Il pesce remo: quando gli abissi salgono in superficie

pesce remo

Il pesce remo, anche detto re delle aringhe o regaleco (Regalecus glesne) è un pesce abissale di grandi dimensioni, facente parte dell’ordine dei Lampridiformi.

Essendo un pesce, appunto, abissale, il suo habitat naturale varia dai 200 ai 1000 metri di profondità sotto il livello del mare. Può crescere fino ai 15 metri di lunghezza, guadagnandosi un posto tra i pesci ossei più lunghi che esistano. Come ogni animale degli abissi, anche il pesce remo si è evoluto in modo tale da sopportare forti e ambienti ostici per qualunque altro animale della superficie così come anche quelli che abitano gli oceani a profondità largamente minori. Essendo i pesci abissali adatti a sopravvivere in tali ambienti, il fatto di avvistarne in superficie non dovrebbe mai essere un evento preso con leggerezza o superficialità, anzi: gli avvistamenti di creature abissali sono assolutamente rari, dato anche il loro carattere molto sfuggente.

Avvistamenti recenti del pesce remo

Lo scorso giugno, dei subacquei hanno fatto una scoperta incredibile nelle acque al largo della costa nord-orientale di Taiwan: un enorme pesce remo è sorto in superficie. Il video che è stato girato mostra la creatura, lunga più di due metri, punteggiata da quelli che sembravano essere segni di morsi giganti. Poiché raramente si trovano in acque poco profonde, i pesci remo sono visti come creature misteriose e intriganti e sono spesso legati a leggende locali. Queste specie possono raggiungere lunghezze assurde e probabilmente contribuiscono alle leggende del serpente marino che hanno resistito nel corso della storia in diverse culture.

Nel folklore giapponese, il pesce remo è conosciuto come Messaggero dal Palazzo del Dio del Mare e si è guadagnato la reputazione di precursore del giorno del giudizio. La leggenda locale sostiene che questo pesce abissale appaia poco prima di disastri naturali come tsunami o terremoti. Infatti, se n’è avvistato più di uno giorni prima di un mortale terremoto nel sud delle Filippine nel 2017. Ma la scienza e gli esperti dicono che questa leggenda non regge.

«È difficile immaginare che tipo di fenomeno si verifica prima di un terremoto che fa si che questi pesci remo lascino la zona mesopelagica per spostarsi verso la riva», dice Mark Benfield, un oceanografo ed ecologista presso la Louisiana State University. Questi animali abissali non vivono vicino al fondo dell’oceano dove vi è attività sismica, e se una tale teoria fosse vera, il pesce remo non sarebbe l’unica specie avvistata prima di un terremoto o tsunami.

Nel 2019, gli scienziati giapponesi hanno pubblicato i loro risultati dopo aver esaminato oltre 220 terremoti tra il 1928 e il 2011 e confrontandoli con i 336 casi in cui gli avvistamenti dei pesci sono stati riportati dai media locali, ed effettivamente c’è una sorta di corrispondenza, ma ad oggi si sa anche che questa coincidenza non affonda le radici in storie mitologiche, quanto piuttosto concrete e serie. I cambiamenti climatici e falle nel funzionamento degli ecosistemi, sono maggiormente causa dell’azione dell’essere umano, e sono i motivi principali per cui si identificano comportamenti strani negli animali, ed è questo quello che dovrebbe davvero preoccuparci. Come detto all’inizio, le creature abissali sono adeguate a vivere, appunto, negli abissi, e se si verificano eventi che li vedono salire in superficie, piuttosto che del giudizio universale, ci si dovrebbe preoccupare di quanto l’uomo  stia contribuendo a causare spostamenti o cambiamenti così importanti.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

A proposito di Anna Paola Ranieri

Vedi tutti gli articoli di Anna Paola Ranieri

Commenta