La Corte penale internazionale è la prima giurisdizione internazionale permanente competente a giudicare individui responsabili dei più gravi crimini di rilevanza internazionale. Organo giuridico fondato all’indomani della fine del secondo conflitto mondiale allo scopo di evitare il ripetersi delle atrocità perpetratesi nei decenni precedenti, ha sede nel Palazzo della Pace dell’Aia, nei Paesi Bassi. I paesi che attualmente aderiscono all’organizzazione sono 125. Non risultano ancora essere parte integrante della commissione di giustizia alcune delle principali superpotenze mondiali, tra cui spiccano Russia, Stati Uniti e Cina.
La Corte penale internazionale non è un organo delle Nazioni Unite: i suoi rapporti con tale organizzazione sono disciplinati da un apposito accordo, lo Statuto di Roma, approvato dall’Assemblea degli Stati che ne fanno parte.
Lo Corte penale internazionale esercita il proprio potere giuridico sulle persone fisiche e non sugli Stati nazionali, in modo complementare alla giurisdizione penale di ognuno di questi. La sua competenza è relazionata ai crimini di maggiore rilievo per l’intera comunità internazionale, ed in particolare vengono trattati reati quali:
- genocidio;
- crimini contro l’umanità;
- crimini di guerra;
- crimini di aggressione.
Le funzioni degli organi costituenti la Corte penale internazionale
L’impostazione giuridica della Corte penale internazionale è definita dal capitolo quarto dello Statuto di Roma, intitolato “Composizione ed amministrazione della Corte”. In particolare, la CPI è composta dai seguenti organi:
- la Presidenza, a cui è richiesta una corretta amministrazione della Corte ed è responsabile per l’appropriato svolgimento delle attività giudiziarie della Corte;
- la Sezione d’appello, composta dal Presidente e da quattro giudici, che decide sui ricorsi in appello ed emette sentenze definitive;
- la Sezione di prima istanza, che si occupa del dibattimento vero e proprio e del processo di primo grado;
- la Sezione preliminare, che autorizza o meno le indagini preliminari e, in un secondo momento, se le indagini hanno portato alla raccolta di elementi sufficienti per affrontare un processo, decide sull’ammissibilità del caso;
- l’Ufficio del Procuratore, con quest’ultimo che esercita l’azione penale in piena autonomia, operando secondo i principi di indipendenza e imparzialità.;
- la Cancelleria, la quale si occupa degli aspetti non giudiziari dell’amministrazione della giustizia e dei servizi della Corte, in particolare nelle aree della difesa, vittime e testimoni.
Il Presidente, i Vicepresidenti e il Cancellieri sono eletti dalla Corte stessa, mentre spetta sempre all’Assemblea degli Stati parti nominare il Procuratore generale e dei Procuratori aggiunti.
I processi più noti
Tra processi attualmente in corso, tutti al vaglio dei giudici della Corte penale internazionale, i più noti riguardano:
- i crimini commessi in Ucraina, per i quali è stato emesso un mandato d’arresto ai danni del presidente russo Vladimir Putin;
- i crimini consumatisi nei pressi della Striscia di Gaza, per i quali è stato emesso un mandato d’arresto ai danno del presidente israeliano Benjamin Netanyahu;
- i crimini perpetrati nella prigione libica di Mittiga dal signore della guerra libico Nijeem Osama Almasri, accusato di aver autorizzato omicidi, stupri e violenze inaudite ai danni dei detenuti.
La Corte Penale Internazionale possiede, dunque, un ruolo centrale nel mantenimento degli equilibri nelle relazioni diplomatiche tra nazioni. La speranza è che l’obiettivo sin da sempre perseguito da tale organizzazione, quello di far emergere un comune senso di giustizia nella comunità internazionale, continui ad essere conseguito.
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