Agli inizi del Quattrocento, a Firenze, si inaugura un nuovo filone culturale: il Rinascimento. Questo movimento si fonda sul recupero dei principi dell’arte classica greco-romana, ricercando armonia, proporzione e simmetria in ogni opera. L’architettura abbandona lo slancio verticale del gotico per privilegiare forme geometriche pure come il quadrato e il cerchio, ponendo l’uomo come misura di tutte le cose. Principali fautori nonché autori in primis furono Filippo Brunelleschi e Leon Battista Alberti, artisti ed architetti. Proprio per questo si può dire che la Toscana ne sia stata non solo il propulsore ma anche il cuore vivo di questa ondata artistica e culturale.
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Questa corrente artistica non si fermò solo a Firenze o alla Toscana ma, con diverse sfumature, si estese anche ad altri luoghi italiani. Ma quali sono i quattro capolavori dell’architettura rinascimentale italiana, attraverso cui viene ricordata ed identificata questa corrente artistica nel mondo? Scopriamoli insieme in un piccolo viaggio che attraverserà Toscana, Lazio e Veneto.
I 4 capolavori dell’architettura rinascimentale
1) Complesso di Santa Maria del Fiore (Battistero e Campanile) – Firenze

Il cuore pulsante del Rinascimento è stato, come già detto, Firenze e non sarebbe giusto non regalare il podio al complesso monumentale che, oltre a fare da sfondo a mille prodotti di oggettistica, è anche uno dei luoghi più frequentati al mondo per turismo e simbolo dell’architettura rinascimentale italiana. Celebre per lo Scoppio del Carro, la piazza del Duomo unisce questi monumenti in un complesso unico, come certificato anche dall’UNESCO. Puoi trovare maggiori informazioni sul sito ufficiale del complesso Il Grande Museo del Duomo.
I tre monumenti che compongono il complesso sono:
- Il Duomo: celebre per l’enorme cupolone realizzato su progetto di Arnolfo di Cambio e terminato a distanza di decenni da Brunelleschi. Egli riuscì a realizzare con uno schema a spina di pesce una cupola capace di autosostenersi, un’impresa ingegneristica rivoluzionaria per l’epoca.
- Il Battistero: decorato con porte massicce definite da Michelangelo “le porte del Paradiso”. Realizzate in bronzo ed oro, le loro formelle raffigurano episodi dell’Antico Testamento. Le più celebri sono opera del competitivo Ghiberti, acerrimo nemico di Brunelleschi.
- Il Campanile: decorato con marmi bianchi, tipica decorazione che rappresenta il rinascimento fiorentino, esso è stato affidato da Arnolfo di Cambio a Giotto (difatti è anche chiamato “Campanile di Giotto”), nonostante il lavoro fu portato a compimento da Andrea Pisano.
2) Basilica di Santa Maria Novella – Firenze

L’architettura rinascimentale italiana si rispecchia principalmente sulla facciata della basilica, completata in epoca rinascimentale su un edificio preesistente. Decorata dal grande Leon Battista Alberti, egli rielaborò gli elementi preesistenti basando l’opera sulla filosofia platonica: attraverso l’uso di forme geometriche semplici (quadrato, cerchio, triangolo) e moduli ripetuti, costruisce un’opera che incarna la ricerca di ordine e armonia tipica del rinascimento fiorentino, riuscendo a unire il nuovo stile con elementi gotici del passato.
3) Tempietto di San Pietro in Montorio – Roma

Capolavoro dell’architettura rinascimentale romana, il Tempietto è stato realizzato da Bramante ed è considerato uno degli esempi più perfetti dell’ideale classico. La sua pianta circolare (tholos) è un chiaro rimando all’arte e alla geometria classica. La costruzione, molto singolare, è circondata da un colonnato dorico di granito grigio. Il progetto è ispirato agli studi vitruviani e il Tempietto diviene un manifesto della connessione tra architettura classica e architettura rinascimentale italiana. Celebre è la sua presenza al centro de’ Lo sposalizio della Vergine, dipinto di Raffaello.
4) Basilica Palladiana – Vicenza

Nel genio artistico del Palladio, vige un amore spassionato per le ville e gli edifici pubblici monumentali. Lo stile palladiano è caratterizzato da facciate armoniose, ispirate all’antichità classica ma innovate con soluzioni originali. Nel Rinascimento maturo, l’allora quasi quarantenne Palladio, progettò le logge della Basilica, una struttura con varchi composti da un arco e due aperture rettangolari (sistema detto serliana). Questa struttura elastica e monumentale, che oggi è luogo di cultura e sede museale, lo consacrò ufficialmente ad architetto di Vicenza. Per approfondire l’opera dell’architetto, è possibile visitare il Palladio Museum.
Architetto | Contributo chiave e stile |
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Filippo Brunelleschi | Pioniere e iniziatore, unisce genio ingegneristico e recupero di forme classiche (cupola, arco a tutto sesto) |
Leon Battista Alberti | Teorico e pratico, codifica i principi di armonia e proporzione geometrica applicandoli soprattutto alle facciate |
Donato Bramante | Maestro del pieno Rinascimento a Roma, porta alla massima espressione l’ideale della pianta centrale e della monumentalità classica |
Andrea Palladio | Innovatore del tardo Rinascimento, crea uno stile unico (palladianesimo) che influenzerà l’architettura mondiale per secoli |
L’architettura rinascimentale italiana è insomma ciò che al giorno d’oggi attrae flussi di turisti da tutto il mondo, è simbolo del genio artistico ed architettonico, unione di menti e di tecniche e stili diversi, i quali tutti combinati in uno hanno generato opere inestimabili e destinate alla fama eterna.
Fonte immagine di copertina: Pixabay
Articolo aggiornato il: 08/09/2025