Il cinema cinese ha una storia ricca e complessa, che si è sviluppata attraverso diverse fasi, riflettendo i tumultuosi cambiamenti politici e sociali del paese. Dalle origini a Shanghai fino alle generazioni di registi acclamati a livello internazionale, questa cinematografia ha prodotto opere di grande valore. Un capitolo a parte, ma fondamentale, è rappresentato dal cinema di Hong Kong, che ha dato vita a uno stile unico e a figure iconiche come Wong Kar-wai, autore di capolavori indimenticabili.
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Breve storia del cinema cinese: dalle origini alla Sesta Generazione
Il cinema arriva in Cina nel 1896, ma il primo film interamente cinese, il muto “Il Monte Dingjun”, è del 1905. Negli anni ’30, Shanghai diventa il cuore pulsante dell’industria, vivendo una prima “età dell’oro” influenzata dal conflitto tra nazionalisti e comunisti. Dopo la parentesi dell’occupazione giapponese e la Rivoluzione Comunista del 1949, il cinema viene messo al servizio della propaganda. La vera rinascita avviene con la fine della Rivoluzione Culturale, quando la Quinta Generazione di registi (tra cui Zhang Yimou e Chen Kaige) porta il cinema cinese all’attenzione del mondo con film come “Sorgo Rosso” (1987) e “Addio, mia concubina” (1993). A partire dagli anni ’90, la Sesta Generazione sviluppa un cinema più indipendente e underground.
I generi principali del cinema cinese e di Hong Kong
La cinematografia cinese e quella di Hong Kong hanno sviluppato generi distintivi e di grande successo. Tra i più importanti troviamo:
- Wuxia: è il genere cappa e spada, incentrato su eroi marziali dotati di abilità sovrumane. Film come “La tigre e il dragone” di Ang Lee sono esempi celebri che hanno conquistato il pubblico globale.
- Cinema d’azione di Hong Kong: un genere a sé stante, famoso per le sue coreografie acrobatiche e l’uso innovativo delle arti marziali, che ha lanciato star come Bruce Lee e Jackie Chan.
Wong Kar-wai: lo stile unico del cinema di Hong Kong
Wong Kar-wai è una figura chiave della Seconda New Wave del cinema di Hong Kong, un movimento artistico profondamente influenzato dal clima di incertezza che precedette il ritorno della città alla Cina nel 1997. Il suo stile è inconfondibile, caratterizzato da una narrazione non lineare, una fotografia satura e un’attenzione ossessiva per l’atmosfera. I temi centrali della sua opera sono la nostalgia, la memoria, l’amore inespresso e la solitudine nella metropoli. Il tempo nei suoi film è fluido, dilatato da ralenti e frammentato da ellissi, mentre la musica, da Nat King Cole a opere cinesi tradizionali, non è un semplice sottofondo, ma un elemento narrativo fondamentale.
Guida ai film di Wong Kar-wai
Per entrare nel mondo di questo straordinario regista, ecco tre capolavori da cui iniziare.
| Film e anno | Tema principale e perché vederlo |
|---|---|
| Hong Kong Express (1994) | Amore, solitudine e caso nella Hong Kong notturna. Da vedere per la sua energia pop, la fotografia innovativa e la colonna sonora iconica. |
| In the Mood for Love (2000) | Un amore platonico e represso tra due vicini di casa traditi. Un capolavoro assoluto per la sua eleganza formale, la messa in scena e la struggente malinconia. |
| 2046 (2004) | La memoria e l’impossibilità di rivivere il passato. Da vedere come seguito spirituale di “In the Mood for Love” per la sua struttura complessa e la sua visionarietà. |
L’influenza di Wong Kar-wai è vasta, come testimoniano le analisi critiche su portali come Senses of Cinema e il suo costante successo nei festival internazionali, consultabile su database come IMDb.
Fonte immagine in evidenza: IMDb ”In The Mood for Love”
Articolo aggiornato il: 24/09/2025

