Essere mancini: perché è associato al diavolo?

essere mancini

Essere mancini implica che la mano dominante, con cui si riescono a fare la maggior parte delle cose, sia appunto la mano sinistra, sia essa usata per scrivere, cucinare, o anche solo reggere un peso. Ma vi siete mai chiesti da dove nasca l’associazione dell’essere mancini con il diavolo? Scopriamola insieme!

Essere mancini: associazioni e speculazioni 

Il Diavolo è stato associato con il lato sinistro nel corso della storia, Lucifero stesso è stato spesso raffigurato come mancino nelle immagini storiche. Durante il XVII secolo si credeva che Satana battezzasse i suoi seguaci con la mano sinistra. E in Francia, si pensava che le streghe salutassero il Diavolo con la mano sinistra.
Infatti, durante i processi alle streghe di Salem nel XVII secolo, essere mancini era considerato una prova palese di essere un praticante delle arti oscure.
I cacciatori di streghe avrebbero anche processato le persone accusate attraverso un esame pubblico dei loro corpi. La prova di essere una strega doveva essere qualcosa di semplice, come trovare un difetto sul lato sinistro del corpo.
In italiano come in altre lingue, il termine ‘sinistro’ ha infatti una connotazione negativa in certi casi (ad esempio, in italiano, ‘sinistro’ significa tetro, cupo, inquietante, ed è anche il termine che si usa per riferirsi ad un’incidente, quindi qualcosa di negativo). Sinistra\o deriva da una parola latina che significa sul lato sinistro, e mentre i primi usi della parola in inglese ad esempio, risalenti al 14º secolo, riguardano in certa misura la malevolenza, altri conservano il significato latino di ‘sinistra’, come in italiano. L’associazione della sinistra, dell’essere mancini, con il male è probabilmente attribuita al fatto che le persone destre all’interno della popolazione siano in maggioranza, e di conseguenza alla goffaggine dei movimenti fatti col lato sinistro del corpo.

Riferimenti religiosi

Tale oscurità non era sempre attaccata a quel lato, tuttavia. Gli antichi Celti, per esempio, adoravano il lato sinistro, associandolo alla femminilità e al grembo fertile. Ma a partire dall’apparizione di Eva sul lato sinistro di Adamo nei racconti della Genesi, la tradizione cristiana trova esempi dell’essere mancini, o del lato sinistro in generale, inchiodati all’immoralità.
Il Libro di Matteo descrive come Dio dividerà le nazioni nel Giorno del Giudizio, «come un pastore divide le sue pecore dalle capre; e metterà le pecore alla sua destra, ma le capre a sinistra», con quelli a destra inviati al regno dei cieli e quelli a sinistra «maledetti nel fuoco eterno, preparati per il diavolo e i suoi angeli». Ad essere mancini sono all’incirca solo il 10% della popolazione, e la tendenza ad usare la mano sinistra dimostrata dalla minoranza popolare è stato attribuita alla possessione demoniaca, che ha portato alle accuse di stregoneria, come accennato prima. Nel 20º secolo, antropologi e psicologi hanno identificato l’essere mancini come anomalia biologica, come una devianza, ma che potrebbe essere corretta con il rinforzo comportamentale.

E in altre lingue?

L’associazione storica della sinistra con il male o arretratezza è bilanciato linguisticamente dal fatto che dexter, cioè la parola latina sul lato destro ha una connotazione largamente positiva che sopravvive in tutti i suoi discendenti linguistici.
In inglese, ad esempio, to be dexterous significa letteralmente essere abili (con le mani principalmente, come un chirurgo) o un pensatore intelligente, mentre uno che è ambidestro vuol dire che usa la mano sinistra e destra ugualmente bene. La parola inglese per ‘giusto, corretto’ non a caso è right, che significa anche destra\destro. Anche in francese è così: ‘droit’ significa giusto\dritto (oltre che destra chiaramente) mentre la parola ‘adroit’ ha un significato simile all’inglese dexterous (abile). Il parallelo è portato avanti da altre parole. La parola francese per sinistra, gauche, è usata in inglese per significare mancanza di grazia; un sinonimo di ‘gauche’, anche dal francese, è maladroit, che abbiamo anche noi in italiano, ovvero maldestro, che è un aggettivo usato per descrivere una persona goffa, disattenta, distratta. Insomma, ha una connotazione negativa.

Il pregiudizio linguistico contro il lato sinistro, e in particolare l’essere mancini, è radicato in italiano come in molte altre lingue, e probabilmente non se ne andrà mai, ma fortunatamente l’ossessione di questa terribile associazione è scemata nei secoli.

Fonte immagine: pixabay

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