Dipinti di Edward Hopper: i 5 più famosi

dipinti di Edward Hopper

Edward Hopper è stato uno noto pittore esponente del realismo statunitense che è passato alla storia per la capacità di cogliere e poi rappresentare su tela il famoso American way of life: uno stile di vita apparentemente sereno che, in realtà, nasconde la solitudine di individui alienati e persi nel proprio mondo interiore. Gli elementi favoriti da questo autore sono, infatti, persone solitarie ma anche scene quotidiane, spaccati urbani e paesaggi naturali. Ma quali sono i dipinti di Edward Hopper più noti? Li vedremo in questo articolo.

La strada per il successo

Edward Hopper nacque nel 1882 a Nyack, nello stato di New York. Fin da piccolo fu appassionato di disegno, disegnava infatti barche osservandole dalla riva del fiume Hudson, dove era solito recarsi. Il talento precoce venne appoggiato e spronato dai genitori che gli consentirono di iscriversi e studiare alla Correspondence School of Illustrating di New York prima, e alla New York School of Art poi.

Dopo una formazione eterogenea ma completa, prese a lavorare come illustratore in un’agenzia pubblicitaria e con i soldi guadagnati iniziò a compiere diversi viaggi in Francia: è qui che definisce il suo stile, quello del realismo. A causa di problemi economici fu costretto a tornare in America dove partecipò a mostre come quella al Brooklyn Museum e alla Rehn Gallery: grazie a questa, in particolare, Hopper riuscì ad affermarsi come artista apprezzato anche dal punto di vista delle vendite.  È poi a Cape Cod, dove era solito trascorrere l’estate insieme alla moglie Josephine Verstille Nivison, che perfeziona sempre di più lo stile che lo contraddistingue e la scelta dei soggetti da lui favoriti.

 I 5 dipinti di Edward Hopper più noti:

1.  Le undici di mattina

È un dipinto del 1926, conservato al Smithsonian Institution di Washington, in cui l’autore raffigura una donna nuda, seduta su una poltrona, che guarda alla finestra di quella che sembrerebbe essere la sua camera da letto. Qui ritroviamo due elementi fondamentali della produzione di Hopper: il nudo femminile, che spesso è presente nei suoi altri dipinti, e la solitudine che quasi sempre caratterizza le sue opere, entrambi colti in una scena quotidiana. La finestra dipinta, non è solo la fonte da cui provengono i caldi raggi di sole che inondano la stanza, ma sta anche a simboleggiare il rapporto esterno – interno, del rapporto e talvolta del distacco tra l’individuo e il mondo: la donna seduta in poltrona ha, infatti, il volto coperto dai capelli come a volere indicare le irriducibili distanze tra lei e noi, tra lei e il mondo esterno.

2. Tavola calda

Dipinti di Edward Hopper: i 5 più famosi
Fonte: Wikipedia

Realizzato nei Roaring Twenties, è uno dei dipinti di Edward Hopper che fu presentato all’inaugurazione della sua seconda mostra personale a New York, il giorno di San Valentino del 1927, ed è ad oggi custodito al Des Moines Art Center in Iowa. Il dipinto rappresenta una giovane donna sola che, seduta al tavolo di una tavola calda, sembra essere assorta nei suoi pensieri mentre fissa la tazzina davanti a sé. La sedia che ha di fronte è vuota e la grande vetrata alle sue spalle non riflette la sua figura. Coperta da un cappotto verde e un cappellino tipicamente degli anni 20, appare chiusa in sé stessa, nel proprio mondo interiore così come tanti altri soggetti dipinti da Hopper, dove la solitudine è resa evidente non solo dai volti apatici ma anche dal sapiente uso di colori scuri e opachi.

3. I nottambuli

Dipinti di Edward Hopper: i 5 più famosi
Fonte: Wikipedia

Questo è un dipinto del 1942, forse il più noto di Hopper ed è esposto all’Art Institute di Chicago. La scena, osservata dall’esterno, stavolta riguarda un ristornate – locale notturno su una strada del Greenwich Village a Manhattan. I soggetti sono un barman e tre avventori e sono tutti immersi nei propri pensieri: il silenzio e l’incomunicabilità fanno pensare che nessuno conosca l’altro e tantomeno vi sia il piacere di farlo. Nonostante l’assenza di interazione, quello che li accomuna è sicuramente l’insonnia che li fa ritrovare lì tutti insieme, eppure soli, seduti al bancone a godere di un drink, in attesa, forse, che sorga il sole.

4. Stanze sul mare

Stanze sul mare è un altro dei più noti dipinti di Edward Hopper. Si tratta di un’opera del 1951, custodita presso la Yale University Art Gallery di New Heaven, che raffigurerebbe lo studio nel Massachusetts del pittore. L’uso della luce è sempre stato di fondamentale importanza nella produzione di questo artista ma qui diventa il reale protagonista: l’enorme finestra lascia entrare una vera è propria inondazione di calda luce estiva che pervade la stanza sul mare, creando una figura geometrica che riempie la parete spoglia. Dalla camera sono poi visibili le onde morbide di colore blu che contribuiscono a regalarci un’idea di pace: un’immagine, questa, che più che reale forse sta a rappresentare l’anima di colui che l’ha realizzata.

5. Sole di mattina

Dipinti di Edward Hopper: i 5 più famosi
Fonte: Wikimedia

L’ultimo dei dipinti di Edward Hopper che vi proponiamo è Sole di mattina, realizzato nel 1952 e custodito presso il Columbus Museum of Art in Ohio. Protagonista anche qui è una donna ma una in particolare, Josephine, la moglie di Hopper, qui dipinta seduta su un letto, probabilmente dopo essersi svegliata da poco, e rivolta alla finestra da cui entra il sole che le scalda il viso. Stavolta il volto è reso visibile di profilo eppure lo sguardo è assente: assorta nei suoi pensieri è come se la donna intendesse rimanere estranea a quello che la circonda, rendendo evidente la solitudine e il silenzio in cui è immersa.

Questi sono solo alcuni dei dipinti di Edward Hopper più famosi: la sua arte è riuscita a raccontare la malinconia e la solitudine nell’America del Novecento ma continua a rispecchiare lo stato d’animo della società odierna, di una società in cui i legami e le certezze si fanno sempre più labili fino a divenire, come direbbe il filosofo Bauman, una società liquida.

Fonte immagine: Wikipedia

A proposito di Martina Napolitano

Classe '99, sono nata a Salerno ma vivo a Napoli. Sono una studentessa di Mediazione culturale presso l'Orientale di Napoli, studio Inglese e Arabo e sono prossima al conseguimento della laurea triennale.

Vedi tutti gli articoli di Martina Napolitano

Commenta