Festa di Qingming: origine e tradizioni

Festa di Qingming: origine e tradizioni

La Festa del Qingming o anche chiamata Festa della Luce e della Luminosità, è una festa tipica della cultura cinese; tale evento ha luogo intorno al 4 o 5 aprile di ogni anno, variando a seconda del calendario lunare. Tale festività potrebbe essere rapportata ideologicamente alla commemorazione dei defunti che cade in Italia ogni 2 novembre.

Essendo la cultura cinese legata quasi in modalità differente al contesto del lutto, degli antenati e della memoria di essi, si celebra anche in modalità differenti. Essendo presenti differenti etnie e molteplici religioni nello territorio cinese, la festa del Qingming può variare ed assumere particolari connotazioni, spesso anche in base al volere della famiglia. L’idea presente dietro l’aldilà dunque è che la vita dell’individuo non si interrompe nel momento in cui il corpo smette di vivere, ma l’anima ha una continuità anche nell’aldilà. Aggiungendo un valore aggiunto a quello che è la perdita dei propri cari, permane il riconoscimento del defunto come se fosse ancora in vita nella famiglia, dunque vi è la celebrazione del defunto.
L’utilizzo stesso di colori come il bianco e simboli nel vicinato anche sui porticati delle case, sono spesso per simboleggiare la felicità di una vita che non si è conclusa del tutto. Spesso la tradizione prevede anche giochi pirotecnici e fuochi d’artificio.

La festa del Qingming è celebrata genericamente in tutta la Cina con la visita alle tombe dei defunti, un po’ come in Italia la tomba viene pulita e lucidata; essendo allo stesso modo chiama la festa della pulizia delle tombe, si dedica molto tempo a togliere le erbacce, pulirla e renderla il più bella possibile assieme a fiori e ghirlande e varie decorazioni.
Successivamente si ha l’offerta di cibo agli antenati, e dato che per la credenza cinese le anime sono spesso al fianco di chi resta in vita, diviene questo un segno di gratitudine verso l’aldilà.
In alcune regioni della Cina, essendoci l’equinozio di primavera, vengono svolti dei festeggiamenti all’aperto; i bambini possono giocare nei grandi parchi delle città dove spesso è concesso far volare degli aquiloni. L’aquilone, durante una festa come il Qingming, simboleggia la fortuna e l’auspicio che ce ne sia sempre più, spesso riconducendo ad un “rituale” di allontanamento di energie e spiriti cattivi.
Inevitabilmente, al termine della festa, si festeggia con i presenti consumando assieme un pasto cucinato in casa, tipicamente dei dolcetti di farina di riso ripieni di fagioli rossi chiamati “Qingtuan” o dei pancake ripieni di carne. Nella parte nord della Cina, tipicamente, vengono serviti tortini o pietanze fredde. Come afferma l’articolo dell’università Ca’foscari: «Il Qingming infatti è l’inizio della stagione calda e delle piogge, il raccolto delle foglie del tè verde precedente alla festa viene chiamato Qinming Qian». Dunque, il Qingming simboleggia anche il periodo finale della coltivazione del tè, un altro pilastro fondamentale della cultura cinese.

Essendo le due festività così differenti ed in due periodi dell’anno completamente differenti, il Qingming, anche se presentata in modalità differenti, è una forma di rispetto verso gli antenati, i quali vengono festeggiati da tale cultura proprio come se fossero ancora sul mondo terrestre.

Fonte immagine:Wikipedia

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