, seppure infondate, attivano Scopri di più

Vita e opere di Cicerone: il maestro dell’oratoria
Vita e opere di Cicerone: il maestro dell'oratoria

Marco Tullio Cicerone, conosciuto semplicemente come Cicerone, è una delle più celebri figure della storia romana e uno dei più Scopri di più

Le ondate mediatiche: pro e contro del fenomeno
ondate mediatiche

Viviamo in ondate mediatiche che, quando arrivano, spazzano via tutto il resto, ma che dopo poco lasciano spazio a quelle Scopri di più

La vera storia di Pocahontas: la nativa americana che ha ispirato il film Disney
Pocahontas, quale fu davvero la sua storia?

Al giorno d’oggi, chiunque conosce il personaggio di Pocahontas.
La storia della nativa americana che entra in contatto con il mondo Scopri di più

Le rapsodie in prosa sulla Roccia Rossa: di che si tratta
Le rapsodie in prosa sulla Roccia Rossa: di che si tratta

In epoca Song (960-1279 d.C.) cominciano a farsi strada le rapsodie in prosa, Wen Fu文賦: un genere poetico con intermezzi Scopri di più

Cosa vedere a Hong Kong: 5 posti da non perdere
Cosa vedere a Hong Kong: 5 posti da non perdere

Cosa vedere a Hong Kong: 5 posti da non perdere Hong Kong è una città che si trova nella parte Scopri di più

A proposito di Anna De Simone

Sono una studentessa di lingua e letteratura inglese presso l'Università "L'Orientale" di Napoli. Scrivo poesie per passione, copywriter freelance nel tempo libero e credo nella potenza delle parole come strumento in grado di sovvertire le leggi del mondo. Il mio mantra: "find your happiness in little things".

Vedi tutti gli articoli di Anna De Simone

Commenta