Fin dall’antichità, i popoli osservavano affascinati quei pulviscoli di luce, chiedendosi cosa mai illuminasse la volta celeste e che solo successivamente presero il nome di “stelle”.
Ma quando e come nascono i nomi delle stelle?
I nomi delle stelle: ieri e oggi
Quando ancora non esisteva la televisione e non ci si poteva dilettare nella lettura di romanzi per trascorrere il tempo, i fenomeni naturali possedevano il primato dell’intrattenimento tra le primigenie popolazioni.
Le stelle e, con loro, le costellazioni erano uno degli spettacoli più attesi tra i fenomeni naturali osservati e finirono con l’essere fonte di grande interesse per i primi uomini, i quali finirono col denominarle per distinguerle e per legare a loro miti e leggende. Furono i Babilonesi a dare per primi a dare dei nomi alle stelle che costituivano le costellazioni più grandi e significative. A loro seguirono gli arabi e i greci, i quali spesso le legavano ai nomi di divinità del cielo ed eroi.
L’interesse dimostrato da più popolazioni verso le stelle ha fatto sì che le stelle finissero col possedere un diversificato numero di denominazioni, derivanti da culture diverse, e ciò rese necessario aggiungere ulteriori informazioni per poterle classificare e distinguere.
All’interno dei cataloghi stellari, infatti, oltre ai nomi, è possibile ritrovare non solo il nome della costellazione di cui quella stella fa parte, ma anche le indicazioni relative alla posizione occupata all’interno della costellazione stessa. Le coordinate venivano e sono tutt’ora scritte in latino per garantire che chiunque, a dispetto della lingua parlata, potesse ben interpretare e leggere correttamente le mappe del cielo.
Se tuttavia, nell’antichità si davano nomi solo alle stelle più famose, oggi con l’utilizzo di telescopi sempre più potenti, sono state scoperte e denominate molte più stelle che in passato, permettendone la catalogazione in maniera più precisa.
Oltre al proprio nome, alle stelle viene affibbiato un appellativo in base alla loro luminosità, con l’utilizzo di una lettera appartenente all’alfabeto greco. In maniera progressiva, dall’alfa all’omega, la denominazione indica una luminosità maggiore o minore. Di conseguenza, i nomi delle stelle erano preceduti dalla lettera greca che ne definiva la luminosità.
Tuttavia, non tutte le stelle hanno un nome, soprattutto se si tratta di stelle isolate, escluse dalle costellazioni più famose oppure stelle poche luminose. Per questo motivo, è diventata una prassi non poco comune di acquistare una stella e conferirle il proprio nome o quello del proprio partner per un regalo atipico e inusuale. Le stelle che vengono denominate non appartengono a nessun ente e sono registrate in un libro presso l’Ufficio della Tutela dei Diritti D’autore, negli Stati Uniti. Ogni stella viene denominata e registrata una sola volta; nonostante ciò, l’atto in sé non garantisce la proprietà esclusiva di una stella, in quanto insieme di gas e pulviscolo, lontani milioni di anni luce.
Al di là delle stelle minori, quelle che invece fanno parte di costellazioni rinomate molto spesso posseggono nomi che rimandano a miti o leggende famose. A partire dal Sole, la più grande stella all’interno della nostra galassia, ve ne sono altre degne di una particolare menzione. Riportiamo di sotto alcuni dei nomi delle stelle più famose, più importanti e conosciute dagli astronomi, scelte appositamente sulla base della loro rilevanza all’interno delle costellazioni più evidenti.
Alfa Centauri A: Una delle stelle più vicine al nostro Sistema Solare: essa si trova infatti ad appena 4,36 anni luce dal Sole.
Capella A: Detta anche Alfa auriga è la stella più brillante della costellazione dell’Auriga e la sesta stella più luminosa del cielo. Dista dal Sole 43 anni luce.
Arturo: La stella più luminosa dell’emisfero celeste boreale, il cui nome derivante dal greco significa “Guardiano dell’Orsa”.
Sirio: Una stella bianca della costellazione del Cane maggiore, si caratterizza per essere la stella più brillante del cielo notturno.
Vega: Fa parte della costellazione della Lira ed è la stella, definita dagli astronomi, come “la più importante dopo il sole” ed è stata impiegata per calibrare gli strumenti osservativi.