La scuola di Chartres (Francia): pensiero medievale e influenze

La Scuola di Chartres

La scuola di Chartres fu un centro di studi teologici e scientifici fondata a Chartres, in Francia, intorno al 980 dal vescovo Fulberto e nel XII secolo è diventata una delle più importanti scuole cattedrali in epoca medievale.

Sviluppata all’interno della Cattedrale di Chartres, si formarono in questa scuola illustri esponenti del pensiero medievale, tra i quali abbiamo: Bernardo di Chartres e suo fratello Teodorico, Guglielmo di Conches e Gilberto Porretano. La scuola di Chartres ebbe un approccio molto diverso rispetto ai canoni medievali, mise la natura e l’uomo al centro del dibattito e anticipò tematiche che saranno centrali in epoca rinascimentale.

La scuola di Chartres: il contesto storico e letterario

In un periodo storico come quello del Medioevo, l’attenzione verso le scienze naturali era ridotto al minimo. Il Medioevo, infatti, fu un periodo definito buio, principalmente a causa della mancanza di fiducia degli uomini verso le proprie abilità, sostituito dalla totale subordinazione al volere di Dio. Se le cose accadono per il Suo volere, e la Sua Onnipotenza non può essere in alcun modo contrastata, a tutti gli uomini non resta altro che accettare di non avere alcun potere decisionale e affidarsi a Lui. I testi, dai quali gli studiosi medievali non appartenenti alla scuola di Chartres attingevano, erano prevalentemente quelli sacri, soprattutto dalla Genesi, testo nel quale si narra la creazione del mondo per mano di Dio. Questo non vuol dire, però, che l’interesse per le scienze si fermò totalmente. Al contrario, si concentrò l’attenzione sul rapporto tra Dio e uomo. La natura, infatti, a differenza di quanto avveniva nella scuola di Chartres, veniva studiata solo in relazione alla religione, per confrontarla (e screditarla) rispetto al mondo di Dio, emblema della perfezione e dell’armonia. La terra abitata dagli uomini era soltanto una copia imperfetta e impura del mondo divino, la cui volontà era da subire passivamente e contro cui era impossibile ribellarsi.

Tematiche e influenze

La scuola di Chartes riporta alla luce l’importanza delle scienze, in particolar modo quelle naturali, e del ruolo attivo che l’essere umano può avere sul mondo. Oltre ai testi sacri, si studiano anche i classici greci e latini, in particolare il Timeo di Platone, dialogo scritto intorno al 360 a.C. sulla nascita dell’universo e della natura, che vede la matematica al centro della realtà in quanto rappresentazione dell’armonia e dell’ordine. La scuola di Chartres non analizzava la natura in modo negativo, ma con un interesse vero, per conoscere le leggi che la governano al fine di comprendere i fenomeni naturali attraverso i quali queste leggi si manifestano.

Per comprendere l’approccio utilizzato dagli studiosi della scuola di Chartres, è importante citare una frase che fu pronunciata proprio da uno dei suoi maggiori esponenti, Bernardo di Chartres, che disse: «Siamo come nani sulle spalle di giganti.». È un aforisma ricco di significato: studiare i classici, gli antichi, permette di innalzarci sulle loro spalle e vedere anche oltre, ciò che loro non sono riusciti a raggiungere. Ciò che siamo non è dato dalle nostre capacità, la nostra superiorità non dipende da una vista migliore o da una maggiore altezza, ma dal fatto che, grazie agli insegnamenti e le conoscenze che gli antichi ci hanno lasciato, siamo in grado di salire un gradino più su e avere una vista più chiara.

Fonte immagine per l’articolo La scuola di Chartres: Wikipedia

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