Il libero arbitrio nella filosofia: tra determinismo e libertà

Il libero arbitrio nella filosofia: tra determinismo e libertà

Dopo aver visto cos’è il libero arbitrio, vediamo il relazione alla filosofia 

Il libero arbitrio nella filosofia è un argomento molto trattato e approfondito sotto diversi punti di vista, gli interrogativi e le teorie nate da una semplice domanda sono molte. Quindi, prima di addentrarci nell’ambito delle varie differenze, capiamo cosa si intende per libero arbitrio nella filosofia. Concetto filosofico e teologico secondo il quale ogni persona ha la facoltà di poter decidere liberamente le proprie azioni, assecondando solo la propria forza di volontà e desiderio. Quindi le decisioni dell’uomo, secondo questa concezione, hanno origine in una forza intrinseca alla persona che non si basa su forze esterne. Contrapposto a questo concetto è invece il determinismo o il destino.

Qual è la differenza tra il destino e il determinismo?

Sia nel concetto di destino, che in quello di determinismo, le azioni degli uomini sono basate su delle forze esterne, non dipendenti dalla volontà dell’uomo che subisce semplicemente gli eventi già predeterminati nella sua esistenza. La differenza tra le due concezioni sta nella forza esterna:

  • Determinismo – La forza esterna è la natura, in cui nulla avviene per caso, ma gli eventi si succedono secondo un rapporto di causa-effetto. Non esiste un libero arbitrio nella filosofia del determinismo, poiché tutto i fenomeni hanno una spiegazione di tipo fisico ricondotto al principio di causalità (e non casualità). Quindi, tutto è determinato dalle leggi fisiche dell’Universo. Ovviamente non si può essere capaci di predeterminare gli eventi, poiché si dovrebbero conoscere tutte le forze e le leggi che governano l’interno universo. Il determinismo è stato fondamentale per lo studio economico sul capitalismo di Karl Marx e anche nella nascita della psicoanalisi di Sigmund Freud.
  • Destino – Risalente alla filosofia stoica, nell’esistenza basata sul concetto di destino si afferma la presenza di una linea temporale prefissata per ogni uomo che scandisce ogni evento della sua vita, già scritto e predeterminato su quella linea temporale. Sinonimo di destino è il fato, ad entrambi i termini la forza esterna, a cui è associata il concetto di una vita già scritta, deriverebbe dalle scelte di un Dio. Per i romani il fato fu identificato con le Parche, mentre nell’antica Grecia era un’entità soprannaturale, personificato dalle tre Moire, a cui persino gli dèi dovevano sottostare. 

Come è stato affrontato nel tempo il concetto di libero arbitrio nella filosofia?

Premettendo che fin dall’antichità il libero arbitrio pone diverse sfide in vari ambiti (religioso, etico, scientifico, giuridico), è stato riscontrato soprattutto con la teologia cristiana uno sforzo maggiore per far conciliare l’onniscienza e l’onnipotenza di Dio con la libertà di scelta dell’uomo. Tra i primi a tentare una conciliazione fu Agostino d’Ippona che fece una differenziazione tra la libertà, intesa come avere la capacità di realizzare i propri obiettivi, dal libero arbitrio inteso come la facoltà di scegliere tra bene e male. Fu poi con Tommaso d’Aquino che non ci fu una differenziazione, ma un accostamento del libero arbitrio con la predestinazione alla salvezza, entrambi mirano ad un unico fine e causa, cioè Dio, quindi non vanno in disaccordo. Il concetto di libero arbitrio nella filosofia ha creato molte dispute, come ad esempio tra Martin Lutero, Erasmo da Rotterdam e Giovanni Calvino. Il primo affermava l’assoluta inesistenza del libero arbitrio: non è facendo delle buone azioni che ci si salva dal peccato, poiché l’uomo, il destino dell’uomo, è già stato predestinato da Dio alla dannazione o alla salvezza. Per Erasmo da Rotterdam invece il libero arbitrio esisteva, rifacendosi alle Sacre scritture si chiedeva come mai esistessero degli ammonimenti e minacce di castighi se l’uomo non aveva facoltà di scelta? In Giovanni Calvino si radicalizzò il concetto di predestinazione, la Provvidenza guidava gli uomini, indipendentemente dai propri meriti sulla base dell’onnipotenza divina.

A seconda del tempo quindi si ha una diversa concezione del concetto di libero arbitrio nella filosofia. Secondo voi, siamo liberi di scegliere o siamo già predestinati?  

Fonte foto: freepik

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A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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