Cristianesimo in Corea del Sud: lo scandalo di Jung Myung-seok

Cristianesimo in Corea del Sud : lo scandalo di Jung Myung-seok

Nell’immaginario collettivo occidentale è facile pensare, o almeno dedurre, che la maggior parte dei paesi dell’estremo oriente siano più propensi nel professare religioni di tipo autoctono, come Confucianesimo e Shintoismo, e potrebbe quindi sorprendere il caso del Cristianesimo in Corea del Sud, dove un’ampia fetta della popolazione professa la religione cattolica in tutte le sue sfaccettature.

Ovviamente, nel momento in cui una religione o filosofia entra in un territorio diverso e magari opposto a quello della sua fucina, tende ad adattarsi alle usanze e alle credenze locali. Infatti, le chiese del Cristianesimo in Corea del Sud sono molto spesso organizzate come delle vere e proprie società religiose, con a capo un leader che offre ai propri seguaci un’interpretazione estremamente soggettiva della Bibbia. 

Purtroppo, come in ogni società che si rispetti, ci sono regole e comportamenti da seguire che però nascondono motivi molto lontani da ciò che viene solitamente considerato sacro. Storie di abusi, corruzione e manipolazione sono molto ricorrenti in contesti del genere, ed è proprio qui che si inserisce la controversa figura di Jung Myung-seok, leader della più grande setta del Cristianesimo in Corea del Sud conosciuta con il nome di Chiesa della Provvidenza, poi denominata anche ‘’JMS Church’’ – Jesus Morning Star Church, non a caso le iniziali del suo capo. 

Chi era Jung Myung-seok?

Nato nel 1945, fonda questo movimento religioso negli anni Ottanta, un nuovo capitolo per il Cristianesimo in Corea del Sud. Inizia da subito ad attirare numerosissimi giovani tramite una serie di progetti svolti sui campus universitari, dove era più facile trovare persone che volessero aggregarsi alla setta. 

Tra le numerosissime accuse contro la Chiesa della Provvidenza, quelle di antisemitismo e di abusi sessuali risaltano all’occhio di quei gruppi ortodossi del Cristianesimo in Corea del Sud, che stanno avanzando sempre più denunce alle neo-sette presenti in territorio nazionale, che sono ormai arrivate anche nel vicino Giappone e in Cina. 

In cosa consiste la JMS ? 

La narrativa principale diffusa dalla Chiesa JMS e da Jung Myung-seok mirava a convincere i seguaci che l’arrivo di Jung sulla terra fosse la seconda venuta di Gesù, e che la Bibbia confermasse questa teoria tramite dei simboli nascosti, interpretabili solo da lui stesso tramite l’utilizzo di metodi e teorie scientifiche. Si verifica quindi uno sviluppo atipico del Cristianesimo in Corea del Sud. Sono stati ampiamente diffusi dei video dove il leader Jung spiega e interpreta la Bibbia utilizzando un gran numero di allusioni sessuali del tutto inappropriate, se si considera che tutto ciò doveva avvenire in un contesto sacro e religioso. 

Più volte le donne che entravano a far parte di questa organizzazione religiosa ricevevano attenzioni inopportune da Jung, che affermava che tutto ciò fosse necessario per arrivare ad una sorta di salvezza divina, a cui si poteva accedere solo tramite dei rapporti sessuali con il leader stesso, ed è per questo che le vittime venivano poi denominate ‘’fidanzate di Dio’’. E proprio tramite le sue parabole, Jung era riuscito a farsi strada nelle menti e nei cuori di moltissimi seguaci del Cristianesimo in Corea del Sud, completamente devoti alla sua figura, tanto che la chiesa organizzò anche un vero e proprio tour mondiale, che gli permise di incassare un’enorme somma di denaro.    

Gli scandali 

Jung era stato accusato di violenza sessuale verso la fine degli anni ’90, e per questo aveva deciso di scappare dal suo paese e continuare a viaggiare tra Taiwan, Hong Kong, Cina e Giappone, abusando di moltissime altre donne, e solo nel 2008 fece ritorno in Corea del Sud, per poi affrontare l’anno seguente una condanna di 10 anni di reclusione, terminati il 18 febbraio 2018. Attualmente Jung Myung-seok, a quasi 80 anni, sta aspettando il verdetto finale di un’altra accusa di abusi sessuali da parte di due ragazze straniere, che hanno apertamente denunciato l’uomo tra il 2018 e 2021. Nonostante vi siano numerosissime prove della sua colpevolezza, la chiesa JMS continua a difendere il leader e a pregare che possa tornare in libertà per guidarli ancora una volta verso la salvezza. 

Anche la piattaforma Netflix ha trattato di questo scandalo, e di molti altri riguardanti il cristianesimo in Corea del Sud, nella docuserie Fede e menzogne rilasciata al pubblico il 23 febbraio di quest’anno.  

Fonte immagine di copertina : Netflix

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