La torre del conte Ugolino apre al pubblico

la torre del conte ugolino apre al pubblico

Chi ha letto la Divina Commedia non può non ricordare la vicenda del conte Ugolino della Gherardesca, narrata da Dante nel trentatreesimo canto dell’Inferno. Si tratta di uno dei passi più famosi del poema, dove il sommo poeta ricorda la tragica vicenda di cui si rese protagonista il conte. Rinchiuso nella Torre della Muda di Pisa assieme ai figli, spinto dalla fame si cibò delle loro carni. Proprio la torre che, secondo la leggenda fu il luogo in cui si consumò la tragedia, è stata aperta da pochi giorni al pubblico.

Si tratta di una decisione presa dal docente di filologia italiana Claudio Ciociola. Infatti la torre è inserita all’interno del Palazzo dell’Orologio, a sua volta sede della biblioteca della scuola Normale di Pisa. Marco Filippeschi, sindaco di Pisa, ha accolto l’iniziativa favorevolmente: “È un passo importantissimo. Per la valorizzazione della piazza dei Cavalieri e perché si musealizza uno spazio consacrato nella storia dal famosissimo canto della Divina Commedia. Si colma un altro vuoto e si arricchiscono Pisa e il nostro paese.”

La torre del conte Ugolino. Un vero e proprio museo

Il progetto, proposto in occasione delle celebrazioni dantesche a Pisa volute dal filologo Marco Santagata, mira a creare un vero e proprio itinerario attorno ad una delle figure più contorte del poema dantesco. Lo conferma anche la nota della Normale: “seguendo un’immaginaria linea del tempo, una serie di pannelli illustrativi e un video descrivono l’Ugolino storico e il conte Ugolino dantesco e ne tratteggiano la fortuna nella tradizione letteraria e artistica“.

Un’occasione unica per toccare con mano davvero la letteratura e la storia, lontani da ampollose lezioni di pomposa retorica a cui, spesso e volentieri, molti docenti di italiano della scuola superiore abituano gli studenti quando spiegano opere di grande spessore come la Divina commedia. Si spera che, seguendo la scia tracciata dalla città di Pisa, si possano favorire iniziative di questo genere anche in tutta Italia e che si possa ridare dignità alla cultura, di questi tempi offuscata e degenerata da chi vede in questa soltanto un peso superfluo.

Immagine per l’articolo La torre del conte Ugolino apre al pubblico; Wikipedia

Ciro Gianluigi Barbato

Altri articoli da non perdere
Cos’è la sincronicità di Jung: il significato delle coincidenze
Cos'è la sincronicità di Jung?

Carl Gustav Jung (1875-1961) è stato il padre fondatore della psicologia analitica, che nasce come teoria critica nei confronti della Scopri di più

Sofonisba: la storia della nobile cartaginese che sfidò Roma
Sofonisba, l’ultima regina di Cartagine

href="https://www.treccani.it/enciclopedia/sofonisba/">Sofonisba fu una nobile cartaginese vissuta durante la Seconda guerra punica, ricordata per la sua bellezza, la sua intelligenza e Scopri di più

Codici Maya: quali sono i più importanti?
Codici Maya: quali sono i più importanti?

I Maya, una delle più affascinanti civiltà precolombiane, ci hanno lasciato un patrimonio culturale di inestimabile valore. Tra le testimonianze Scopri di più

Salvatore Pica: fotostoria di Augusto De Luca

Come tanti intellettuali e uomini di cultura napoletani, Salvatore Pica, classe 1939, esperto di arte e design, è sempre stato Scopri di più

Le migliori destinazioni per una crociera per single

Partire per una crociera per single è un’ottima scelta per chi desidera un mix perfetto di relax, avventura e nuove Scopri di più

Il mostro di Loch Ness: la storia tra leggenda e scienza
mostro di Loch Ness

Ad ovest delle Highlands, nella valle della Great Glen, in Scozia, si erge un maestoso specchio d'acqua dolce ricoprente un’area Scopri di più

Condividi l'articolo!

A proposito di Ciro Gianluigi Barbato

Classe 1991, diploma di liceo classico, laurea triennale in lettere moderne e magistrale in filologia moderna. Ha scritto per "Il Ritaglio" e "La Cooltura" e da cinque anni scrive per "Eroica". Ama la letteratura, il cinema, l'arte, la musica, il teatro, i fumetti e le serie tv in ogni loro forma, accademica e nerd/pop. Si dice che preferisca dire ciò che pensa con la scrittura in luogo della voce, ma non si hanno prove a riguardo.

Vedi tutti gli articoli di Ciro Gianluigi Barbato

Commenta