Il sistema legale cinese, storia e caratteristiche

Il sistema legale cinese, storia e caratteristiche

Conoscere il passato è la premessa necessaria per capire il presente. I principi basilari della legge cinese odierna affondano le proprie radici nei primordi della civiltà cinese. Il sistema legale cinese si riferisce all’ordinamento giuridico che era in vigore nella Cina pre-moderna, principalmente durante i periodi delle dinastie Zhou, Qin e Han.

Il sistema legale cinese era influenzato da diverse ideologie e filosofie, come il Confucianesimo e il Taoismo. Di fatto, molti dei codici legali dell’epoca si basavano sui principi confuciani che promuovevano l’armonia sociale, il rispetto delle gerarchie familiari e lo sviluppo morale degli individui. Una delle caratteristiche distintive del diritto cinese antico era la sua enfasi sull’etica e la moralità.

Il diritto cinese antico parte dall’epoca Zhou, però ai quei tempi non vi era un sistema legale vero e proprio.

In un passo dello Zuozhuan – commentario alle primavere e autunni – si parla di leggi scritte sui bronzi nel 536 a.C. e questi testi ci fanno capire come nelle epoche precedenti, la legge venisse messa in atto tramite le decisioni del sovrano. Il sovrano decideva come combinare delle pene in base ai reati. Il re Wu della dinastia Zhou dichiarava di essere lui il responsabile verso il Cielo nei confronti delle decisioni prese rispetto ai vari delitti. Il Cielo era visto come supremo amministratore della giustizia: il re Wu, infatti, dichiarava di assumere su di sé la responsabilità di comminare le pene correttamente, altrimenti avrebbe subito a sua volta la punizione divina.

Colpe e pene nel sistema legale cinese

Ad essere considerati colpevoli inizialmente erano i ladri, i traditori, i figli senza pietà filiale, il padre che non ama i suoi figli, il fratello minore che non rispetta il maggiore ed il maggiore che non prova compassione per il minore. Questa prima formulazione ripercorre i 5 rapporti di Confucio. Successivamente, vennero aggiunti altri reati all’interno del sistema legale cinese come l’insubordinazione in senso militare, come la diserzione.

In epoca Zhou, il sistema legale cinese prevedeva come punizione per la maggior parte dei reati la pena di morte; c’era quest’idea che avere come punizione la pena di morte avrebbe diminuito l’evenienza di reati. Un’altra pena era il confino, cioè le persone venivano mandate lontano dalla propria comunità, e la prigionia.
Già alla fine dell’epoca Zhou pare che ci fosse una specie di processo – 10 giorni prima di dare un giudizio – e che vi fossero delle figure che potremmo assimilare agli avvocati di oggi.

Il primo prototipo di Codice venne stilato in epoca Qin ed era articolato in sei sezioni:

  • Furto;
  • Violenza;
  • Carcerazione;
  • Arresto;
  • Questioni diverse;
  • Principi del diritto penale;

Era un codice che cominciava ad individuare una forma di procedura. La carcerazione di rado era una pena detentiva, ma era un sistema preventivo per arrivare ad un verdetto: il presunto colpevole veniva carcerato nell’attesa di una sentenza, benché la pena più comune erano i lavori forzati.
Successivamente, in epoca Han, vennero aggiunti 3 argomenti in più: le corvée, il bestiame e la famiglia. Iniziava, dunque, ad esserci un accenno di quello che prende il nome di diritto privato.

Il codice Tang, però, resta il modello insuperato dal 737 in poi e venne applicato anche in Corea e in Giappone dove venne accolto in toto. Questo testo era molto più complesso rispetto alle epoche precedenti. Era diviso in 12 sezioni e che somiglia sempre di più a quello che è un codice legale europeo. Vi era una prima parte con i principi generali, dopodiché il testo presentava elementi tipici sia del diritto privato che del diritto penale, tra i due ambiti inizialmente non vi era una distinzione.

Le pene erano divise in 5 livelli, a seconda della gravità del crimine:

  • Bastone leggero: fino a 50 bastonate;
  • Bastone pesante: fino a 100 bastonate;
  • Servitù penale: un periodo di lavori forzati;
  • Esilio;
  • Pena capitale: strangolamento o decapitazione.

Facendo poi riferimento al codice Tang, si andò avanti anche per le dinastie Song, Ming e Qing.

Legge scritta

A proposito della legge scritta, i Song temevano che una volta conosciuta la legge era più facile raggirarla e, di conseguenza, il sistema legale cinese in epoca Song proibiva la diffusione della legge, contrariamente al fondatore della dinastia Ming – Zhu Yuanzhang – che, invece, era convinto del contrario e, cioè, che bisognasse far capire la gravità delle pene per far sì che la popolazione si comportasse bene. In questo senso, il sovrano dei Ming stabilì che chiunque avesse dimostrato di avere una copia del Codice in casa e di conoscerlo, avrebbe avuto uno sconto della pena.

Giustizia

Responsabile dell’amministrazione della giustizia era il funzionario locale, ovvero colui che aveva superato gli esami di Stato ed era poi mandato a governare una certa prefettura. Tutti coloro che volevano rivolgersi alla giustizia avevano bisogno di presentare una richiesta scritta stilata da dei scrivani, i membri della gentry. Dopodiché, i funzionari avevano anche una funzione da magistrato: erano responsabili di verificare se valesse la pena presentare tale richiesta; quindi, fungevano un po’ da filtro cercando di dissuadere le persone che volevano fare causa senza una vera motivazione.
I testimoni, molte volte, non si presentavano ed era difficile trovare persone che volessero testimoniare perché si poteva essere sottoposti ad una serie di torture o pene corporali per facilitare l’emissione della verità. Da queste punizioni venivano esentate solo due categorie di persone: le donne incinte e le persone anziane oltre i 70 anni.

Secondo quanto previsto per la carcerazione preventiva nel sistema legale cinese, quando una persona veniva accusata di un reato poteva essere mantenuta agli arresti domiciliari e in caso di fuga, i membri della famiglia venivano ritenuti responsabili della fuga, oppure veniva custodita nelle carceri locali a livello di distretto.
Il numero di persone che restavano nelle carceri era poi un indicatore dell’efficienza del magistrato: carceri vuoti segnalavano l’essenza di casi in attesa di giudizio.

Processo

Il sistema legale cinese prevedeva un processo articolato in due stadi:

  • L’investigazione dei fatti;
  • L’applicazione della legge.

Il magistrato si occupava di entrambi, mentre il capo della polizia si occupava solo di catturare i delinquenti.

Per quanto riguarda la sentenza, il magistrato aveva a disposizione i codici e i casi precedenti a cui fare riferimento al fine di stabilire una punizione adeguata. Se il reato era di poco valore, la sentenza veniva effettuata immediatamente. Inoltre, nel caso in cui persona ritenesse di essere stata condannata ingiustamente, questa poteva fare ricorso a livello superiore; quindi, per esempio, se fosse stata condannata a livello di distretto, poteva fare ricorso alla prefettura. In caso di sentenze gravi o di morte, ci si poteva appellare al giudizio dell’imperatore. A tal proposito, alcuni studi hanno dimostrato come la maggior parte delle pene capitali venivano, poi, cancellate una volta presentate all’imperatore. L’imperatore leggeva, quindi, tutta la documentazione relativa agli eventi e restavano valide solo le condanne a morte di omicidi efferati, mentre in più delle volte le pene venivano trasformate in lavori forzati.

Sconti di pena

Interessanti sono gli sconti di pena che esistevano già a partire dal codice Tang. A godere della possibilità di sconto della pena erano i giovanissimi e gli anziani, poiché si riteneva che gli anziani difficilmente potevano avere la possibilità di reiterare il crimine e, inoltre, secondo il sistema confuciano, i giovani avrebbero potuto essere rieducati.
C’era poi una serie di casi particolari per quanto riguarda gli sconti di pena in caso di reati come la ribellione o il tradimento; la ribellione era grave, perché era paragonata al parricidio e in questi casi non vi era alcuna scusante possibile.

Anticamente, in epoca Zhou, il rispetto dei giovani verso i vecchi e viceversa era reciproco. Questo discorso, nelle epoche più tardi, venne annullato: era molto più grave il delitto dell’inferiore verso il superiore, che non il contrario.

Nascita del diritto moderno

È consuetudine porre fine al sistema legale cinese antico a partire dalla Guerra dell’oppio (1842). Inoltre, le relazioni tra Cina e i paesi occidentali furono fattori decisivi, in particolare con l’Impero britannico. Di fatto, in occasione della Guerra dell’oppio ebbe inizio l’occidentalizzazione del sistema legale cinese. Rispetto al passato, il sistema giuridico della Repubblica Popolare Cinese ha subito parecchie modificazioni ma conserva ancora, nella sua architettura, quegli elementi di cui la cultura cinese è pregna.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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