5 Detti Toscani: tra simpatia e saggezza

Detti Toscani: tra simpatia e saggezza

Oggi parleremo dei detti toscani! Curiosi? A ben ragione.

Premettendo che è già molto simpatica la spirantizzazione, detta anche gorgia, delle consonanti (specialmente la C: la famosissima Hoha Hola), i toscani non hanno nulla da invidiare alla fantasia e alla concretezza delle immagini delle espressioni campane. Anzi, possiamo affermare che l’umorismo di entrambi sia molto affine e lascia un sorriso sardonico sul volto degli ascoltatori.
La corporeità dei detti è da rintracciare nell’utilizzo che se ne fa, infatti capita a chiunque di dire o di sentire almeno una volta al giorno questa bomba di saggezza verace lanciata al momento opportuno.
Ma prima che qualcuno ci dia dei “bischeri”, ecco a voi cinque detti toscani che abbiamo selezionato:

  • C’ha più garbo un ciuco a bere a boccia.

Letteralmente vuol dire “è più aggraziato un asino a bere dalla bottiglia”.
Con questa espressione ci si riferisce e ci si appella di solito a quel tipo di persona che non è molto precisa nel portare a termine una mansione, o se ci prova, non lo fa con eleganza, ma con estrema goffaggine. Più chiaro di così!

  • Se la mi nonna aveva le ruote era un carretto.

Ed ecco il parallelismo! Questo detto vi ricorda qualcosa?
Un periodo ipotetico dell’irrealtà molto efficace e diretto.

  • Chi di gallina nasce, convien che razzoli.

Abbiamo trovato molto interessate questo detto della Toscana. È un modo per indicare l’importanza dell’ambiente famigliare, in quanto l’educazione ricevuta condiziona profondamente il comportamento delle persone.
In questo caso l’espressione ha in sé un’accezione non proprio positiva. Infatti metaforicamente chi è figlio di una gallina, e quindi proveniente da un’estrazione sociale non proprio alta, l’unica cosa che può fare è razzolare e non ambire a cambiare il proprio status.

Ultimi 2 detti toscani

  • Il grano del Diavolo va tutto in crusca.

La crusca è un sottoprodotto della cariosside e la sua macinazione ha un valore minore rispetto a quello del grano. Detto ciò, possiamo già avere un’idea del significato di questa espressione. Con questo detto ci si riferisce alla disonestà delle persone, i cosiddetti diavoli. Il frutto della loro disonestà finirà per ritorcersi contro di loro. Una definizione di karma alla toscana.

  • Se ‘un si va all’Arno, ‘un si vede l’Arno.

“Se non vai all’Arno, non puoi vedere l’Arno”. L’Apostolo Tommaso e gli gnostici avrebbero acconsentito.
Questa frase vuol dire che prima di credere a qualcosa, c’è la necessità di verificare di persona per poi poterle valutare e giudicare.

Siamo giunti alla conclusione di questo breve viaggio illuminante tra le colline toscane. Possiate far tesoro di queste piccole perle che, tra una risatina e l’altra, raccontano semplici verità.

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Fonte immagine per l’articolo sui detti toscani: pixabay.com

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