I mitici Dioscuri: Castore e Polluce fra arte e mitologia

I mitici Dioscuri

Con il termine di mitici Dioscuri, vengono identificati Castore e Polluce, mitici figli di Zeus e di Leda, fratelli che alternano la loro esistenza fra l’Olimpo e l’Erebo.

I mitici Dioscuri: la storia

Castore e Polluce, secondo una fra le più antiche favole del mito classico, furono generati (insieme con Elena) dall’unione di Leda con Zeus, trasformatosi in cigno: i mitici Dioscuri, quindi, nacquero da Leda in un uovo di cigno. Domatore di cavalli, l’uno (Castore) e pugile, l’altro (Polluce), i Dioscuri presero parte al ratto delle Leucippidi; in quell’occasione, Castore perse la vita e Polluce riuscì ad ottenere dal padre Zeus una particolare condizione: i due fratelli sarebbero stati sempre uniti, mai divisi, ma un giorno sarebbero stati ammessi nell’altissimo Olimpo e il successivo sarebbero precipitati nell’orrido Erebo, in un eterno ciclo alternato di ascese e ritorni.

Un altro mito, o meglio, una versione più tarda della leggenda or ora ricordata, considera Castore e Polluce fratellastri: Polluce figlio di Zeus e Leda; e Castore figlio di Leda e suo marito Tindaro (per tale motivo i Dioscuri vengono riconosciuti anche con l’appellativo di Tindaridi); data la diversa condizione (uomo Castore e semidio Polluce), Polluce decise di rendere eterna l’esistenza del fratello sacrificando parte della sua immortalità. Entrambe le versioni, quindi, sono espressione del profondissimo amore fraterno dei due mitici Dioscuri.

Inoltre, per l’identità loro attribuita (domitore e pugile), i due erano considerati sacri negli agoni ginnici e nelle gare equestri e venivano festeggiati, oltre che in Grecia (in particolare nelle regioni della Laconia ove il mito ebbe origine), in alcune zone di Roma.

I Dioscuri, inoltre, venivano sentiti come divinità della luce e sotto forma di astri (solari e notturni) protettori dei naviganti e dei naufraghi.

Castore e Polluce, oltre che dalla mitologia sono ricordati anche dall’astronomia moderna: a loro, infatti, allude la costellazione dei Gemelli, le cui stelle principali sono nominate Castore (α Geminorum) e Polluce (β Geminorum). In astrologia, vengono identificati come appartenenti al segno zodiacale dei Gemelli (nonostante il fenomeno delle precessione degli equinozi che non permette odiernamente l’identificazione fra costellazione astronomica e computo zodiacale) i nati fra il 21 maggio e il 21 giugno.

I Dioscuri: fra mito, letteratura e arte figurativa

Il culto dei Dioscuri, come si diceva, ebbe origine nelle zone della Laconia ma era diffuso nella quasi totalità della Grecia e nelle colonie doriche della Magna Grecia; il culto veniva spesso associato anche al culto di Elena venendo considerati i tre come fratelli. Una fra le versioni più trasmesse del mito riporta le vicende del ratto delle Leucippidi: Ilaira e Febe, le due figlie del re di Messenia Leucippo, promesse spose a Ida e Linceo, figli di Afareo, vennero rapite da Castore e Polluce; ciò ingenerò una lotta che vide i Dioscuri fronteggiare gli Afaridi: in tale duello, Castore e Linceo caddero sotto i colpi avversari e da qui la preghiera di Polluce a Zeus per ridare la vita a suo fratello. Secondo un’altra versione (forse a quella precedente), i lacedemoni Castore e Polluce ingaggiano una lotta con i messeni Afaridi a causa di un rapimento di buoi.

Le vicende dei Dioscuri sono state oggetto di opere d’arte (oltre che di poemi e poesie): pitture vascolari, monete e statuette d’età classica e dipinti d’età moderna celebrano quelle storie e quei personaggi. Fra l’altro, a Napoli, nel Museo Nazionale, sono conservate due figure equestri di marmo che si ipotizza rappresentino proprio i due mitici fratelli e, ancora a Napoli, sui resti di quello che era un antico tempio dedicato proprio al culto dei mitici Dioscuri, sorge ora la Basilica di San Paolo Maggiore (sita in piazza San Gaetano).

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Giocoasta: il mito tra sogno, memoria e innovazione

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A proposito di Roberta Attanasio

Redattrice. Docente di Lettere e Latino. Educatrice professionale socio-pedagogica. Scrittrice. Giornalista pubblicista. Contatti: [email protected] [email protected]

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