Intercultura/multicultura e lettura di testi in L2 in ambito scolastico

Intercultura e lettura di testi

Intercultura e lettura di testi

In ambito scolastico e non, hanno assunto un’importanza crescente i termini di intercultura/multicultura; è  però opportuno partire dal concetto di cultura per comprendere meglio questi due concetti. Risulta anche importante, in ambito scolastico, il legame tra intercultura e lettura di testi.

Di cultura esistono diverse definizioni e concezioni, per esempio quella moderna dei pensatori romantici tedeschi, per i quali il concetto di cultura si identifica con il patrimonio comune (vedi tradizioni) che porta all’unità di una nazione, da cui consegue l’idea di nazione culturale.

In ambito scolastico, per esempio, per un docente di lingua straniera, sono due gli aspetti da tenere in considerazione (da qui ci si può avviare a tenere in considerazione l’utilità della relazione tra intercultura e lettura di testi, per quanto concerne le attività):

  • Cultura è tutto ciò che non è natura, quindi legato ai bisogni di natura (per esempio, nutrirsi);
  • La cultura è invisibile, onnipresente e si impara. (Pavan, 2004)

Per ciò che concerne il termine di multicultura, esso  viene spesso utilizzato come un sinonimo di intercultura, in realtà esso indica qualcosa di differente:  multiculturale è infatti una comunità – anche scolastica – caratterizzata dalla presenza di più popoli o etnie, che rimangono separati.

Se si tiene in considerazione il termine interculturale, siamo sul piano del contesto relazionale “… in cui i vari gruppi linguistici e culturali stabiliscono fra di loro un costante rapporto dialettico di arricchimento reciproco fondato sul mutuo rispetto, sull’interesse per ciò che l’altro rappresenta o può rappresentare…” (Silva, 2002), e la relazione tra intercultura e lettura di testi risulta molto importante in questo contesto.

In quanto all’intercultura, con questo termine si indica un neologismo di origine inglese e spagnola. Già nel 1940 l’antropologo cubano Fernando Ortiz Fernández aveva introdotto il concetto di transculturación e di transculturalismo, che va nel senso di una teoria interculturale.

L’affermazione in Europa del concetto, limitatamente all’ambito scolastico e associativo, risale agli anni Settanta come campo di riflessione pedagogica e di intervento volti ad affrontare temi e problemi emersi dall’eterogeneità linguistica e culturale che si affermavano in maniera sempre più rilevante nelle scuole sia in seguito alle molte iniziative europee per gli scambi internazionali degli studenti ed in seguito soprattutto nei paesi interessati dal fenomeno dell’immigrazione. È andata affermandosi una definizione di educazione interculturale non tanto a partire dai bisogni specifici degli allievi figli degli immigrati, quanto da un’interpretazione di intercultura in senso molto più ampio e non solamente pedagogico. In Italia si tende ad associare il termine intercultura a una serie di approcci pedagogici, di misure sociali e amministrative o di comportamenti e attitudini legati alla gestione del fenomeno migratorio, nell’orizzonte di una risoluzione pacifica dei conflitti per cui risulta fondamentale il legame tra intercultura e lettura di testi.

Multicultura (multiculturalità) finisce quindi per essere un dato etno-sociale, intercultura (interculturalità) una scelta politica e culturale. Nelle società definite “multiculturali” nessuno si mette in discussione, al contrario di quanto avviene in una società “interculturale”, dove vi è arricchimento, “… si scoprono altri punti di vista, altri modi di concettualizzare la realtà, altri stili di vita…” (Balboni, 2015)

Intercultura in ambito scolastico

In ambito scolastico, anche in seguito alla presenza di alunni con “sfondo migratorio” nelle classi, ci si è posti l’obiettivo della formazione interculturale del cittadino, pure con il proposito di far diventare l’intercultura/interculturalità il nuovo paradigma educativo, “…. il comune denominatore di strategie e procedure tese a promuovere il dialogo, il confronto, le relazioni….” (Coppola, 2009). Altro proposito è quello di giungere ad un cambiamento di prospettiva per dare ai discenti la possibilità, mediante le varie discipline, di apprendere sulle altre culture e di poter apprendere dalle altre culture : storie, lingue, visioni del mondo… Si può raggiungere questo obiettivo, tenendo in considerazione il legame tra intercultura e lettura di testi.

L’intercultura, come principio ispiratore, è presente nel documento La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri (2007), prodotto dall’Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale, istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 2006. In questo documento, si parla di intercultura come disponibilità ad accettare la diversità, come occasione per aprire la scuola a tutte le differenze.

Fra le possibili azioni per promuovere l’educazione interculturale, si possono indicare:

  • La costruzione di un curricolo interculturale;
  • La promozione di attività cooperative;
  • Incoraggiare il plurilinguismo, per valorizzare diverse lingue/culture.

Nanni e Curci (2005) propongono alcuni metodi didattici per la promozione dell’intercultura/ interculturalità:

  • Metodo comparativo (per esempio con il confronto di personaggi connotati culturalmente, vedi Arlecchino e Giufà);
  • Metodo del decentramento (la fiaba di Cappuccetto Rosso raccontata dal lupo);
  • Metodo della restituzione;
  • Metodo del gioco;
  • Metodo dell’azione (gemellaggi);
  • Metodo narrativo (Storytelling, narrazione collettiva, riscrivere le favole…).

Riguardo quest’ultimo metodo: perché il  metodo narrativo e la lettura di testi per l’intercultura?

  • La narrazione è parte delle pratiche discorsive quotidiane, del modo di parlare in relazione a fatti ed eventi e anche di noi stessi;
  • Costituisce, secondo Nanni e Curci (2005), “…la via più calda, democratica e coinvolgente, in grado di rendere tutti protagonisti dell’incontro culturale…” ;
  • La narrazione è uno strumento ottimale per promuovere l’interculturalità a scuola, perché apre alla comprensione, all’incontro, alla “contaminazione”;
  • “… La narrazione stimola i processi di immedesimazione attraverso un coinvolgimento emotivo … Adottare una via come quella narrativa, in sostanza, ci permette di leggere le cosiddette “culture altre” con gli occhi e il cuore degli scrittori, degli artisti o più in generale dei narratori che appartengono a esse,…” (Boschetti, 2006)

In ambito didattico, i testi rappresentano una risorsa molto importante per educare all’intercultura, in quanto “portatori” di messaggi/valori culturali; a partire dal lavoro con i bambini, si può sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti dell’ “altro”, da considerare come un mondo nuovo da conoscere ed apprezzare, contribuendo così ad educare al superamento dei conflitti e alla costruzione di “ponti culturali”, per cui risulta fondamentale ricorrere al legame tra intercultura e lettura di testi.

Fonte immagine articolo Intercultura e lettura di testi in L2 in ambito scolastico: Freepik

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