Il mito del dio norreno Balder è una delle storie più tragiche e significative della mitologia nordica, un racconto che preannuncia la fine del mondo degli dèi, il Ragnarok. La sua vicenda, intrisa di presagi, inganni e dolore, esplora i temi della vulnerabilità, del destino e della perdita dell’innocenza.
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Chi era Balder, il dio più amato degli Asi
Nella mitologia norrena, Balder era conosciuto come Balder il Luminoso. Figlio di Odino e Frigga, era il dio della luce, della bellezza, della purezza e della gioia. Era il più saggio e il più amabile tra gli dèi Asi, e la sua dimora, Breidablik, era un luogo dove non poteva esistere falsità. La sua storia è narrata principalmente nell’Edda in prosa di Snorri Sturluson e in alcuni canti dell’Edda poetica.
Il mito della morte di Balder secondo l’Edda
La tragedia ebbe inizio quando Balder fu tormentato da sogni che preannunciavano la sua morte. Preoccupata, sua madre Frigga percorse i Nove Mondi e strappò a ogni cosa esistente — animali, piante, pietre, malattie — il giuramento di non nuocere a suo figlio. Reso invulnerabile, Balder divenne protagonista di un passatempo per gli dèi, che si divertivano a scagliargli contro ogni tipo di oggetto senza riuscire a ferirlo.
L’unico a non gradire il gioco era Loki. Corroso dall’invidia, si trasformò in una vecchia e ingannò Frigga, facendosi rivelare che una sola cosa non aveva prestato giuramento: il vischio, considerato troppo giovane e innocuo. Loki creò un dardo con un ramo di vischio e lo porse a Hod, il fratello cieco di Balder, invitandolo a partecipare al gioco. Guidato da Loki, Hod scagliò il dardo, che trafisse e uccise Balder.
I protagonisti del mito di Balder
Personaggio | Ruolo nella morte di Balder |
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Balder | La vittima innocente. Dio della luce, la sua morte simboleggia la fine dell’età felice degli dèi. |
Frigga | La madre protettiva. Il suo tentativo di salvare il figlio è vanificato da un’unica, fatale omissione. |
Loki | L’artefice dell’inganno. Motivato dall’invidia, orchestra l’omicidio sfruttando la debolezza del giuramento. |
Hod | L’assassino involontario. Cieco, rappresenta il caos e l’oscurità che, guidati dalla malizia, distruggono la luce. |
Il significato del mito: la morte di Balder e il Ragnarok
La morte di Balder è l’evento catalizzatore che dà inizio al Ragnarok. L’uccisione del dio più puro e amato per mano di un altro dio segna la rottura definitiva dell’ordine e dell’armonia ad Asgard. Questo fratricidio è il primo di una serie di eventi catastrofici: la punizione di Loki, il Fimbulvetr (il lungo inverno) e, infine, la battaglia finale. Dopo la richiesta di Frigga, il dio Hermod cavalcò fino al regno di Hel per chiederne la restituzione. La regina degli inferi acconsentì, a condizione che ogni cosa nell’universo piangesse per lui. Tutti lo fecero, tranne una gigantessa di nome Thokk (probabilmente Loki sotto mentite spoglie), condannando Balder a rimanere nel regno dei morti. La sua morte simboleggia che nemmeno gli dèi sono immortali o immuni al dolore e al tradimento. Tuttavia, il mito si conclude con una nota di speranza: Balder e Hod risorgeranno dopo il Ragnarok per governare un mondo nuovo e purificato.
Interpretazioni del mito e il ruolo del vischio
Il mito di Balder è stato oggetto di numerose interpretazioni. L’antropologo James Frazer, nel suo celebre studio Il Ramo d’Oro, lo associò ai miti della morte e rinascita della natura, tipici delle divinità agrarie come Adone. L’invulnerabilità di Balder sarebbe legata alla quercia, albero sacro, e il vischio, la pianta parassita che vive su di essa, rappresenterebbe la sua unica debolezza, quasi la sua “anima esterna”. Secondo questa lettura, documentata da fonti accademiche come JSTOR, il vischio, pianta che non tocca mai terra e rimane verde d’inverno, aveva un ruolo centrale nelle pratiche magiche e cultuali europee. Approfondimenti sul mito norreno possono fornire ulteriore contesto.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 24/09/2025