La figura della concubina imperiale ha segnato la storia non solo della Cina, ma anche di altre grandi civiltà come l’antica Roma e l’antico Egitto. Nell’impero cinese, il loro ruolo era cruciale: garantire la continuità della dinastia attraverso la nascita di eredi maschi. Sebbene la maggior parte vivesse nell’ombra dell’harem, alcune di loro riuscirono a scalare le vette del potere, lasciando un’impronta indelebile nella storia.
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Il ruolo della concubina: la vita nell’harem imperiale
Gli imperatori cinesi avevano un harem che poteva contare migliaia di donne. La loro funzione principale era generare eredi maschi per assicurare la successione. Oltre all’imperatrice consorte, la donna più importante era la madre del futuro imperatore. Durante la dinastia Tang (618-907), ad esempio, le concubine erano così numerose che sul braccio veniva loro tatuata la data di ogni rapporto con l’imperatore, per certificare la paternità di eventuali figli.
Le concubine che divennero sovrane: Wu Zetian e Cixi
Sebbene prive di potere formale, alcune donne straordinarie riuscirono a trasformare la loro posizione in una base per un’ascesa politica senza precedenti.
Concubina | Ascesa al potere e ruolo |
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Wu Zetian (Dinastia Tang) | Da concubina di basso rango divenne Imperatrice Consorte, poi Reggente, e infine fondò la sua propria dinastia (Zhou), diventando l’unica donna a regnare sulla Cina come Imperatrice Sovrana. |
Cixi (Dinastia Qing) | Diede alla luce l’unico erede maschio, diventando Imperatrice Madre e Reggente. Governò la Cina de facto per 47 anni, controllando il trono attraverso suo figlio e suo nipote. |
1. Wu Zetian, l’unica imperatrice regnante
Wu Zetian entrò a corte come concubina di talento (il rango più basso) a circa 13 anni. Donna ambiziosa e spietata, riuscì a sedurre l’imperatore Gaozong, da cui ebbe sei figli. Accusando l’imperatrice in carica di aver ucciso sua figlia neonata, riuscì a farla deporre e nel 655 ne prese il posto, diventando Imperatrice Consorte. Alla morte di Gaozong, consolidò il suo potere fino a deporre i suoi stessi figli e a fondare la propria dinastia, la Zhou (690-705), proclamandosi Imperatrice regnante.
2. Cixi, la concubina che governò la Cina
Cixi entrò nell’harem dell’imperatore Xianfeng durante la dinastia Qing. La sua fortuna fu dare alla luce l’unico erede maschio, il futuro imperatore Tongzhi. Dopo la morte di Xianfeng, in qualità di madre dell’imperatore minorenne, assunse la reggenza insieme all’imperatrice vedova Ci’an. Cixi fu reggente per ben tre volte: per suo figlio (1861), per suo nipote Guangxu (1875) e di nuovo per Guangxu dopo averlo imprigionato a seguito di un colpo di stato nel 1898. Anche se non fu mai imperatrice regnante per diritto, governò di fatto la Cina per 47 anni fino alla sua morte nel 1908, influenzando profondamente la politica del tardo impero.
La gerarchia e i nomi imperiali
Una volta entrate nella Città Proibita, alle concubine veniva assegnato un nuovo nome e un rango all’interno di una rigida gerarchia. Cixi, ad esempio, entrò come concubina di quinto grado con il nome di Lan (Orchidea). Promossa al quarto grado, divenne Yi (Virtuosa). Dopo la nascita di suo figlio, fu elevata direttamente al secondo grado, mantenendo il nome Yi. Divenne “Imperatrice Madre Cixi” solo dopo la morte dell’imperatore, quando assunse la reggenza.
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Articolo aggiornato il: 02/09/2025