La pittura tradizionale cinese è una delle espressioni artistiche più raffinate e simboliche della cultura dell’Estremo Oriente. Diversamente dalla pittura occidentale, che tende a privilegiare il realismo e la prospettiva, la pittura cinese è una forma d’arte fortemente legata alla scrittura, alla filosofia e alla meditazione. Non è semplicemente rappresentazione del mondo visibile, ma un mezzo per esprimere emozioni, pensieri e ideali morali.
Arte dei letterati: la pittura tradizionale cinese come via del sapere
In Cina, la pittura non era considerata un mestiere da artigiani, ma una delle “quattro arti del letterato” (insieme a calligrafia, poesia e musica). I veri pittori erano gli intellettuali confuciani che avevano superato gli esami imperiali ed erano destinati a diventare funzionari. La pittura era per loro una forma di disciplina morale e di esercizio spirituale, praticata per diletto e per esprimere il proprio spirito.
Non sorprende quindi che pittura, poesia e calligrafia siano spesso presenti insieme nello stesso rotolo: i versi scritti completano l’immagine, la calligrafia stessa è opera d’arte, e il tutto riflette lo stato d’animo e la cultura dell’autore.
Tecnica e strumenti della pittura tradizionale cinese: i quattro tesori dello studio
Gli strumenti essenziali per il pittore-letterato erano chiamati i “quattro tesori del letterato”:
- Il pennello (毛笔 máobǐ), flessibile, in pelo animale.
- L’inchiostro (墨 mò), prodotto da bastoncini neri da sciogliere in acqua.
- La pietra per inchiostro (砚 yàn), usata per sfregare e regolare la densità.
- La carta o la seta, supporti su cui dipingere o scrivere.
Il controllo del pennello, la fluidità dell’inchiostro e il vuoto lasciato sulla superficie sono tutti elementi fondamentali per la composizione.
I formati: rotoli, ventagli, album
La pittura tradizionale cinese si sviluppa in vari formati pensati per un’osservazione personale e meditativa:
- Rotolo orizzontale (手卷): conservato arrotolato e osservato poco a poco, da destra a sinistra. L’opera si svela lentamente, come un viaggio visivo e mentale.
- Rotolo verticale (立轴): simile a un quadro, ma sempre tenuto arrotolato e mostrato solo in occasioni speciali, spesso davanti a un pubblico colto.
- Ventaglio: piccolo formato circolare o pieghevole, usato anche come dono raffinato.
- Album a fogli sciolti: opere raccolte in libri, simili a raccolte poetiche illustrate.
- Schermi e paraventi: decorativi, ma meno comuni nell’arte colta dei letterati.
Questi formati rendono l’esperienza artistica individuale, tattile e sequenziale, molto diversa dalla visione statica di un quadro su una parete.
Temi e soggetti: la natura come riflesso interiore
I soggetti della pittura tradizionale cinese non sono scelti per puro gusto estetico, ma hanno valore simbolico e filosofico. I tre temi principali sono:
- Paesaggi (山水 shānshuǐ): letteralmente “montagna e acqua”, rappresentano l’armonia tra uomo e natura e sono espressione del pensiero taoista.
- Fiori e uccelli (花鸟 huāniǎo): raffigurazioni minuziose, ricche di significato simbolico (il bambù per la rettitudine, la prugna per la resilienza, la gru per la longevità).
- Figure umane: spesso letterati, eremiti o saggi del passato, raffigurati in contemplazione o in ambienti naturali.
In tutte le opere, il vuoto è tanto importante quanto il pieno: lo spazio lasciato bianco non è mancanza, ma parte integrante della composizione. Rappresenta il silenzio, la pausa, l’invisibile.
Nanchino e la scuola dei Wu
Durante la prima fase della dinastia Ming, quando la corte fu stabilita a Nanchino, si sviluppò una scuola pittorica nota come scuola dei Wu, dal nome della regione di provenienza. Qui i pittori-letterati, come Shen Zhou, Wen Zhengming e Tang Yin, unirono l’eredità della dinastia Song con un nuovo spirito individualista.
La pittura alla corte di Nanchino era fortemente influenzata dai canoni confuciani, ma permetteva anche uno spazio privato e poetico, dove l’artista poteva riflettere sul tempo, sulla natura e sul proprio destino.
Fonte immagine: wikicommons
Fotografo: Fan Qi