Corrente crepuscolare: origine, temi e principali esponenti

corrente crepuscolare

La corrente crepuscolare si sviluppa nei primi anni del XX secolo ed è caratterizzata da un rinnovamento della poesia italiana dei primi anni del  Novecento; questa innovazione si esprime nelle forme del Futurismo e i principali esponenti sono Guido Gozzano, Sergio Corazzini e Marino Moretti.

Il termine “crepuscolare“, da cui deriva il nome della corrente, viene usato per la prima volta con senso dispregiativo da Giuseppe Borghese. Egli utilizza questo termine in un articolo in cui critica alcuni poeti dicendo che i loro versi sono il simbolo di una decadenza in opposizione alla lirica di D’Annunzio e Carducci. Diventerà, così, il termine simbolo di questa visione malinconica e dolorosa dell’esistenza. La corrente crepuscolare rifiuta la poesia elevata, il pensiero estetizzante e superomistico, essi rivendicano un atteggiamento malinconico su sé stessi, stanchezza della vita.

I componimenti della corrente crepuscolare parlano di situazioni quotidiane e banali come gli ambienti provinciali, ospedali, stazioni di paesini popolati da personaggi solitari; questi elementi evocano un’esistenza grigia, fatta di azioni monotone e noiose che sono il simbolo di una società priva di ideali. Tra i protagonisti delle opere abbiamo soprattutto la borghesia, di cui si critica l’ipocrisia e il conformismo.  I temi principali della corrente crepuscolare sono ricordi d’infanzia, la solitudine, la perdita d’importanza della poesia e dell’arte.

A differenza dei futuristi, la corrente crepuscolare non costituisce una vera e propria scuola poetica, si tratta più di un gruppo uniforme anche se non uniti geograficamente dallo stesso luogo.

I principali esponenti della corrente crepuscolare

Anche la corrente crepuscolare, ha i suoi principali esponenti, primo tra tutti Guido Gozzano; egli costituisce il punto di partenza per i toni malinconici ma autoironici della poesia, in cui esprimerà un senso di frustrazione per la vita. Gozzano è il rappresentante principale della corrente crepuscolare per la sua poetica con forme originali e insolite. Nelle sue opere tratta tematiche quotidiane ma allo stesso tempo malinconiche accompagnate ironia e autoironia, i suoi personaggi hanno un atteggiamento ambiguo e deridente. Le sue opere più importanti sono La via del rifugio e Colloqui che ottengono numerosi riconoscimenti critici.

Un altro esponente della corrente crepuscolare è Sergio Corazzini; egli vivrà una vita piena di sofferenze fisiche e morali ed è per questo che le tematiche delle sue opere sono molto soggettive, raccontano di un profondo disagio esistenziale, di solitudine, di tristezza  e a volte tratterà anche temi religiosi. Nelle sue opere, Corazzini, apre una critica alla mercificazione dell’arte nella società attuale e si oppone alla poetica di D’Annunzio. Tra le sue raccolte poetiche ricordiamo L’amaro calice, Piccolo libro inutile e Libro per la sera della domenica.

Infine, ricordiamo come ultimo esponente della corrente crepuscolare, Marino Moretti; egli inizialmente si ispira ai modelli di D’Annunzio e Pascoli. Nelle sue opere rappresenta ambienti borghesi squallidi e tristi e mostra la caduta del mito della figura del poeta, visto adesso come un uomo comune privo di ruolo sociale. Tra le sue opere più significative abbiamo Poesia scritte col lapis, Poesie di tutti i giorni e Il giardino dei frutti.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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