Essere mancini significa usare prevalentemente la mano sinistra per le attività quotidiane. Sebbene oggi sia considerata una normale variazione umana che riguarda circa il 10% della popolazione mondiale, per secoli questa caratteristica è stata avvolta da un’aura di sospetto e negatività. Ma da dove nasce la storica associazione tra l’essere mancini e il diavolo? Le radici di questo pregiudizio sono profonde e affondano nella religione, nella superstizione e nel linguaggio stesso.
Indice dei contenuti
Le origini del pregiudizio anti-mancino
Ambito | Associazione negativa |
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Religione Cristiana | La sinistra è il lato dei “dannati” nel Giudizio Universale (Vangelo di Matteo). Il diavolo battezza e saluta con la mano sinistra. |
Superstizione e Stregoneria | Essere mancini era considerato un segno di patto col diavolo e una prova durante i processi per stregoneria (es. Salem). |
Linguistica ed Etimologia | La parola “sinistro” assume significati di minaccioso e infausto, mentre “destro” è associato ad abilità e correttezza. |
Le radici religiose e la caccia alle streghe
L’associazione tra la sinistra e il male è profondamente radicata nella tradizione cristiana. Lucifero stesso è stato spesso raffigurato come mancino, e durante il XVII secolo si credeva che Satana battezzasse i suoi seguaci con la mano sinistra. Ma cosa dice la Bibbia sui mancini? Un passo cruciale si trova nel Vangelo di Matteo (25:32-33, 41), dove si descrive il Giudizio Universale: Dio separerà le nazioni «come un pastore separa le pecore dalle capre; e metterà le pecore alla sua destra, ma le capre alla sinistra». Le pecore a destra sono destinate al paradiso, mentre le capre a sinistra sono «maledette, nel fuoco eterno preparato per il diavolo e i suoi angeli». Questo testo ha cementato l’idea della destra come lato della rettitudine e la sinistra come lato della dannazione.
Questa interpretazione ha avuto conseguenze drammatiche. Durante i processi alle streghe di Salem nel XVII secolo, essere mancini era considerata una prova palese di un patto con le arti oscure.
Il pregiudizio nel linguaggio: perché “sinistro” è negativo?
Perché la parola “sinistro” ha un’accezione negativa? La risposta si trova nell’etimologia e nell’evoluzione di molte lingue europee. Come spiega l’enciclopedia Treccani, il termine italiano deriva dal latino sinister. Sebbene il suo significato originale fosse semplicemente “lato sinistro”, ha presto acquisito connotazioni negative di “infausto, minaccioso, malaugurato”. Oggi, un “tiro sinistro” è un’azione sleale e un “incidente” stradale è un “sinistro”.
Questo pregiudizio linguistico si riflette in un dualismo presente in molte lingue:
- Latino: Dexter (destro) ha dato origine a parole come “destrezza” (abilità), mentre sinister è diventato sinonimo di sfortuna.
- Inglese: Right significa sia “destra” sia “giusto/corretto”. La parola francese per sinistra, gauche, è usata in inglese per indicare goffaggine e mancanza di grazia.
- Francese: Droit significa “destra” ma anche “diritto/legge”. Un suo derivato, adroit, significa “abile”, mentre il suo contrario è maladroit (maldestro).
La prospettiva moderna: essere mancini è un difetto?
No, essere mancini non è assolutamente un difetto. Per molto tempo, fino al XX secolo, antropologi e psicologi hanno classificato il mancinismo come un’anomalia o una devianza da “correggere” attraverso il rinforzo comportamentale, spesso forzando i bambini a scrivere con la destra. Oggi, la scienza ha dimostrato che essere mancini è una naturale variazione neurologica legata alla lateralizzazione degli emisferi cerebrali. Non è né un’anomalia né un segno di possessione demoniaca, ma semplicemente una caratteristica umana meno comune. Fortunatamente, sebbene il pregiudizio linguistico sia ancora radicato nelle nostre lingue, l’ossessione per questa terribile associazione è finalmente scemata.
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Articolo aggiornato il: 31/08/2025